In questo intervento, attraverso la lettura dell' Enciclopedia di Diderot e d'Alembert (1751-1780), intendo reperire alcuni nessi esistenti — al di là dei complessi problemi relativi alle fonti (Chambers, Varignon, Bernouilli ecc.) — tra la scienza meccanica e la Description des Arts et Métiers, quel vasto progetto di rendicontazione dello stato di avanzamento delle tecniche nel secolo XVIII, affiancato dal lavoro di commento e di rappresentazione letteraria delle «arti» svolto negli undici volumi di Tavole dell'Enciclopedia, in cui vengono raffigurate, in sequenza, le diverse fasi di lavoro e descritte le macchine, strumenti e utensili usati. Si tratta di vedere come e in che misura le concezioni teoriche degli enciclopedisti, in fatto di macchine e di meccanica, abbiano trovato riscontro nella parte pratica del Dictionnaire, relativa alle tecniche e alla descrizione di macchine adibite alla produzione. Vedere, cioè, se è reperibile o meno accordo tra intenti teorici e risultati pratici, indagando, infine, se il nesso di teoria e prassi, punto forte del programma enciclopedico, agisca effettivamente nelle rappresentazioni offerte dai testi e dalle tavole. Questi sembrano voler dare atto, ante litteram, dell'affermazione di Ernst Mach (1883) che «le conoscenze meccaniche siano nate da un processo di chiarificazione intellettuale com¬piuto sulle esperienze che si erano accumulate nell'esercizio del lavoro artigianale».
Quintili, P., Bellotti, L., Colonna, G., Zanardo, A., Agostinis, S., Benassi, P., et al. (1998). Lavoro, meccanica e «arti meccaniche» nell'età dell'Encyclopédie (1751-1794). In Prospettive della logica e della filosofia della scienza, Atti del Convegno Triennale della Società Italiana di Logica e Filosofia delle Scienze (SILFS), Roma, 3-5 gennaio 1996, a cura di V.M. Abrusci, C. Cellucci, R. Cordeschi, V. Fano (pp.123-143). Pisa : Edizioni ETS.
Lavoro, meccanica e «arti meccaniche» nell'età dell'Encyclopédie (1751-1794)
QUINTILI, PAOLO;
1998-01-01
Abstract
In questo intervento, attraverso la lettura dell' Enciclopedia di Diderot e d'Alembert (1751-1780), intendo reperire alcuni nessi esistenti — al di là dei complessi problemi relativi alle fonti (Chambers, Varignon, Bernouilli ecc.) — tra la scienza meccanica e la Description des Arts et Métiers, quel vasto progetto di rendicontazione dello stato di avanzamento delle tecniche nel secolo XVIII, affiancato dal lavoro di commento e di rappresentazione letteraria delle «arti» svolto negli undici volumi di Tavole dell'Enciclopedia, in cui vengono raffigurate, in sequenza, le diverse fasi di lavoro e descritte le macchine, strumenti e utensili usati. Si tratta di vedere come e in che misura le concezioni teoriche degli enciclopedisti, in fatto di macchine e di meccanica, abbiano trovato riscontro nella parte pratica del Dictionnaire, relativa alle tecniche e alla descrizione di macchine adibite alla produzione. Vedere, cioè, se è reperibile o meno accordo tra intenti teorici e risultati pratici, indagando, infine, se il nesso di teoria e prassi, punto forte del programma enciclopedico, agisca effettivamente nelle rappresentazioni offerte dai testi e dalle tavole. Questi sembrano voler dare atto, ante litteram, dell'affermazione di Ernst Mach (1883) che «le conoscenze meccaniche siano nate da un processo di chiarificazione intellettuale com¬piuto sulle esperienze che si erano accumulate nell'esercizio del lavoro artigianale».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.