In questo lavoro viene presentata una proposta per la strutturazione di un sistema di supporto alla diagnosi di apparati produttivi complessi nell’ambito della manutenzione. La proposta è indicata per l’applicazione nei casi in cui dalla sola rilevazione dei segnali di malfunzionamento non sia possibile individuare l’avaria, ma la formulazione della diagnosi sia subordinata all’effettuazione di un certo numero di test sull’apparato ed all’intervento di tecnici specialisti. In particolare nei seguenti casi: - in presenza di avarie difficilmente identificabili; - nella necessità di test costosi, di lunga durata o di complicata effettuazione; - in apparati in cui interventi di smontaggio o prove distruttive debbano essere minimizzate; - nella necessità di intervento da parte di tecnici altamente specializzati. Sotto queste condizioni, tutte le informazioni necessarie per formulare la diagnosi non sono inizialmente disponibili; di conseguenza, test ed interventi dei tecnici specialisti si ripetono alternandosi fino a quando non si è raggiunta una conoscenza sufficiente del malfunzionamento per poter procedere con la riparazione. Questa procedura è inevitabilmente lenta e costosa; la velocità con cui si riesce a raggiungere la diagnosi delle avarie ed a ristabilire le normali condizioni di funzionamento del sistema è infatti un fattore fondamentale. Nel metodo proposto i tecnici specialisti dispongono già dal primo intervento di un insieme adeguato di informazioni sull’apparato, a partire dalla rilevazione dell’anomalia. Ciò che consente loro di arrivare in un sol step alla formulazione della diagnosi nella quasi totalità dei casi, ottenendo così una drastica riduzione del downtime. Infatti, opportuni test preliminari sono selezionati, in base ad un trade-off tra l’obiettivo di ottenere informazione significative sull’avaria e l’obiettivo di minimizzare il costo globale dei test stessi. La proposta prevede la strutturazione della conoscenza a priori disponibile su una famiglia di apparati in sistemi di relazioni tra symptom, disease e test; nel momento in cui si accerta un malfunzionamento su un singolo apparato, le informazioni di base vengono confrontate con i segnali rilevati per giungere ad un insieme di massima di test preliminari. Solo un sottoinsieme di questi sarà poi effettivamente eseguito, dopo essere stato opportunamente selezionato in base al costo, alla complessità ed al grado di significatività a supporto della diagnosi finale. Nel metodo proposto viene considerata: - la compresenza sia di informazioni storiche sul macchinario sia di quelle che derivano dall’osservazione dei segnali deboli - la compresenza sia di costi fissi sia di costi orari per l’intervento dei tecnici specialistici - la possibilità che vengano modificate le risorse di manutenzione durante l’intervento L’intero sistema è stato infine validato su un caso di studio ed i risultati, convenientemente commentati, sono riportati per valutare le prestazioni della proposta.

De Falco, M., Nenni, M.e., Schiraldi, M.m. (2001). Sistema di supporto alla diagnosi per la manutenzione di apparati complessi. In Atti del XXVIII Convegno Nazionale ANIMP/OICE/UAMI. Milano : ANIMP Servizi.

Sistema di supporto alla diagnosi per la manutenzione di apparati complessi

SCHIRALDI, MASSIMILIANO MARIA
2001-10-01

Abstract

In questo lavoro viene presentata una proposta per la strutturazione di un sistema di supporto alla diagnosi di apparati produttivi complessi nell’ambito della manutenzione. La proposta è indicata per l’applicazione nei casi in cui dalla sola rilevazione dei segnali di malfunzionamento non sia possibile individuare l’avaria, ma la formulazione della diagnosi sia subordinata all’effettuazione di un certo numero di test sull’apparato ed all’intervento di tecnici specialisti. In particolare nei seguenti casi: - in presenza di avarie difficilmente identificabili; - nella necessità di test costosi, di lunga durata o di complicata effettuazione; - in apparati in cui interventi di smontaggio o prove distruttive debbano essere minimizzate; - nella necessità di intervento da parte di tecnici altamente specializzati. Sotto queste condizioni, tutte le informazioni necessarie per formulare la diagnosi non sono inizialmente disponibili; di conseguenza, test ed interventi dei tecnici specialisti si ripetono alternandosi fino a quando non si è raggiunta una conoscenza sufficiente del malfunzionamento per poter procedere con la riparazione. Questa procedura è inevitabilmente lenta e costosa; la velocità con cui si riesce a raggiungere la diagnosi delle avarie ed a ristabilire le normali condizioni di funzionamento del sistema è infatti un fattore fondamentale. Nel metodo proposto i tecnici specialisti dispongono già dal primo intervento di un insieme adeguato di informazioni sull’apparato, a partire dalla rilevazione dell’anomalia. Ciò che consente loro di arrivare in un sol step alla formulazione della diagnosi nella quasi totalità dei casi, ottenendo così una drastica riduzione del downtime. Infatti, opportuni test preliminari sono selezionati, in base ad un trade-off tra l’obiettivo di ottenere informazione significative sull’avaria e l’obiettivo di minimizzare il costo globale dei test stessi. La proposta prevede la strutturazione della conoscenza a priori disponibile su una famiglia di apparati in sistemi di relazioni tra symptom, disease e test; nel momento in cui si accerta un malfunzionamento su un singolo apparato, le informazioni di base vengono confrontate con i segnali rilevati per giungere ad un insieme di massima di test preliminari. Solo un sottoinsieme di questi sarà poi effettivamente eseguito, dopo essere stato opportunamente selezionato in base al costo, alla complessità ed al grado di significatività a supporto della diagnosi finale. Nel metodo proposto viene considerata: - la compresenza sia di informazioni storiche sul macchinario sia di quelle che derivano dall’osservazione dei segnali deboli - la compresenza sia di costi fissi sia di costi orari per l’intervento dei tecnici specialistici - la possibilità che vengano modificate le risorse di manutenzione durante l’intervento L’intero sistema è stato infine validato su un caso di studio ed i risultati, convenientemente commentati, sono riportati per valutare le prestazioni della proposta.
Convegno Nazionale ANIMP/OICE/UAMI
Spoleto (Italy)
2001
XXVIII
ANIMP Servizi
Rilevanza nazionale
contributo
ott-2001
Settore ING-IND/17 - IMPIANTI INDUSTRIALI MECCANICI
Italian
Intervento a convegno
De Falco, M., Nenni, M.e., Schiraldi, M.m. (2001). Sistema di supporto alla diagnosi per la manutenzione di apparati complessi. In Atti del XXVIII Convegno Nazionale ANIMP/OICE/UAMI. Milano : ANIMP Servizi.
De Falco, M; Nenni, Me; Schiraldi, Mm
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