Il programma di allevamento e reintroduzione delle iguane terrestri delle Galapagos nell'isola di Santa Cruz è cominciato nel 1977, dopo la quasi completa estirpazione dei cani rinselvatichiti dall'area. Tutte le iguane trovate a Santa Cruz (58) sono state catturate e trasferite sia alla C. Darwin Research Station (CDRS), dove si sono riprodotte in cattività, che sulla piccola isola di Venecia, dove sono cresciute in condizioni di semi-cattività, visto che sull'isola non c'erano predatori o competitori. Dal 1987 ad oggi, più di 300 iguane sono state reintrodotte a Santa Cruz da entrambi i programmi di riproduzione. Sfortunatamente, il mantenimento della variabilità genetica nella popolazione non è stato tra i principali obiettivi dei programmi, e la scelta degli individui per la reintroduzione su Santa Cruz è stata pressocchè casuale. Oggi, l'importanza della genetica molecolare nei progetti di conservazione è ampiamente riconosciuta e il monitoraggio genetico risulta spesso fondamentale. L'obiettivo principale di questo progetto è quello di identificare la struttura genetica e i livelli di diversità delle popolazioni di C. subcristatus, per ottenere informazioni che siano di aiuto e supporto alla gestione e conservazione di questa specie. In particolare, sono stati amplificati 10 loci microsatellitari per 172 campioni provenienti da tre diverse popolazioni: l) la popolazione in semi-cattività di Venecia (VC); 2) la popolazione reintrodotta su Santa Cruz (SC); 3) la popolazione di Isabela, un'isola distante a sua volta oggetto di un ulteriore programma di conservazione (CAR). I risultati rivelano diversa variabilità genetica tra i loci, con il locus più variabile che amplifica 15 alleli e quello meno variabile che ne amplifica solo quattro. I valori medi di eterozigosità sono simili nelle diverse popolazioni (VC = 0.68±0.12; SC = 0.66±O.l2; CAR = 0.71±0.12), ma la ricchezza allelica (allelic richness) ha il valore più alto in CAR (da 4 a 13 per locus) e quello più basso in VC (da 2.87 a 7). Similmente, 24 alleli esclusivi (private alleles) sono stati osservati in CAR, quattro in SC e nessuno in VC. Nell'analisi di struttura di popolazione, il valore complessivo di FST è pari a 0.128 (FIT = 0.130, FIS = 0.002) ma, quando le popolazioni sono state comparate a coppie, la variazione genetica attribuibile alle differenze tra popolazioni è risultata più alta per VC-CAR e per SC-CAR (rispettivamente, FST 0.183 e 0.167) che per la comparazione SC-VC (FST = 0.0272). La più alta differenziazione tra CAR e le altre due popolazioni è probabilmente dovuta alla distanza genetica tra l'Isola di Isabela e le altre due isole. Tuttavia, la più alta variabilità genetica trovata su lsabela può in parte essere anche dovuta ad una popolazione geneticamente più variabile all'inizio del programma di conservazione e ad una ripresa più rapida degli individui reintrodotti su quest'isola rispetto a quelli di Venecia e Santa Cruz.

Fabiani, A., Gentile, G. (2005). DNA microsatellite e struttura genetica della popolazione di iguane terrestri (Conolophus subcristatus) dell’isola di Santa Cruz, Galápagos: risultati ed implicazioni per la conservazione.. ??????? it.cilea.surplus.oa.citation.tipologie.CitationProceedings.prensentedAt ??????? Congresso Nazionale Unione Zoologica Italiana., Roma (Italy).

DNA microsatellite e struttura genetica della popolazione di iguane terrestri (Conolophus subcristatus) dell’isola di Santa Cruz, Galápagos: risultati ed implicazioni per la conservazione.

