La complessa riforma del Titolo V della Costituzione, introdotta nel 2001, ha profondamente innovato il riparto delle funzioni legislative tra Stato e Regioni. Nell’ambito delle materie di competenza concorrente delle Regioni, rientrano i porti la cui disciplina è stata regolamentata con la legge 28 gennaio 1994 n. 84 e successive modificazioni, che ne hanno profondamente innovato il sistema giuridico rispetto a quello delineato dal codice della navigazione. In base ad una nuova classificazione dei porti ispirata criteri di ordine funzionale i porti assumono, oltre alla loro tradizionale funzione statica ( beni demaniali) anche una funzione dinamica, come centri di attività rilevanti sotto il profilo economico-commerciale. In tale nuovo contesto, il Piano Regolatore Portuale (PRP), quale strumento di programmazione sinergica del porto, la cui approvazione finale spetta alle Regioni, assume una rilevante configurazione circa le attività svolte nell’area portuale, in relazione alla interconnessione delle “operazioni“ e dei “servizi” portuali, come disciplinati dalla legge 84/94.

TURCO BULGHERINI, E. (2006). Procedure di pianificazione portuale e rapporti con gli enti locali. ??????? it.cilea.surplus.oa.citation.tipologie.CitationProceedings.prensentedAt ??????? L'ordinamento portuale italiano a dieci anni dalla riforma: risultati e prospettive.

Procedure di pianificazione portuale e rapporti con gli enti locali

TURCO BULGHERINI, ELDA
2006-01-01

Abstract

La complessa riforma del Titolo V della Costituzione, introdotta nel 2001, ha profondamente innovato il riparto delle funzioni legislative tra Stato e Regioni. Nell’ambito delle materie di competenza concorrente delle Regioni, rientrano i porti la cui disciplina è stata regolamentata con la legge 28 gennaio 1994 n. 84 e successive modificazioni, che ne hanno profondamente innovato il sistema giuridico rispetto a quello delineato dal codice della navigazione. In base ad una nuova classificazione dei porti ispirata criteri di ordine funzionale i porti assumono, oltre alla loro tradizionale funzione statica ( beni demaniali) anche una funzione dinamica, come centri di attività rilevanti sotto il profilo economico-commerciale. In tale nuovo contesto, il Piano Regolatore Portuale (PRP), quale strumento di programmazione sinergica del porto, la cui approvazione finale spetta alle Regioni, assume una rilevante configurazione circa le attività svolte nell’area portuale, in relazione alla interconnessione delle “operazioni“ e dei “servizi” portuali, come disciplinati dalla legge 84/94.
L'ordinamento portuale italiano a dieci anni dalla riforma: risultati e prospettive
Rilevanza internazionale
2006
Settore IUS/06 - DIRITTO DELLA NAVIGAZIONE
Italian
Intervento a convegno
TURCO BULGHERINI, E. (2006). Procedure di pianificazione portuale e rapporti con gli enti locali. ??????? it.cilea.surplus.oa.citation.tipologie.CitationProceedings.prensentedAt ??????? L'ordinamento portuale italiano a dieci anni dalla riforma: risultati e prospettive.
TURCO BULGHERINI, E
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