Agli inizi dell'800 ebbe inizio una rivoluzione scientifica che, relegata inizialmente al ristretto ambiente dei matematici, doveva trovare, circa un secolo dopo, spettacolari applicazioni nelle teorie di Einstein. Ci\`o che accadde in quel secolo fu il superamento di uno dei pi\`u radicati pregiudizi della storia dell'uomo: l'unicit\`a delle categorie spaziali. In quel secolo si comprese che gli assiomi sui quali \`e costruita la geometria euclidea non sono una lista di propriet\`a dello spazio, ma la definizione di un modello di spazio. L'aspetto profondo di questa conquista fu che furono forgiati strumenti che permettevano di distinguere tra i vari modelli di spazio mediante misure effettuate all'interno dello spazio stesso (questo \`e il contenuto del famoso ``theorema egregium'' di Gauss). Da quel momento la geometria cess\`o di essere lo studio delle propriet\`a di un singolo modello di spazio (quello di Euclide), per diventare lo studio dei possibili modelli di spazio. Circa un secolo dopo Einstein forn{\i} una interpretazione fisica di questo nuovo quadro concettuale aggiungendo a questo schema un nuovo elemento, e cio\`e una ipotesi sul modo un cui la fisica (pi\`u specificamente la distribuzione della materia) determina la struttura dello spazio. Su questa ipotesi, che \`e alla base della teoria della relativit\`a generale, si basa la moderna cosmologia -- una affascinante sintesi di fisica e geometria.

Accardi, L. (1989). La probabilità quantistica. In L'occhio di Horus: itinerari nell'immaginario matematico (pp. 35-41). Treccani.

La probabilità quantistica

ACCARDI, LUIGI
1989-01-01

Abstract

Agli inizi dell'800 ebbe inizio una rivoluzione scientifica che, relegata inizialmente al ristretto ambiente dei matematici, doveva trovare, circa un secolo dopo, spettacolari applicazioni nelle teorie di Einstein. Ci\`o che accadde in quel secolo fu il superamento di uno dei pi\`u radicati pregiudizi della storia dell'uomo: l'unicit\`a delle categorie spaziali. In quel secolo si comprese che gli assiomi sui quali \`e costruita la geometria euclidea non sono una lista di propriet\`a dello spazio, ma la definizione di un modello di spazio. L'aspetto profondo di questa conquista fu che furono forgiati strumenti che permettevano di distinguere tra i vari modelli di spazio mediante misure effettuate all'interno dello spazio stesso (questo \`e il contenuto del famoso ``theorema egregium'' di Gauss). Da quel momento la geometria cess\`o di essere lo studio delle propriet\`a di un singolo modello di spazio (quello di Euclide), per diventare lo studio dei possibili modelli di spazio. Circa un secolo dopo Einstein forn{\i} una interpretazione fisica di questo nuovo quadro concettuale aggiungendo a questo schema un nuovo elemento, e cio\`e una ipotesi sul modo un cui la fisica (pi\`u specificamente la distribuzione della materia) determina la struttura dello spazio. Su questa ipotesi, che \`e alla base della teoria della relativit\`a generale, si basa la moderna cosmologia -- una affascinante sintesi di fisica e geometria.
1989
Settore MAT/06 - PROBABILITA' E STATISTICA MATEMATICA
Italian
Rilevanza internazionale
Capitolo o saggio
Accardi, L. (1989). La probabilità quantistica. In L'occhio di Horus: itinerari nell'immaginario matematico (pp. 35-41). Treccani.
Accardi, L
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