FABIANI, ANNA;GENTILE, GABRIELE
2005-01-01

Abstract

Il programma di allevamento e reintroduzione delle iguane terrestri delle Galapagos nell'isola di Santa Cruz è cominciato nel 1977, dopo la quasi completa estirpazione dei cani rinselvatichiti dall'area. Tutte le iguane trovate a Santa Cruz (58) sono state catturate e trasferite sia alla C. Darwin Research Station (CDRS), dove si sono riprodotte in cattività, che sulla piccola isola di Venecia, dove sono cresciute in condizioni di semi-cattività, visto che sull'isola non c'erano predatori o competitori. Dal 1987 ad oggi, più di 300 iguane sono state reintrodotte a Santa Cruz da entrambi i programmi di riproduzione. Sfortunatamente, il mantenimento della variabilità genetica nella popolazione non è stato tra i principali obiettivi dei programmi, e la scelta degli individui per la reintroduzione su Santa Cruz è stata pressocchè casuale. Oggi, l'importanza della genetica molecolare nei progetti di conservazione è ampiamente riconosciuta e il monitoraggio genetico risulta spesso fondamentale. L'obiettivo principale di questo progetto è quello di identificare la struttura genetica e i livelli di diversità delle popolazioni di C. subcristatus, per ottenere informazioni che siano di aiuto e supporto alla gestione e conservazione di questa specie. In particolare, sono stati amplificati 10 loci microsatellitari per 172 campioni provenienti da tre diverse popolazioni: l) la popolazione in semi-cattività di Venecia (VC); 2) la popolazione reintrodotta su Santa Cruz (SC); 3) la popolazione di Isabela, un'isola distante a sua volta oggetto di un ulteriore programma di conservazione (CAR). I risultati rivelano diversa variabilità genetica tra i loci, con il locus più variabile che amplifica 15 alleli e quello meno variabile che ne amplifica solo quattro. I valori medi di eterozigosità sono simili nelle diverse popolazioni (VC = 0.68±0.12; SC = 0.66±O.l2; CAR = 0.71±0.12), ma la ricchezza allelica (allelic richness) ha il valore più alto in CAR (da 4 a 13 per locus) e quello più basso in VC (da 2.87 a 7). Similmente, 24 alleli esclusivi (private alleles) sono stati osservati in CAR, quattro in SC e nessuno in VC. Nell'analisi di struttura di popolazione, il valore complessivo di FST è pari a 0.128 (FIT = 0.130, FIS = 0.002) ma, quando le popolazioni sono state comparate a coppie, la variazione genetica attribuibile alle differenze tra popolazioni è risultata più alta per VC-CAR e per SC-CAR (rispettivamente, FST 0.183 e 0.167) che per la comparazione SC-VC (FST = 0.0272). La più alta differenziazione tra CAR e le altre due popolazioni è probabilmente dovuta alla distanza genetica tra l'Isola di Isabela e le altre due isole. Tuttavia, la più alta variabilità genetica trovata su lsabela può in parte essere anche dovuta ad una popolazione geneticamente più variabile all'inizio del programma di conservazione e ad una ripresa più rapida degli individui reintrodotti su quest'isola rispetto a quelli di Venecia e Santa Cruz.
Congresso Nazionale Unione Zoologica Italiana.
Roma (Italy)
2005
LXVI
Unione Zoologica Italiana
Rilevanza nazionale
contributo
2005
Settore BIO/05 - ZOOLOGIA
Italian
pubblicazione priva di ISBN/ISSN
Intervento a convegno
Fabiani, A., Gentile, G. (2005). DNA microsatellite e struttura genetica della popolazione di iguane terrestri (Conolophus subcristatus) dell’isola di Santa Cruz, Galápagos: risultati ed implicazioni per la conservazione.. ??????? it.cilea.surplus.oa.citation.tipologie.CitationProceedings.prensentedAt ??????? Congresso Nazionale Unione Zoologica Italiana., Roma (Italy).
Fabiani, A; Gentile, G
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/40952
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