It is well-known that the repertoire of chamber cantatas from the sixteenth and seventeenth centuries predominantly features the soprano voice and largely relies on pastoral texts centered around the depiction of unhappy love affairs between nymphs and shepherds. However, there are also some cantatas with historical or mythological themes that utilize the bass voice. The bass voice is often employed to represent characters with strong and decisive personalities, capturing specific moments in their human experiences. This contribution is dedicated to the study and critical edition of four cantatas whose protagonists have left their mark in history due to their distinctive personalities: Seneca, King Charles I of England, Belisarius, and Mark Antony. Three of the selected pieces—La morte di Seneca (“Se Nerone mi vuol morto”), Il Belisario (“Privo delle sue luci”) and Il Marc’Antonio (“Già le spade nemiche—are composed by Alessandro Stradella (1643-1682), while the Lamento di Carlo re d’Inghilterra (“Il regnator inglese”) is by Carlo Donato Cossoni (1623-1700).
È noto che il repertorio di cantate da camera fra Sei e Settecento privilegia l’uso della voce di soprano e si basa in larga parte su testi di carattere pastorale incentrati sulla descrizione di amori infelici tra ninfe e pastori. Tuttavia, non mancano talune cantate di argomento storico o mitologico che utilizzano la voce di basso, la quale viene spesso impiegata per la rappresentazione di personaggi dal carattere forte e deciso, colti in un particolare momento della propria vicenda umana. Il presente contributo è dedicato allo studio e all’edizione critica di quattro cantate i cui protagonisti sono personaggi che hanno lasciato un segno nella storia grazie alla loro personalità: Seneca, Carlo I re d’Inghilterra, Belisario e Marc’Antonio. Tre dei brani scelti, La morte di Seneca (“Se Nerone mi vuol morto”), Il Belisario (“Privo delle sue luci”) e Il Marc’Antonio (“Già le spade nemiche”), sono di Alessandro Stradella (1643-1682), mentre il Lamento di Carlo re d’Inghilterra (“Il regnator inglese”) è di Carlo Donato Cossoni (1623-1700).
Gialdroni, T.m., Sciommeri, G. (2023). Saggi, monarchi ed eroi nella cantata per basso. Roma : Istituto Italiano per la Storia della Musica.
Saggi, monarchi ed eroi nella cantata per basso
Teresa M. Gialdroni
;Giacomo Sciommeri
2023-12-01
Abstract
It is well-known that the repertoire of chamber cantatas from the sixteenth and seventeenth centuries predominantly features the soprano voice and largely relies on pastoral texts centered around the depiction of unhappy love affairs between nymphs and shepherds. However, there are also some cantatas with historical or mythological themes that utilize the bass voice. The bass voice is often employed to represent characters with strong and decisive personalities, capturing specific moments in their human experiences. This contribution is dedicated to the study and critical edition of four cantatas whose protagonists have left their mark in history due to their distinctive personalities: Seneca, King Charles I of England, Belisarius, and Mark Antony. Three of the selected pieces—La morte di Seneca (“Se Nerone mi vuol morto”), Il Belisario (“Privo delle sue luci”) and Il Marc’Antonio (“Già le spade nemiche—are composed by Alessandro Stradella (1643-1682), while the Lamento di Carlo re d’Inghilterra (“Il regnator inglese”) is by Carlo Donato Cossoni (1623-1700).File | Dimensione | Formato | |
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