Molti e recenti cambiamenti sono in atto nella struttura e nella gestione dell’Università, rendendo manifesta la necessità di interpretare in modo nuovo il rapporto tra formazione e territorio, richiamando l’attenzione sul dialogo e la cooperazione tra parti ed istituzioni fortemente georeferenziate.. Nell’esperienza dell’Ateneo di Roma Tor Vergata, il Progetto CampusOne di attuazione della riforma universitaria - L. 509/11 – si inquadra nei vantaggi derivanti da azioni di interdipendenza. Attraverso una misura specifica denominata “Rapporti con il territorio” è stato possibile trasformare in punti di forza la volontà dell’Università, delle istituzioni e delle aziende dell’area romana e laziale di cooperare in un’ottica di governance inter-istituzionale. Il progetto triennale, fondato su un percorso “in qualità”, ha individuato i giusti destinatari di un messaggio innovativo volto a promuovere e creare una struttura operativa stabile di discussione e progettazione delle nuove policies universitarie. Supportato da workshop e riunioni di coordinamento, il progetto ha avuto come esito la sottoscrizione di un protocollo d’intesa teso a creare nuovi corsi nei settori di riferimento, curare lo sviluppo e l’aggiornamento continuo di risorse umane altamente specializzate, svolgere cooperativamente attività di ricerca e di alta formazione, coinvolgendo tutte le parti interessate secondo schemi e modalità “bottom-up”. Le 43 istituzioni partecipanti, accogliendo positivamente un approccio basato sulla interlocuzione ed l’apertura dell’Università verso la domanda di cui sono portatori in un’ottica di adeguamento delle professionalità formate alle reali esigenze del mercato del lavoro, hanno interpretato in termini di vantaggio competitivo l’offerta, riconoscendo all’Ateneo un ruolo incentivante la crescita culturale ed economica in ambito internazionale, regionale e locale, sede di attuazione delle nuove politiche per la realizzazione di un mercato competitivo, dinamico e flessibile dei servizi pubblici per ridurre i gap che penalizzano l'economia urbana e metropolitana. In quest’ottica, prendendo atto della spinta al trasferimento dei prodotti della ricerca di base all’area della produzione da parte dell’Università per porre in atto misure progettuali, è stata valutata, in termini di ricadute esterne, la collaborazione con l’Università quale locus di innovazione e di promozione dello sviluppo territoriale. L’Università, proponendosi come interlocutore attivo, ha mostrato concreti segni di rinnovo, rendendo flessibili e competitive le nuove professionalità offerte sia sul piano dei contenuti che su quello dell’organizzazione e gestione. Da questo processo sono emerse alcune linee guida: a) l’interazione tra i soggetti deve sempre tenere presente gli obiettivi propri di ciascuna parte e raccordarli; b) è necessario che l’università formi oggi il capitale umano di domani e lo gestisca in relazione ad una domanda/offerta territoriale in continuo mutamento; c) gli stakeholders fissano obiettivi strategici che possano mutare velocemente di anno in anno; d) ogni progetto che veda coinvolti soggetti così diversi deve basarsi su una condivisione di principi. Questi vanno individuati prima dell’avvio del tavolo di governance. Dal un punto di vista operativo, un supporto importante è stato offerto sperimentando un GEMS - Geographical Educational Informational System, spazio virtuale di relazione dinamica con il territorio.

Porcu, M., Prezioso, M. (2005). Università e sviluppo: la misura “rapporti con il territorio” nel progetto Crui CampusOne. In Geografia: dialogo tra generazioni: atti del 29. Congresso geografico italiano / a cura di A. Di Blasi. Bologna : Pàtron.

