La realizzazione di una banca dati per gli Oniscidea italiani consente di delineare un primo quadro sinottico della consistenza di questo sottordine e della sua distribuzione . Il numero di specie individuate, 344 ripartite in 19 famiglie, anche se va considerato ancora in via preliminare per varie questioni sinonimiche, di species inquirendae e per eventuali omissioni , costituisce comunque un primo punto di riferimento per un'analisi complessiva della fauna isopodologica italiana . In questa prima analisi la distribuzione delle specie viene riportata a livello regionale (presenza/assenza) adottando il criterio di suddivisione delle regioni proposto da Baroni Urbani ed altri (1978). Per lo studio di questi dati s'e' fatto uso degli indici di massima somiglianza di Baroni Urbani e Buser (1976) e di Sörensen (1948). L'applicazione di un algoritmo di clustering (WPGMA) sulle matrici dl similarita' ottenute ha consentito di definire alcuni pattern di distribuzione (alpino orientale, tirrenico, peninsulare con suddivisione in centrale e meridionale, siciliano). Vengono proposte interpretazioni di tipo ecologico o paleogeografico a seconda dei casi. Particolare attenzione e' stata posta al popolamento delle grandi isole tirreniche evidenziando il ruolo della Corsica come ponte per il popolamento della Sardegna e l'individualita' biogeografica della Sicilia. Nuovi dati su specie troglobie sarde confermano e ampliano le conoscenze sulle vicende paleogeografiche della microzolla sardo-corsa.
Gentile, G., Argano, A. (1988). Analisi biogeografica della fauna isopodologica terrestre italiana (Crustacea).. In LII Congresso Nazionale dell'Unione Zoologica Italiana - Programma - Riassunti (pp.8).
Analisi biogeografica della fauna isopodologica terrestre italiana (Crustacea).
GENTILE, GABRIELE;
1988-01-01
Abstract
La realizzazione di una banca dati per gli Oniscidea italiani consente di delineare un primo quadro sinottico della consistenza di questo sottordine e della sua distribuzione . Il numero di specie individuate, 344 ripartite in 19 famiglie, anche se va considerato ancora in via preliminare per varie questioni sinonimiche, di species inquirendae e per eventuali omissioni , costituisce comunque un primo punto di riferimento per un'analisi complessiva della fauna isopodologica italiana . In questa prima analisi la distribuzione delle specie viene riportata a livello regionale (presenza/assenza) adottando il criterio di suddivisione delle regioni proposto da Baroni Urbani ed altri (1978). Per lo studio di questi dati s'e' fatto uso degli indici di massima somiglianza di Baroni Urbani e Buser (1976) e di Sörensen (1948). L'applicazione di un algoritmo di clustering (WPGMA) sulle matrici dl similarita' ottenute ha consentito di definire alcuni pattern di distribuzione (alpino orientale, tirrenico, peninsulare con suddivisione in centrale e meridionale, siciliano). Vengono proposte interpretazioni di tipo ecologico o paleogeografico a seconda dei casi. Particolare attenzione e' stata posta al popolamento delle grandi isole tirreniche evidenziando il ruolo della Corsica come ponte per il popolamento della Sardegna e l'individualita' biogeografica della Sicilia. Nuovi dati su specie troglobie sarde confermano e ampliano le conoscenze sulle vicende paleogeografiche della microzolla sardo-corsa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.