La neuropatia autonomica diabetica (NAD), presente nel 20% dei pazienti diabetici, si associa ad un rischio triplicato di mortalità. Parte di questo eccesso di mortalità può essere riconducibile alle influenze della NAD sul profilo pressorio delle 24 ore e sulla nefropatia diabetica. Nel diabete sono documentate alterazioni del profilo circadiano della pressione arteriosa (PA), come il nondipping e il reverse dipping (variazione giorno-notte della PA <10% e <0%). Il ruolo patogenetico principale sul nondipping sembra svolto dalla disfunzione autonomica attraverso una parallela alterazione del ritmo circadiano dell’attività simpatovagale con l’instaurarsi di una predominanza notturna dell’attività simpatica. Vi è evidenza consolidata nel diabete di un impatto prognostico negativo del nondipping e soprattutto del reverse dipping sul danno d’organo e su morbilità e mortalità cardiovascolare. La NAD è associata alla nefropatia diabetica, anche precocemente, e l’associazione può rivestire un significato patogenetico, mediato dal nondipping, da alterazioni sia del ritmo circadiano dell’albuminuria sia della relazione tra PA sistemica e albuminuria, e infine da una precoce disregolazione della produzione renale di eritropoietina, con conseguente contributo all’insorgenza di anemia nella nefropatia diabetica. La NAD si può considerare un fattore di progressione della nefropatia diabetica e dovrebbe essere inserita nella stratificazione del rischio di sviluppo e progressione della nefropatia.
Spallone, V. (2009). Neuropatia diabetica autonomica, pressione arteriosa e funzione renale (Valsalva Lecture). In Syllabus del XL Congresso Società Italiana di Neurologia (pp.1-5). Siena : Studio ConventurSiena.
Neuropatia diabetica autonomica, pressione arteriosa e funzione renale (Valsalva Lecture)
SPALLONE, VINCENZA
2009-11-21
Abstract
La neuropatia autonomica diabetica (NAD), presente nel 20% dei pazienti diabetici, si associa ad un rischio triplicato di mortalità. Parte di questo eccesso di mortalità può essere riconducibile alle influenze della NAD sul profilo pressorio delle 24 ore e sulla nefropatia diabetica. Nel diabete sono documentate alterazioni del profilo circadiano della pressione arteriosa (PA), come il nondipping e il reverse dipping (variazione giorno-notte della PA <10% e <0%). Il ruolo patogenetico principale sul nondipping sembra svolto dalla disfunzione autonomica attraverso una parallela alterazione del ritmo circadiano dell’attività simpatovagale con l’instaurarsi di una predominanza notturna dell’attività simpatica. Vi è evidenza consolidata nel diabete di un impatto prognostico negativo del nondipping e soprattutto del reverse dipping sul danno d’organo e su morbilità e mortalità cardiovascolare. La NAD è associata alla nefropatia diabetica, anche precocemente, e l’associazione può rivestire un significato patogenetico, mediato dal nondipping, da alterazioni sia del ritmo circadiano dell’albuminuria sia della relazione tra PA sistemica e albuminuria, e infine da una precoce disregolazione della produzione renale di eritropoietina, con conseguente contributo all’insorgenza di anemia nella nefropatia diabetica. La NAD si può considerare un fattore di progressione della nefropatia diabetica e dovrebbe essere inserita nella stratificazione del rischio di sviluppo e progressione della nefropatia.File | Dimensione | Formato | |
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