Attraverso lo studio della documentazione italiana di VII-X secolo ancora conservata, il confronto con le informazioni contenute in documenti più tardi e le notizie ricavate da compilazioni e testi di natura diversa o da documenti tràditi in copia, il saggio abbozza per grandi linee una mappa delle città dove l’impiego del papiro per usi documentari si è protratto oltre il VII e l’VIII secolo, analizzando in particolare i casi di Ravenna, Napoli, Roma e Venezia. Il risultato è duplice. Da un lato si rafforza l’idea che anche un elemento squisitamente materiale della documentazione, come è appunto il supporto scrittorio, può essere riconosciuto come tratto originale e caratterizzante delle pratiche documentarie in uso durante l’altomedioevo nelle città dell’Italia rimaste più a lungo legate a Bisanzio. Dall’altro – grazie in particolare al paradigma napoletano e romano – si riconosce nell’uso prolungato di questo materiale scrittorio, indubbiamente più fragile e meno consistente della pergamena, una delle concause alla quali poter ricondurre la singolare ed anomala assenza in queste città di documenti tramandati in originale prima del X secolo e si individua nella comparsa delle prime emergenze documentarie (tutte rigorosamente pergamenacee) il probabile momento in cui si cominciò ad usare la pergamena.

Carbonetti, C. (2011). I supporti scrittorii della documentazione: l’uso del papiro. In L'heritage byzantin en Italie (VIIIe-XIIe siècle). I. La fabrique documentaire (pp.32-48). Roma : Ecole française de Rome.

I supporti scrittorii della documentazione: l’uso del papiro

CARBONETTI, CRISTINA
2011-01-01

Abstract

Attraverso lo studio della documentazione italiana di VII-X secolo ancora conservata, il confronto con le informazioni contenute in documenti più tardi e le notizie ricavate da compilazioni e testi di natura diversa o da documenti tràditi in copia, il saggio abbozza per grandi linee una mappa delle città dove l’impiego del papiro per usi documentari si è protratto oltre il VII e l’VIII secolo, analizzando in particolare i casi di Ravenna, Napoli, Roma e Venezia. Il risultato è duplice. Da un lato si rafforza l’idea che anche un elemento squisitamente materiale della documentazione, come è appunto il supporto scrittorio, può essere riconosciuto come tratto originale e caratterizzante delle pratiche documentarie in uso durante l’altomedioevo nelle città dell’Italia rimaste più a lungo legate a Bisanzio. Dall’altro – grazie in particolare al paradigma napoletano e romano – si riconosce nell’uso prolungato di questo materiale scrittorio, indubbiamente più fragile e meno consistente della pergamena, una delle concause alla quali poter ricondurre la singolare ed anomala assenza in queste città di documenti tramandati in originale prima del X secolo e si individua nella comparsa delle prime emergenze documentarie (tutte rigorosamente pergamenacee) il probabile momento in cui si cominciò ad usare la pergamena.
L’héritage byzantin en Italie (VIIIe-XIIe siècle). I. La documentation
Roma
2008
Ecole française de Rome
Rilevanza internazionale
su invito
12-giu-2008
2011
Settore M-STO/01 - STORIA MEDIEVALE
Settore M-STO/09 - PALEOGRAFIA
Italian
papiri documentari
Italia altomedievale
supporti scrittorii
tradizione e conservazione documentaria
Intervento a convegno
Carbonetti, C. (2011). I supporti scrittorii della documentazione: l’uso del papiro. In L'heritage byzantin en Italie (VIIIe-XIIe siècle). I. La fabrique documentaire (pp.32-48). Roma : Ecole française de Rome.
Carbonetti, C
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
C.Carbonetti, I supporti scrittorii della documentazione.pdf

accesso aperto

Dimensione 230.26 kB
Formato Adobe PDF
230.26 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/63468
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact