Se si può ritenere che la conoscenza della musica e della vita di Mozart, la diffusione delle sue opere, abbiano ampliato, soprattutto alla luce del XX secolo, la recezione mozartiana, è tuttavia da considerare come proprio sulle linee tracciate dalla leggenda e dal mito, l’immaginario collettivo abbia tramandato il senso e l’entità del “personaggio” Mozart. È quindi su queste tracce, quella dei teorici, dei critici, degli storici e quella degli artisti, dei filosofi, degli interpreti che va seguito l’iter della sua presenza nella memoria storica e attuale. Il Novecento è stato un secolo destinato ad assistere a rivolgimenti di enorme portata le cui conseguenze, spesso tragiche, hanno lasciato il segno indelebile delle catastrofi. Oltre a ciò, quanto balza evidente è stato il venir meno dell’identità culturale, soprattutto europea. Mozart oggi fa parte del patrimonio culturale universale come implicita componente culturale; se tuttavia la sua musica è entrata nel mondo della leggenda, l’impressione è che l’impatto storico, tra la gente, abbia perduto col tempo di intensità in favore di una diffusa informazione, spesso basata sui logori cànoni di luoghi comuni: conoscere non significa anche comprendere. Diviene allora di focale importanza vedere come nel XX secolo queste “visioni” si siano trasformate e quale sia l’entità di esse rimasta non solo nel giudizio di valore degli addetti alla musica, ma anche negli “affetti”, nell’immaginazione, nella recezione generale tenendo presente che, in gran parte, tali varianti sono anche da riferirsi al mutare del gusto e quindi delle epoche e delle condizioni ideologiche e socio-culturali.
Colombati, C. (2008). Recezione storico-estetica nel XX secolo del 'personaggio' Mozart e della sua opera. In En Torno a Mozart: Reflexiones desde la Universidad (pp.85-126). Salamanca : AQUILAFUENTE,126 - Educiones Universidad de Salamanca.
Recezione storico-estetica nel XX secolo del 'personaggio' Mozart e della sua opera
COLOMBATI, CLAUDIA
2008-02-01
Abstract
Se si può ritenere che la conoscenza della musica e della vita di Mozart, la diffusione delle sue opere, abbiano ampliato, soprattutto alla luce del XX secolo, la recezione mozartiana, è tuttavia da considerare come proprio sulle linee tracciate dalla leggenda e dal mito, l’immaginario collettivo abbia tramandato il senso e l’entità del “personaggio” Mozart. È quindi su queste tracce, quella dei teorici, dei critici, degli storici e quella degli artisti, dei filosofi, degli interpreti che va seguito l’iter della sua presenza nella memoria storica e attuale. Il Novecento è stato un secolo destinato ad assistere a rivolgimenti di enorme portata le cui conseguenze, spesso tragiche, hanno lasciato il segno indelebile delle catastrofi. Oltre a ciò, quanto balza evidente è stato il venir meno dell’identità culturale, soprattutto europea. Mozart oggi fa parte del patrimonio culturale universale come implicita componente culturale; se tuttavia la sua musica è entrata nel mondo della leggenda, l’impressione è che l’impatto storico, tra la gente, abbia perduto col tempo di intensità in favore di una diffusa informazione, spesso basata sui logori cànoni di luoghi comuni: conoscere non significa anche comprendere. Diviene allora di focale importanza vedere come nel XX secolo queste “visioni” si siano trasformate e quale sia l’entità di esse rimasta non solo nel giudizio di valore degli addetti alla musica, ma anche negli “affetti”, nell’immaginazione, nella recezione generale tenendo presente che, in gran parte, tali varianti sono anche da riferirsi al mutare del gusto e quindi delle epoche e delle condizioni ideologiche e socio-culturali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.