La pianificazione e lo sviluppo territoriale hanno informato l’agenda europea negli ultimi 10 anni soprattutto attraverso l’European Spatial Planning and Development Perspective (ESDP) formalizzatosi attraverso gli studi dell’European Spatial Planning Observatory Network (ESPON) e le Guidelines for the Sustainable Development of the European Continent del Council of Ministers of the Wider Europe with responsibility for Regional Planning (CEMAT)). Pur inizialmente lontani da quella concezione pienamente territoriale propria del pensiero geografico ed urbanistico italiano, che si è manifestata solo nel 2007, questi contributi rappresentano un forte incentivo a rinnovare l’atteggiamento politico, economico, culturale nei confronti del valore che il territorio, la sua utilizzazione e la sua identità hanno per lo sviluppo. Di fronte a queste sollecitazioni, nell’ultimo quinquennio il Programma ESPON si è aperto alla revisione dei paradigmi e dei contenuti operativi disciplinari, affrontando e sviluppando temi quali: i cambiamenti strutturali e le grandi tendenze del territorio europeo tra il 1998 e il 2007 (la coesione, sostenibilità e il cambiamento climatico, il policentrismo, l’urbano-rurale, la dimensione competitiva delle città anche medio-piccole, la governance, il cambiamento demografico, ecc.); l’integrazione tra i principi della ricerca geoeconomica e della pianificazione attraverso la creazione di modelli multidisciplinari applicabili a differenti scale - NUTs 2, 3, 4 - per l’individuazione delle capacità competitive endogene entro i limiti di sostenibilità; le procedure e gli strumenti di valutazione comuni per la scelta di politiche e piani/programmi in applicazione delle direttive europee (Territorial Impact Assessment – TIA); lo sviluppo di GIS e database dedicati alla conoscenza e alla gestione di processi cooperativi comparabili trasparenti, sussidiari, integrati; la definizione e l’applicazione di un protocollo di indicatori statistico-economico-geografici condivisi e certificati a sostegno dei processi decisionali; lo sviluppo di case study transnazionali sui temi principali della politica UE. In Italia, molti di questi cambiamenti sono stati introdotti e sperimentati attraverso i progetti speciali, tematici, strategici ESPON, confermando il valore di nuovi orientamenti geografici e della pianificazione, che coinvolgono direttamente i policy makers. I risultati dei progetti di ricerca transnazionale ESPON promossi tra il 2000-2006 e il 2007-2010 , ed in particolare quelli più legati alla dimensione territoriale ed urbana delle strategie europee in applicazione della Territorial Agenda 2007, hanno consentito di misurare e sperimentare anche in Italia indicatori, metodi, criteri di ricerca comuni, rivelatisi utili alla discussione internazionale e nazionale che accompagnano la revisione di molti temi, tra cui l’uso del suolo, la città e il suo rapporto con con l’area vasta di più stretta pertinenza, la provincia come luogo centrale della sussidiarietà europea (Prezioso, 2009).
Talia, M., Prezioso, M., Bellagamba, P., Landini, P., Moccia, F., DEL PIANO, A. (2011). Il contenimento del consumo di suolo a scala europea: il Programma ESPON. In Il consumo di suolo. Scenari europei e politiche locali.
Il contenimento del consumo di suolo a scala europea: il Programma ESPON
PREZIOSO, MARIA;
2011-01-01
Abstract
La pianificazione e lo sviluppo territoriale hanno informato l’agenda europea negli ultimi 10 anni soprattutto attraverso l’European Spatial Planning and Development Perspective (ESDP) formalizzatosi attraverso gli studi dell’European Spatial Planning Observatory Network (ESPON) e le Guidelines for the Sustainable Development of the European Continent del Council of Ministers of the Wider Europe with responsibility for Regional Planning (CEMAT)). Pur inizialmente lontani da quella concezione pienamente territoriale propria del pensiero geografico ed urbanistico italiano, che si è manifestata solo nel 2007, questi contributi rappresentano un forte incentivo a rinnovare l’atteggiamento politico, economico, culturale nei confronti del valore che il territorio, la sua utilizzazione e la sua identità hanno per lo sviluppo. Di fronte a queste sollecitazioni, nell’ultimo quinquennio il Programma ESPON si è aperto alla revisione dei paradigmi e dei contenuti operativi disciplinari, affrontando e sviluppando temi quali: i cambiamenti strutturali e le grandi tendenze del territorio europeo tra il 1998 e il 2007 (la coesione, sostenibilità e il cambiamento climatico, il policentrismo, l’urbano-rurale, la dimensione competitiva delle città anche medio-piccole, la governance, il cambiamento demografico, ecc.); l’integrazione tra i principi della ricerca geoeconomica e della pianificazione attraverso la creazione di modelli multidisciplinari applicabili a differenti scale - NUTs 2, 3, 4 - per l’individuazione delle capacità competitive endogene entro i limiti di sostenibilità; le procedure e gli strumenti di valutazione comuni per la scelta di politiche e piani/programmi in applicazione delle direttive europee (Territorial Impact Assessment – TIA); lo sviluppo di GIS e database dedicati alla conoscenza e alla gestione di processi cooperativi comparabili trasparenti, sussidiari, integrati; la definizione e l’applicazione di un protocollo di indicatori statistico-economico-geografici condivisi e certificati a sostegno dei processi decisionali; lo sviluppo di case study transnazionali sui temi principali della politica UE. In Italia, molti di questi cambiamenti sono stati introdotti e sperimentati attraverso i progetti speciali, tematici, strategici ESPON, confermando il valore di nuovi orientamenti geografici e della pianificazione, che coinvolgono direttamente i policy makers. I risultati dei progetti di ricerca transnazionale ESPON promossi tra il 2000-2006 e il 2007-2010 , ed in particolare quelli più legati alla dimensione territoriale ed urbana delle strategie europee in applicazione della Territorial Agenda 2007, hanno consentito di misurare e sperimentare anche in Italia indicatori, metodi, criteri di ricerca comuni, rivelatisi utili alla discussione internazionale e nazionale che accompagnano la revisione di molti temi, tra cui l’uso del suolo, la città e il suo rapporto con con l’area vasta di più stretta pertinenza, la provincia come luogo centrale della sussidiarietà europea (Prezioso, 2009).File | Dimensione | Formato | |
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