Il complesso archeologico di Campetti, area SW è localizzato su un declivio del pianoro di Veio. Il sito si sviluppa su due terrazze naturali, di cui quella superiore compresa tra le quote 110 e 112 e quella inferiore tra le quote 105 e 107, occupando complessivamente un’area di circa 10.000 m2. Le prime notizie di scoperte risalgono al 1940 e hanno portato ad interpretare il sito come una villa privata databile solo in base alla tecnica edilizia in opera reticolata. Una nuova fase di ricerca (1996-2009) ha portato alla luce un’articolata sequenza di occupazioni, che coprono un arco cronologico dalla fine del IX secolo a.C. fino all’età moderna. Inoltre è stata proposta una diversa interpretazione per le fasi di occupazioni di età arcaica (santuario urbano) e imperiale (area termale-curativa). Nell’ambito della seconda metà V - metà VI secolo d.C. il sito è oggetto di una drastica trasformazione: esso è trasformato in un cantiere per lo smontaggio, la decostruzione degli edifici e il riciclo dei materiali e delle decorazioni marmoree di età imperiale.
Fusco, U. (2021). Testimonianze archeologiche per la presenza di un cantiere di spoliazione e ridistribuzione del materiale edilizio sul pianoro di Veio (RM): il sito di Campetti, area sud-ovest. In Demolire, riciclare, reinventare: la lunga vita e l’eredità del laterizio romano nella storia dell’architettura : 3. Convegno internazionale Laterizio (Roma 6-8 marzo 2019) / E. Bukowiecki, A. Pizzo, R. Volpe (pp.55-63). Edizioni Quasar.
Testimonianze archeologiche per la presenza di un cantiere di spoliazione e ridistribuzione del materiale edilizio sul pianoro di Veio (RM): il sito di Campetti, area sud-ovest
Fusco, Ugo
2021-01-01
Abstract
Il complesso archeologico di Campetti, area SW è localizzato su un declivio del pianoro di Veio. Il sito si sviluppa su due terrazze naturali, di cui quella superiore compresa tra le quote 110 e 112 e quella inferiore tra le quote 105 e 107, occupando complessivamente un’area di circa 10.000 m2. Le prime notizie di scoperte risalgono al 1940 e hanno portato ad interpretare il sito come una villa privata databile solo in base alla tecnica edilizia in opera reticolata. Una nuova fase di ricerca (1996-2009) ha portato alla luce un’articolata sequenza di occupazioni, che coprono un arco cronologico dalla fine del IX secolo a.C. fino all’età moderna. Inoltre è stata proposta una diversa interpretazione per le fasi di occupazioni di età arcaica (santuario urbano) e imperiale (area termale-curativa). Nell’ambito della seconda metà V - metà VI secolo d.C. il sito è oggetto di una drastica trasformazione: esso è trasformato in un cantiere per lo smontaggio, la decostruzione degli edifici e il riciclo dei materiali e delle decorazioni marmoree di età imperiale.| File | Dimensione | Formato | |
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