Non è necessario ipotizzare o insistere sulla antinomicità dello jus naturale rispetto allo jus civile: un conflitto aperto dei due principi confermerebbe e al limite fomenterebbe ciò che è già sotto gli occhi di tutti, e cioè la prevalenza fattuale del primo sul secondo. Bisogna piuttosto rilevare che lo jus civile non falsifica lo jus naturale, né va pensato come tale da portare di necessità alla sua delegittimazione o alla sua demistificazione, bensì ad un suo superamento/inveramento. Lo jus naturale ha una sua presa autentica sulla realtà ed è, sotto un certo profilo almeno, incapace di mistificarla (così come è incapace di legittimarla); ma è altresì incapace di comprenderla: e ciò avviene per la semplice ragione che la realtà che esso giunge a percepire è spiritualmente cieca ed ottusa. Lo jus civile non si fa portatore di un bene alternativo a quello di cui si fa portatore lo jus naturale, perché la loro antinomia non consiste nella percezione e nella difesa di beni diversi, ma nella capacità dell'uno (lo jus civile) di percepire il bene umano, a fronte della totale incapacità dell'altro (lo jus naturale) di percepire il bene in generale.
D'Agostino, F. (2009). La loi naturelle et la loi civile: une problematique è redecouvrir. ??????? it.cilea.surplus.oa.citation.tipologie.CitationProceedings.prensentedAt ??????? Christianisme, culture, valeurs morales.
La loi naturelle et la loi civile: une problematique è redecouvrir
D'AGOSTINO, FRANCESCO
2009-01-01
Abstract
Non è necessario ipotizzare o insistere sulla antinomicità dello jus naturale rispetto allo jus civile: un conflitto aperto dei due principi confermerebbe e al limite fomenterebbe ciò che è già sotto gli occhi di tutti, e cioè la prevalenza fattuale del primo sul secondo. Bisogna piuttosto rilevare che lo jus civile non falsifica lo jus naturale, né va pensato come tale da portare di necessità alla sua delegittimazione o alla sua demistificazione, bensì ad un suo superamento/inveramento. Lo jus naturale ha una sua presa autentica sulla realtà ed è, sotto un certo profilo almeno, incapace di mistificarla (così come è incapace di legittimarla); ma è altresì incapace di comprenderla: e ciò avviene per la semplice ragione che la realtà che esso giunge a percepire è spiritualmente cieca ed ottusa. Lo jus civile non si fa portatore di un bene alternativo a quello di cui si fa portatore lo jus naturale, perché la loro antinomia non consiste nella percezione e nella difesa di beni diversi, ma nella capacità dell'uno (lo jus civile) di percepire il bene umano, a fronte della totale incapacità dell'altro (lo jus naturale) di percepire il bene in generale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.