Il contributo ha l’obiettivo di presentare una procedura di applicazione dei paradigmi della certificazione di qualità ai sensi delle norme UNI EN ISO 9001:2000 (Vision 2000), 10006 e 14000 al processo di progettazione territoriale per la realizzazione di un piano di sviluppo sostenibile. Questo modello di planning, testato nella redazione di piani territoriali provinciale generale (PTPG) e comunali (PUCG) del Lazio, del Molise e del Veneto, e per la valutazione in sostenibilità di politiche e programmi di competitività regionale e d’area vasta europei; dimostra come, in una logica sistemica, l’applicazione delle regole del sistema qualità sin dalla fase di acquisizione del dato, consentano di giungere alla certificazione del piano come servizio al cittadino ed alla cittadinanza secondo le indicazione del Libro Bianco sulla Governance dell’UE. Attraverso la proposta di nuove forme di gestione integrata della qualità progettata (offerta) rispetto a quella attesa (domanda), è possibile riorganizzare l’attività territoriale che accompagna l’azione di un Ente (Total Quality Environmental Management - TQEM), e sviluppare una visione dinamica del piano mediante l’impiego di strumenti di gestione dell’informazione complessa (GIS) per il raggiungimento dell’obiettivo della sostenibilità. Le guidelines che ne derivano rendono palesi le possibilità di superare i vincoli rappresentati dalla scarsità di risorse informative individuali sfruttando i peculiari vantaggi dell’agglomerazione spaziale delle stesse (database e metadati certificati), rendendo possibili legami di cooperazione intercomunali e scambio di esperienze; nonché l’ottenimento di economie di scala esterne rappresentate dal notevole abbassamento dei costi di acquisizione e gestione delle informazioni e delle attività ad esse connesse che contribuiscono a rendere trasparente l’intero processo di pianificazione territoriale, grazie all’utilizzo congiunto di una serie di informazioni ed infrastrutture “certe”. La metodologia proposta è stata sviluppata dall’A. nell’ambito dell’approccio STeM (Prezioso, 2004) utilizzando logiche geografico-economiche in un’ottica di tipo multidisciplinare, garantendo il rispetto dei criteri di qualità anche nell’accesso alle informazioni di base ed alla loro successiva organizzazione (certificazione del metadato).
Prezioso, M. (2008). La qualità nell’informazione per e nel processo di pianificiazione. In Rivista di economia e statistica del territorio. Vol. 3, numero speciale / a cura di R. Rocci, F. De Antoni, M. Vichi. Milano : Franco Angeli.
La qualità nell’informazione per e nel processo di pianificiazione
PREZIOSO, MARIA
2008-01-01
Abstract
Il contributo ha l’obiettivo di presentare una procedura di applicazione dei paradigmi della certificazione di qualità ai sensi delle norme UNI EN ISO 9001:2000 (Vision 2000), 10006 e 14000 al processo di progettazione territoriale per la realizzazione di un piano di sviluppo sostenibile. Questo modello di planning, testato nella redazione di piani territoriali provinciale generale (PTPG) e comunali (PUCG) del Lazio, del Molise e del Veneto, e per la valutazione in sostenibilità di politiche e programmi di competitività regionale e d’area vasta europei; dimostra come, in una logica sistemica, l’applicazione delle regole del sistema qualità sin dalla fase di acquisizione del dato, consentano di giungere alla certificazione del piano come servizio al cittadino ed alla cittadinanza secondo le indicazione del Libro Bianco sulla Governance dell’UE. Attraverso la proposta di nuove forme di gestione integrata della qualità progettata (offerta) rispetto a quella attesa (domanda), è possibile riorganizzare l’attività territoriale che accompagna l’azione di un Ente (Total Quality Environmental Management - TQEM), e sviluppare una visione dinamica del piano mediante l’impiego di strumenti di gestione dell’informazione complessa (GIS) per il raggiungimento dell’obiettivo della sostenibilità. Le guidelines che ne derivano rendono palesi le possibilità di superare i vincoli rappresentati dalla scarsità di risorse informative individuali sfruttando i peculiari vantaggi dell’agglomerazione spaziale delle stesse (database e metadati certificati), rendendo possibili legami di cooperazione intercomunali e scambio di esperienze; nonché l’ottenimento di economie di scala esterne rappresentate dal notevole abbassamento dei costi di acquisizione e gestione delle informazioni e delle attività ad esse connesse che contribuiscono a rendere trasparente l’intero processo di pianificazione territoriale, grazie all’utilizzo congiunto di una serie di informazioni ed infrastrutture “certe”. La metodologia proposta è stata sviluppata dall’A. nell’ambito dell’approccio STeM (Prezioso, 2004) utilizzando logiche geografico-economiche in un’ottica di tipo multidisciplinare, garantendo il rispetto dei criteri di qualità anche nell’accesso alle informazioni di base ed alla loro successiva organizzazione (certificazione del metadato).File | Dimensione | Formato | |
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