Introduzione: L’ernioplastica tension-free, con il posizionamento di protesi in polipropilene, è la metodica chirurgica, oggi, più utilizzata per il trattamento delle ernie inguinali. L’accesso properitoneale ad oggi è possibile con metodica laparoscopica TAPP e TEPP. Nel presente lavoro proponiamo l’utilizzazione di una protesi, specificamente studiata per essere posizionata in sede properitoneale, per il trattamento delle ernia inguinali con accesso open. La caratteristica di tale rete, oltre alla forma, è la presenza di un anello “di memoria” che apporta stabilità e ne facilità il corretto posizionamento. Ci proponiamo, quindi, di valutare l’impatto di tale procedura sul dolore postoperatorio, le complicanze e l’incidenza di recidive. Metodo: Dall’Aprile 2005 presso il Policlinico di Tor Vergata, sono stati trattati 20 pazienti, con età media di 42 anni (range 18 - 72) portatori di ernia inguinale primitiva sia diretta che obliqua esterna, in regime di Day Surgery; in anestesia locale. La tecnica adottata prevede, riconosciuto ed isolato il sacco erniario, la preparazione di una tasca properitoneale che ospiterà la protesi avendo come punti di repere medialmente il tubercolo pubico e lateralmente i vasi iliaci; i vasi epigastrici vengono invece mantenuti sospesi in alto, solidali con il margine inferiore dell’anello inguinale interno. l’apertura della fascia trasversalis si esegue soltanto in caso di ernia diretta. Il tempo medio dell’intervento è stato di 42 minuti (range 25 - 72) e non sono state registrate complicanze nell’immediato post-operatorio. Tutti i pazienti sono stati dimessi nella stessa giornata e ricontattati il giorno successivo. Risultati: Tutti i 20 pazienti sono stati controllati a distanza di 7, 15, 30, 90 giorni dall’intervento. Non sono state registrate recidive immediate, ematomi, algie post-operatorie. Solo in un caso veniva riferito dolore all’arto inferiore di sinistra in I giornata PO che si protraeva per 36 ore circa, ma era da imputare ad una concomitante discopatia. Conclusioni: Consapevoli che la casistica presentata è ancora esigua e con un Follow up ancora troppo breve, riteniamo, tuttavia, la nuova tecnica facilmente riproducibile e sicura. I nostri pazienti hanno riferito una minore incidenza di dolore post-operatorio ed una più agevole ripresa della deambulazione rispetto a quelli operati con metodica Lichtenstein. Inoltre, nei soggetti giovani non essendo la protesi a contatto con il funicolo, si riduce il rischio di eventi sclerotici a carico del dotto deferente o dei vasi spermatici.

Grande, M., Nigro, C., Ridolfi, C., GALLINELLA MUZI, M., Farinon, A.m. (2005). POSIZIONAMENTO PROPERITONEALE DELLA POLYSOFT HERNIA PATCH IN CHIRURGIA OPEN DELLE ERNIE INGUINALI. NOTE DI TECNICA E RISULTATI PRELIMINARI. In Comunicazioni.

POSIZIONAMENTO PROPERITONEALE DELLA POLYSOFT HERNIA PATCH IN CHIRURGIA OPEN DELLE ERNIE INGUINALI. NOTE DI TECNICA E RISULTATI PRELIMINARI

GRANDE, MICHELE;NIGRO, CASIMIRO;GALLINELLA MUZI, MARCO;FARINON, ATTILIO MARIA
2005-01-01

Abstract

Introduzione: L’ernioplastica tension-free, con il posizionamento di protesi in polipropilene, è la metodica chirurgica, oggi, più utilizzata per il trattamento delle ernie inguinali. L’accesso properitoneale ad oggi è possibile con metodica laparoscopica TAPP e TEPP. Nel presente lavoro proponiamo l’utilizzazione di una protesi, specificamente studiata per essere posizionata in sede properitoneale, per il trattamento delle ernia inguinali con accesso open. La caratteristica di tale rete, oltre alla forma, è la presenza di un anello “di memoria” che apporta stabilità e ne facilità il corretto posizionamento. Ci proponiamo, quindi, di valutare l’impatto di tale procedura sul dolore postoperatorio, le complicanze e l’incidenza di recidive. Metodo: Dall’Aprile 2005 presso il Policlinico di Tor Vergata, sono stati trattati 20 pazienti, con età media di 42 anni (range 18 - 72) portatori di ernia inguinale primitiva sia diretta che obliqua esterna, in regime di Day Surgery; in anestesia locale. La tecnica adottata prevede, riconosciuto ed isolato il sacco erniario, la preparazione di una tasca properitoneale che ospiterà la protesi avendo come punti di repere medialmente il tubercolo pubico e lateralmente i vasi iliaci; i vasi epigastrici vengono invece mantenuti sospesi in alto, solidali con il margine inferiore dell’anello inguinale interno. l’apertura della fascia trasversalis si esegue soltanto in caso di ernia diretta. Il tempo medio dell’intervento è stato di 42 minuti (range 25 - 72) e non sono state registrate complicanze nell’immediato post-operatorio. Tutti i pazienti sono stati dimessi nella stessa giornata e ricontattati il giorno successivo. Risultati: Tutti i 20 pazienti sono stati controllati a distanza di 7, 15, 30, 90 giorni dall’intervento. Non sono state registrate recidive immediate, ematomi, algie post-operatorie. Solo in un caso veniva riferito dolore all’arto inferiore di sinistra in I giornata PO che si protraeva per 36 ore circa, ma era da imputare ad una concomitante discopatia. Conclusioni: Consapevoli che la casistica presentata è ancora esigua e con un Follow up ancora troppo breve, riteniamo, tuttavia, la nuova tecnica facilmente riproducibile e sicura. I nostri pazienti hanno riferito una minore incidenza di dolore post-operatorio ed una più agevole ripresa della deambulazione rispetto a quelli operati con metodica Lichtenstein. Inoltre, nei soggetti giovani non essendo la protesi a contatto con il funicolo, si riduce il rischio di eventi sclerotici a carico del dotto deferente o dei vasi spermatici.
Società Italiana di Chirurgia
Cagliari
2005
107
Rilevanza nazionale
contributo
ott-2005
2005
Settore MED/18 - CHIRURGIA GENERALE
Italian
Intervento a convegno
Grande, M., Nigro, C., Ridolfi, C., GALLINELLA MUZI, M., Farinon, A.m. (2005). POSIZIONAMENTO PROPERITONEALE DELLA POLYSOFT HERNIA PATCH IN CHIRURGIA OPEN DELLE ERNIE INGUINALI. NOTE DI TECNICA E RISULTATI PRELIMINARI. In Comunicazioni.
Grande, M; Nigro, C; Ridolfi, C; GALLINELLA MUZI, M; Farinon, Am
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/66888
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