Università e sviluppo: la misura “rapporti con il territorio” nel progetto Crui CampusOne

PREZIOSO, MARIA
2005-01-01

Abstract

Molti e recenti cambiamenti sono in atto nella struttura e nella gestione dell’Università, rendendo manifesta la necessità di interpretare in modo nuovo il rapporto tra formazione e territorio, richiamando l’attenzione sul dialogo e la cooperazione tra parti ed istituzioni fortemente georeferenziate.. Nell’esperienza dell’Ateneo di Roma Tor Vergata, il Progetto CampusOne di attuazione della riforma universitaria - L. 509/11 – si inquadra nei vantaggi derivanti da azioni di interdipendenza. Attraverso una misura specifica denominata “Rapporti con il territorio” è stato possibile trasformare in punti di forza la volontà dell’Università, delle istituzioni e delle aziende dell’area romana e laziale di cooperare in un’ottica di governance inter-istituzionale. Il progetto triennale, fondato su un percorso “in qualità”, ha individuato i giusti destinatari di un messaggio innovativo volto a promuovere e creare una struttura operativa stabile di discussione e progettazione delle nuove policies universitarie. Supportato da workshop e riunioni di coordinamento, il progetto ha avuto come esito la sottoscrizione di un protocollo d’intesa teso a creare nuovi corsi nei settori di riferimento, curare lo sviluppo e l’aggiornamento continuo di risorse umane altamente specializzate, svolgere cooperativamente attività di ricerca e di alta formazione, coinvolgendo tutte le parti interessate secondo schemi e modalità “bottom-up”. Le 43 istituzioni partecipanti, accogliendo positivamente un approccio basato sulla interlocuzione ed l’apertura dell’Università verso la domanda di cui sono portatori in un’ottica di adeguamento delle professionalità formate alle reali esigenze del mercato del lavoro, hanno interpretato in termini di vantaggio competitivo l’offerta, riconoscendo all’Ateneo un ruolo incentivante la crescita culturale ed economica in ambito internazionale, regionale e locale, sede di attuazione delle nuove politiche per la realizzazione di un mercato competitivo, dinamico e flessibile dei servizi pubblici per ridurre i gap che penalizzano l'economia urbana e metropolitana. In quest’ottica, prendendo atto della spinta al trasferimento dei prodotti della ricerca di base all’area della produzione da parte dell’Università per porre in atto misure progettuali, è stata valutata, in termini di ricadute esterne, la collaborazione con l’Università quale locus di innovazione e di promozione dello sviluppo territoriale. L’Università, proponendosi come interlocutore attivo, ha mostrato concreti segni di rinnovo, rendendo flessibili e competitive le nuove professionalità offerte sia sul piano dei contenuti che su quello dell’organizzazione e gestione. Da questo processo sono emerse alcune linee guida: a) l’interazione tra i soggetti deve sempre tenere presente gli obiettivi propri di ciascuna parte e raccordarli; b) è necessario che l’università formi oggi il capitale umano di domani e lo gestisca in relazione ad una domanda/offerta territoriale in continuo mutamento; c) gli stakeholders fissano obiettivi strategici che possano mutare velocemente di anno in anno; d) ogni progetto che veda coinvolti soggetti così diversi deve basarsi su una condivisione di principi. Questi vanno individuati prima dell’avvio del tavolo di governance. Dal un punto di vista operativo, un supporto importante è stato offerto sperimentando un GEMS - Geographical Educational Informational System, spazio virtuale di relazione dinamica con il territorio.
Geografia: dialogo tra generazioni: Congresso geografico italiano
Palermo
2004
29.
Rilevanza nazionale
contributo
15-set-2004
2005
Settore M-GGR/02 - GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA
Italian
riforma universitaria; CampusOne; Tor Vergata
Intervento a convegno
Porcu, M., Prezioso, M. (2005). Università e sviluppo: la misura “rapporti con il territorio” nel progetto Crui CampusOne. In Geografia: dialogo tra generazioni: atti del 29. Congresso geografico italiano / a cura di A. Di Blasi. Bologna : Pàtron.
Porcu, M; Prezioso, M
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/43827
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