OBIETTIVI: E’ ormai consolidato dai dati della letteratura che la legionella è un microrganismo ubiquitario tipico degli ambienti caldo-umidi, quali quelli delle strutture termali. Tali strutture costituiscono nel nostro paese un importante risorsa in termini di prevenzione e cura di molte malattie a decorso cronico in particolare nei pazienti anziani. Un attento monitoraggio e un approccio preventivo verso la legionellosi diventa un momento fondamentale per evitare situazioni epidemiche che potrebbero portare a esiti particolarmente gravi in chi fruisce di queste strutture. L’obiettivo di questo studio è stato quello di valutare la presenza di Legionella (L) in una struttura termale del Lazio, in un’ottica di prevenzione del rischio, e valutare l’efficacia dei sistemi di prevenzione messi in atto dalla struttura stessa. MATERIALI: La ricerca è stata condotta nell’arco di quattro anni, dal 2006 al 2009, con controlli semestrali eseguiti a maggio (apertura della stagione termale) e a novembre. Si è deciso di effettuare i campionamenti in diversi punti critici della stazione termale ed anche nella struttura alberghiera annessa sulla base di un’attenta valutazione dell’impianto in esame e delle seguenti linee-guida (LG): LG per la prevenzione e il controllo della legionellosi e LG recanti indicazioni per i gestori di strutture turisticoricettive e termali. RIASSUNTO: In totale sono stati analizzati 107 campioni di cui 73 di acqua (68,2%), 25 di aerosol (23,4%) e 9 di incrostazioni (8,4%). I punti di prelievo più frequentemente studiati sono stati: docce (48,6%) e apparecchi per aerosolterapia (25,2%). Dai campioni analizzati non è mai stata rilevata la presenza di L. pneumophila, mentre in 3 campioni sono state isolate altre specie. In particolare è stata rilevata L. dumoffii in campioni d’acqua provenienti da un apparecchio per aerosolterapia e da una doccia dell’albergo (1 ufc/L e 50 ufc/L, rispettivamente) e L. birminghamensis in una doccia (3ufc/L). Nessun caso di legionellosi si è verificato nel quadriennio. CONCLUSIONI: La presenza delle due specie ritrovate dimostra come l’ambiente sia potenzialmente favorevole alla colonizzazione delle Legionellaceae. In considerazione delle difficoltà di isolamento di questo microrganismo, la modalità più importante di contrasto alla trasmissione delle legionellosi resta l’adozione di idonee misure preventive. All’interno di una struttura turistico-ricettiva e termale è quindi necessario valutare e monitorare costantemente il potenziale rischio infettivo da L. e predisporre degli interventi di manutenzione e controllo sugli impianti idrici e di climatizzazione. I risultati sul quadriennio hanno dimostrato l’efficacia del sistema preventivo messo in atto
DE FILIPPIS, P., Damiani, F., Iannotti, S., Gabrieli, R., Maurici, M., Mozzetti, C., et al. (2009). LEGIONELLA PNEUMOPHILA: QUATTRO ANNI DI MONITORAGGIO IN UNA STRUTTURA TERMALE DEL LAZIO. In ATTI DELL'XI CONFERENZA NAZIONALE DI SANITA' PUBBLICA "PREVENZIONE E SANITA' PUBBLICA:MODELLI ORGANIZZATIVI E BUONE PRATICHE" (pp.471-471). ROMA : INIZIATIVE SANITARIE.
LEGIONELLA PNEUMOPHILA: QUATTRO ANNI DI MONITORAGGIO IN UNA STRUTTURA TERMALE DEL LAZIO
DE FILIPPIS, PATRIZIA;MAURICI, MASSIMO;MOZZETTI, CINZIA;PANA', AUGUSTO
2009-10-15
Abstract
OBIETTIVI: E’ ormai consolidato dai dati della letteratura che la legionella è un microrganismo ubiquitario tipico degli ambienti caldo-umidi, quali quelli delle strutture termali. Tali strutture costituiscono nel nostro paese un importante risorsa in termini di prevenzione e cura di molte malattie a decorso cronico in particolare nei pazienti anziani. Un attento monitoraggio e un approccio preventivo verso la legionellosi diventa un momento fondamentale per evitare situazioni epidemiche che potrebbero portare a esiti particolarmente gravi in chi fruisce di queste strutture. L’obiettivo di questo studio è stato quello di valutare la presenza di Legionella (L) in una struttura termale del Lazio, in un’ottica di prevenzione del rischio, e valutare l’efficacia dei sistemi di prevenzione messi in atto dalla struttura stessa. MATERIALI: La ricerca è stata condotta nell’arco di quattro anni, dal 2006 al 2009, con controlli semestrali eseguiti a maggio (apertura della stagione termale) e a novembre. Si è deciso di effettuare i campionamenti in diversi punti critici della stazione termale ed anche nella struttura alberghiera annessa sulla base di un’attenta valutazione dell’impianto in esame e delle seguenti linee-guida (LG): LG per la prevenzione e il controllo della legionellosi e LG recanti indicazioni per i gestori di strutture turisticoricettive e termali. RIASSUNTO: In totale sono stati analizzati 107 campioni di cui 73 di acqua (68,2%), 25 di aerosol (23,4%) e 9 di incrostazioni (8,4%). I punti di prelievo più frequentemente studiati sono stati: docce (48,6%) e apparecchi per aerosolterapia (25,2%). Dai campioni analizzati non è mai stata rilevata la presenza di L. pneumophila, mentre in 3 campioni sono state isolate altre specie. In particolare è stata rilevata L. dumoffii in campioni d’acqua provenienti da un apparecchio per aerosolterapia e da una doccia dell’albergo (1 ufc/L e 50 ufc/L, rispettivamente) e L. birminghamensis in una doccia (3ufc/L). Nessun caso di legionellosi si è verificato nel quadriennio. CONCLUSIONI: La presenza delle due specie ritrovate dimostra come l’ambiente sia potenzialmente favorevole alla colonizzazione delle Legionellaceae. In considerazione delle difficoltà di isolamento di questo microrganismo, la modalità più importante di contrasto alla trasmissione delle legionellosi resta l’adozione di idonee misure preventive. All’interno di una struttura turistico-ricettiva e termale è quindi necessario valutare e monitorare costantemente il potenziale rischio infettivo da L. e predisporre degli interventi di manutenzione e controllo sugli impianti idrici e di climatizzazione. I risultati sul quadriennio hanno dimostrato l’efficacia del sistema preventivo messo in attoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.