Nei suoi cinquecento anni di storia, il Brasile è passato dall’essere una colonia dell’Impero portoghese, a divenire un impero esso stesso, e infine una travagliata repubblica, in cui si sono alternati governi democratici e dittature politiche e militari. L’educazione in questo paese ha perciò seguito un’evoluzione strettamente legata alle esigenze e agli sviluppi della politica nazionale, nei primi secoli dipendente dalle vicissitudini del Portogallo, in seguito concentrata sulla costruzione di un’identità composta da etnie e culture differenti. Durante il periodo coloniale, l’educazione è completamente nelle mani dei gesuiti. Nelle missioni come nei collegi, la Compagnia di Gesù forgia il suo metodo di insegnamento, basato sull’organizzazione degli studi in un sistema di classi e corsi, oltre che su una ferrea disciplina. I gesuiti nelle missioni si concentrano sull’alfabetizzazione dei figli dei coloni e la conversione degli indios. Durante il XIX secolo, tra l’Indipendenza e la fondazione dell’Impero del Brasile, il sistema scolastico acquista gradualmente caratteri moderni, nonostante le difficoltà nella pianificazione a lungo termine degli obiettivi educativi. Non è ancora possibile parlare di una pedagogia effettivamente brasiliana, ma il dibattito sulle necessità educative e didattiche si apre alle innovazioni europee e nordamericane, si diffondono collegi e scuole, si percepisce l’importanza della formazione dei docenti. Infine, nel XX secolo, la trasformazione in repubblica e le vicissitudini della costruzione di uno stato moderno pongono obiettivi peculiari nella impostazione pedagogica dell’educazione: la complessità della società di massa, il coinvolgimento sempre maggiore nelle questioni internazionali e il susseguirsi di fasi progressive e di regressioni autoritarie, fanno da sfondo alla formazione di idee rivoluzionarie nel campo dell’alfabetizzazione e dell’educazione popolare e di massa. Lo studio di questa evoluzione restituisce l'afflusso dialettico dei modelli e delle esperienze pedagogiche internazionali nella realtà di un Paese che continua a costruire la propria identità educativa e culturale tra tensione progressiva e ricerca di tradizioni autoctone.
Ferrari, M. (2021). Evoluzione istituzionale dell’educazione in Brasile. ??????? it.cilea.surplus.oa.citation.tipologie.CitationProceedings.prensentedAt ??????? La responsabilità della pedagogia nelle trasformazioni dei rapporti sociali. Storia, linee di ricerca e prospettive, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano.
Evoluzione istituzionale dell’educazione in Brasile
Ferrari Marco
2021-01-01
Abstract
Nei suoi cinquecento anni di storia, il Brasile è passato dall’essere una colonia dell’Impero portoghese, a divenire un impero esso stesso, e infine una travagliata repubblica, in cui si sono alternati governi democratici e dittature politiche e militari. L’educazione in questo paese ha perciò seguito un’evoluzione strettamente legata alle esigenze e agli sviluppi della politica nazionale, nei primi secoli dipendente dalle vicissitudini del Portogallo, in seguito concentrata sulla costruzione di un’identità composta da etnie e culture differenti. Durante il periodo coloniale, l’educazione è completamente nelle mani dei gesuiti. Nelle missioni come nei collegi, la Compagnia di Gesù forgia il suo metodo di insegnamento, basato sull’organizzazione degli studi in un sistema di classi e corsi, oltre che su una ferrea disciplina. I gesuiti nelle missioni si concentrano sull’alfabetizzazione dei figli dei coloni e la conversione degli indios. Durante il XIX secolo, tra l’Indipendenza e la fondazione dell’Impero del Brasile, il sistema scolastico acquista gradualmente caratteri moderni, nonostante le difficoltà nella pianificazione a lungo termine degli obiettivi educativi. Non è ancora possibile parlare di una pedagogia effettivamente brasiliana, ma il dibattito sulle necessità educative e didattiche si apre alle innovazioni europee e nordamericane, si diffondono collegi e scuole, si percepisce l’importanza della formazione dei docenti. Infine, nel XX secolo, la trasformazione in repubblica e le vicissitudini della costruzione di uno stato moderno pongono obiettivi peculiari nella impostazione pedagogica dell’educazione: la complessità della società di massa, il coinvolgimento sempre maggiore nelle questioni internazionali e il susseguirsi di fasi progressive e di regressioni autoritarie, fanno da sfondo alla formazione di idee rivoluzionarie nel campo dell’alfabetizzazione e dell’educazione popolare e di massa. Lo studio di questa evoluzione restituisce l'afflusso dialettico dei modelli e delle esperienze pedagogiche internazionali nella realtà di un Paese che continua a costruire la propria identità educativa e culturale tra tensione progressiva e ricerca di tradizioni autoctone.File | Dimensione | Formato | |
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