Nell’ambito degli studi sull’abitato di Veio, un pianoro di 185 ha costeggiato da due corsi d’acqua, il Valchetta (l’antico Cremera) e il Piordo, è ancora assente un’analisi complessiva delle strutture coperte realizzate in materiale deperibile databili alla prima Età del Ferro (X-VIII secolo a.C.) e all’Orientalizzante medio (675-630 a.C.). Il presente intervento si propone di colmare questa lacuna e di presentare una sintesi dei dati editi delle strutture considerando: lo studio delle caratteristiche costruttive e dimensionali, la funzione e la distribuzione spaziale dei ritrovamenti nell’ambito dell’abitato. Infine, si presentano dei grafici riassuntivi che permettono di avanzare confronti con altri insediamenti, come Tarquinia. La scelta dei limiti cronologici è motivata dall’importanza che è attribuita dagli studiosi all’VIII secolo a.C., che vede il consolidamento dell’aristocrazia ed è attestata la presenza di figure a cui si può attribuire già un potere militare e religioso ed inoltre, aspetto più importante, si riscontra il cambiamento della planimetria di alcune abitazioni che da curvilinea diventa prevalentemente rettangolare. Per tali ragioni si è scelto di considerare un ambito cronologico ampio e che comprendesse il secolo antecedente e quello posteriore.
Fusco, U., Latini, T. (2023). Le strutture in materiale deperibile coperte dell’abitato di Veio (RM) dalla prima Età del Ferro all’Orientalizzante medio. In Terra, legno e materiali deperibili nell’architettura antica: atti del convegno internazionale di studi (Padova, 3-5 giugno 2021). 1. L’età preromana / a cura di C. Previato, J. Bonetto (pp.459-477). Edizioni Quasar.
Le strutture in materiale deperibile coperte dell’abitato di Veio (RM) dalla prima Età del Ferro all’Orientalizzante medio
Fusco, Ugo;
2023-01-01
Abstract
Nell’ambito degli studi sull’abitato di Veio, un pianoro di 185 ha costeggiato da due corsi d’acqua, il Valchetta (l’antico Cremera) e il Piordo, è ancora assente un’analisi complessiva delle strutture coperte realizzate in materiale deperibile databili alla prima Età del Ferro (X-VIII secolo a.C.) e all’Orientalizzante medio (675-630 a.C.). Il presente intervento si propone di colmare questa lacuna e di presentare una sintesi dei dati editi delle strutture considerando: lo studio delle caratteristiche costruttive e dimensionali, la funzione e la distribuzione spaziale dei ritrovamenti nell’ambito dell’abitato. Infine, si presentano dei grafici riassuntivi che permettono di avanzare confronti con altri insediamenti, come Tarquinia. La scelta dei limiti cronologici è motivata dall’importanza che è attribuita dagli studiosi all’VIII secolo a.C., che vede il consolidamento dell’aristocrazia ed è attestata la presenza di figure a cui si può attribuire già un potere militare e religioso ed inoltre, aspetto più importante, si riscontra il cambiamento della planimetria di alcune abitazioni che da curvilinea diventa prevalentemente rettangolare. Per tali ragioni si è scelto di considerare un ambito cronologico ampio e che comprendesse il secolo antecedente e quello posteriore.| File | Dimensione | Formato | |
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