Quella delle Satyrinae è la seconda sottofamiglia più grande delle Nymphalidae. Nonostante la numerosità e l'ampia distribuzione, quasi cosmopolita, del taxon, le relazioni filogenetiche e la classificazione risultano ancora controverse. Pochi infatti sono stati i lavori che hanno avuto come oggetto di studio i membri di questa sottofamiglia. Miller fu il primo ad occuparsi della sistematica del gruppo pubblicando nel 1968 una revisione dell'intero taxon sulla base di 23 caratteri morfologici, analizzati da un punto di vista fenetico. In questo studio, che segue alcune indagini preliminari basate su sequenze del gene mitocondriale COI, abbiamo focalizzato l'attenzione su un gruppo di generi (Callerebia, Argestina, Loxerebia, Hemadara ed Eugrumia). Queste farfalle sono distribuite dalle aree tropicali della penisola indocinese fino a 5000 m nel Tibet, con la massima diversità di specie concentrata nella zona di transizione sino-himalayana. Per confronto sono stati analizzati taxa paleartici ed orientali appartenenti a diverse tribù di Satyrinae. Sono stati scelti geni ad evoluzione più lenta rispetto alla COI precedentemente analizzata: una porzione del 16S rDNA, mitocondriale, non codificante, e una porzione dell'elongation factor, nucleare e codificante. Le analisi filogenetiche restituiscono topologie in cui vengono riconosciuti quattro gruppi ben supportati: quello comprendente il gruppo oloartico delle Erebia, che include il genere Boeberia quello costituito dai generi Eugrumia e Paralasa, quello comprendente i generi Callerebia, Argestina, Loxerebia, Hemadara, e quello comprendente i generi a prevalente distribuzione tropicale Ypthima, Elymnias, Melanitis, Mycalesis, Penthema. L'esame dei rapporti filogenetici di questi ultimi, nonché dei generi Lethe e Coenonympha, che si comportano come outgroups, suggerisce la necessità di una attenta revisione dell'intera classificazione dei Satyrinae. Tuttavia, per i fini di questo studio, i nodi più profondi della filogenesi non vengono risolti in modo soddisfacente, e resta ancora incerta la definizione dell'origine del gruppo monofiletico delle "Callerebia". Per chiarire tali rapporti ci si propone di utilizzare altri marcatori ad evoluzione ancora più lenta.

Deodati, T., Allegrucci, G., Cesaroni, D., Sbordoni, V. (2005). Filogenesi molecolare delle Callerebia e generi Affini (Nymphalidae, Satyrinae): un gruppo di farfalle sino-himalayane di incerta origine.. In 66° Congresso Nazionale dell’Unione Zoologica Italiana, Roma 19-22 Settembre 2005. Riassunti dei contributi scientifici. (pp.53-53). Roma.

Filogenesi molecolare delle Callerebia e generi Affini (Nymphalidae, Satyrinae): un gruppo di farfalle sino-himalayane di incerta origine.

ALLEGRUCCI, GIULIANA;CESARONI, DONATELLA;SBORDONI, VALERIO
2005-09-01

Abstract

Quella delle Satyrinae è la seconda sottofamiglia più grande delle Nymphalidae. Nonostante la numerosità e l'ampia distribuzione, quasi cosmopolita, del taxon, le relazioni filogenetiche e la classificazione risultano ancora controverse. Pochi infatti sono stati i lavori che hanno avuto come oggetto di studio i membri di questa sottofamiglia. Miller fu il primo ad occuparsi della sistematica del gruppo pubblicando nel 1968 una revisione dell'intero taxon sulla base di 23 caratteri morfologici, analizzati da un punto di vista fenetico. In questo studio, che segue alcune indagini preliminari basate su sequenze del gene mitocondriale COI, abbiamo focalizzato l'attenzione su un gruppo di generi (Callerebia, Argestina, Loxerebia, Hemadara ed Eugrumia). Queste farfalle sono distribuite dalle aree tropicali della penisola indocinese fino a 5000 m nel Tibet, con la massima diversità di specie concentrata nella zona di transizione sino-himalayana. Per confronto sono stati analizzati taxa paleartici ed orientali appartenenti a diverse tribù di Satyrinae. Sono stati scelti geni ad evoluzione più lenta rispetto alla COI precedentemente analizzata: una porzione del 16S rDNA, mitocondriale, non codificante, e una porzione dell'elongation factor, nucleare e codificante. Le analisi filogenetiche restituiscono topologie in cui vengono riconosciuti quattro gruppi ben supportati: quello comprendente il gruppo oloartico delle Erebia, che include il genere Boeberia quello costituito dai generi Eugrumia e Paralasa, quello comprendente i generi Callerebia, Argestina, Loxerebia, Hemadara, e quello comprendente i generi a prevalente distribuzione tropicale Ypthima, Elymnias, Melanitis, Mycalesis, Penthema. L'esame dei rapporti filogenetici di questi ultimi, nonché dei generi Lethe e Coenonympha, che si comportano come outgroups, suggerisce la necessità di una attenta revisione dell'intera classificazione dei Satyrinae. Tuttavia, per i fini di questo studio, i nodi più profondi della filogenesi non vengono risolti in modo soddisfacente, e resta ancora incerta la definizione dell'origine del gruppo monofiletico delle "Callerebia". Per chiarire tali rapporti ci si propone di utilizzare altri marcatori ad evoluzione ancora più lenta.
66° Congresso Nazionale dell'Unione Zoologica Italiana
Roma
2005
66
Rilevanza nazionale
contributo
set-2005
set-2005
Settore BIO/05 - ZOOLOGIA
Italian
sistematica molecolare, farfalle, Satyrinae
Intervento a convegno
Deodati, T., Allegrucci, G., Cesaroni, D., Sbordoni, V. (2005). Filogenesi molecolare delle Callerebia e generi Affini (Nymphalidae, Satyrinae): un gruppo di farfalle sino-himalayane di incerta origine.. In 66° Congresso Nazionale dell’Unione Zoologica Italiana, Roma 19-22 Settembre 2005. Riassunti dei contributi scientifici. (pp.53-53). Roma.
Deodati, T; Allegrucci, G; Cesaroni, D; Sbordoni, V
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/38250
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