Il colle del Pionta costituì per molti secoli un punto focale di potere della città di Arezzo. La sua storia lunga e complessa si è sfortunatamente conclusa con la perdita quasi totale delle imponenti evidenze monumentali che in epoca medievale dominavano questa altura, drasticamente spoliate dopo il 1561, in seguito alla distruzione dell’area voluta da Cosimo I de’ Medici. Questo ha fatto sì che le strutture rimaste si siano spesso conservate solo per brevi tratti e in minime porzioni e, di conseguenza, per diversi aspetti della storia del Colle del Pionta, non si possano avere certezze assolute. Se a partire dall’VIII secolo le fonti documentarie forniscono informazioni abbastanza chiare sulla presenza di edifici sul colle, e diventano ancora più dettagliate per quanto riguarda le fasi dell’XI secolo, risultano, invece, carenti riguardo alle primissime fasi dell’epoca medievale, che, secondo la tradizione, furono cruciali per lo sviluppo del sito. Come ben sappiamo, infatti, proprio in questo periodo, e più precisamente nel IV secolo, ha inizio la storia medievale del colle a seguito degli eventi legati al martirio e alla sepoltura di san Donato, il secondo vescovo di Arezzo e attuale patrono della città. Furono I risultati delle campagne di scavo condotte nel sito a partire dagli anni ‘60 del secolo scorso anni hanno permesso di avanzare ipotesi interpretative sulla natura e sulla collocazione degli edifici presenti sul colle sempre più supportate dalle prove materiali.

Orecchioni, P. (2024). Gli scavi archeologici alla cittadella del Pionta. In TEODALDO E GUIDO MONACO. Riforma e cultura ad Arezzo nel secolo XI: Atti del Convegno internazionale di studi (Arezzo, 13-14 novembre 2023). Fondazione Centro italiano di studi sull’alto medioevo.

Gli scavi archeologici alla cittadella del Pionta

p. orecchioni
2024-01-01

Abstract

Il colle del Pionta costituì per molti secoli un punto focale di potere della città di Arezzo. La sua storia lunga e complessa si è sfortunatamente conclusa con la perdita quasi totale delle imponenti evidenze monumentali che in epoca medievale dominavano questa altura, drasticamente spoliate dopo il 1561, in seguito alla distruzione dell’area voluta da Cosimo I de’ Medici. Questo ha fatto sì che le strutture rimaste si siano spesso conservate solo per brevi tratti e in minime porzioni e, di conseguenza, per diversi aspetti della storia del Colle del Pionta, non si possano avere certezze assolute. Se a partire dall’VIII secolo le fonti documentarie forniscono informazioni abbastanza chiare sulla presenza di edifici sul colle, e diventano ancora più dettagliate per quanto riguarda le fasi dell’XI secolo, risultano, invece, carenti riguardo alle primissime fasi dell’epoca medievale, che, secondo la tradizione, furono cruciali per lo sviluppo del sito. Come ben sappiamo, infatti, proprio in questo periodo, e più precisamente nel IV secolo, ha inizio la storia medievale del colle a seguito degli eventi legati al martirio e alla sepoltura di san Donato, il secondo vescovo di Arezzo e attuale patrono della città. Furono I risultati delle campagne di scavo condotte nel sito a partire dagli anni ‘60 del secolo scorso anni hanno permesso di avanzare ipotesi interpretative sulla natura e sulla collocazione degli edifici presenti sul colle sempre più supportate dalle prove materiali.
Teodaldo e Guido Monaco. Riforma e cultura ad Arezzo nel secolo XI
Arezzo
2023
Pier luigi Licciardello
Rilevanza internazionale
su invito
2024
Settore ARCH-01/E - Archeologia cristiana, tardoantica e medievale
Italian
Arezzo, scavi archeologici, XI secolo
Intervento a convegno
Orecchioni, P. (2024). Gli scavi archeologici alla cittadella del Pionta. In TEODALDO E GUIDO MONACO. Riforma e cultura ad Arezzo nel secolo XI: Atti del Convegno internazionale di studi (Arezzo, 13-14 novembre 2023). Fondazione Centro italiano di studi sull’alto medioevo.
Orecchioni, P
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