Nato nella Roma cardinalizia di fine Seicento, dove è stato lodato come poeta-improvvisatore e membro dell’Accademia dell’Arcadia e dei Quirini, Paolo Rolli (1687-1765) ha vissuto per trent’anni a Londra, città che lo ha accolto come precettore di giovani rampolli della nobiltà inglese, per poi passare gli ultimi vent’anni di vita a Todi in cui viene ascritto al patriziato. Il presente volume raccoglie le riflessioni emerse durante il Convegno Storico Internazionale «Paolo Rolli e la musica» che si è svolto a Todi il 20 novembre 2015 in occasione del 250° anniversario della morte del poeta. I saggi (di Carlo Caruso, Fabrizio Dorsi, Giacomo Sciommeri, Giancarlo Rati, Filippo Orsini, Monica Castrichini e Teresa M. Gialdroni) cercano di dare ulteriore luce a un intellettuale che, in modo non dissimile a ciò che farà pochi anni dopo Metastasio, ha dedicato gran parte della sua vita a promuovere la cultura italiana in Europa, anche – se non soprattutto – attraverso la scrittura di libretti d’opera, cantate e canzonette che sono stati intonati, a partire dai coevi Georg Friedrich Händel, Giovanni Bononcini e Nicola Porpora, da tre generazioni di compositori.
Sciommeri, G. (a cura di). (2018). «Dolcissima fassi la musica e la favella». Paolo Rolli poeta per musica europeo. Roma : Neoclassica.
«Dolcissima fassi la musica e la favella». Paolo Rolli poeta per musica europeo
Sciommeri G
2018-01-01
Abstract
Nato nella Roma cardinalizia di fine Seicento, dove è stato lodato come poeta-improvvisatore e membro dell’Accademia dell’Arcadia e dei Quirini, Paolo Rolli (1687-1765) ha vissuto per trent’anni a Londra, città che lo ha accolto come precettore di giovani rampolli della nobiltà inglese, per poi passare gli ultimi vent’anni di vita a Todi in cui viene ascritto al patriziato. Il presente volume raccoglie le riflessioni emerse durante il Convegno Storico Internazionale «Paolo Rolli e la musica» che si è svolto a Todi il 20 novembre 2015 in occasione del 250° anniversario della morte del poeta. I saggi (di Carlo Caruso, Fabrizio Dorsi, Giacomo Sciommeri, Giancarlo Rati, Filippo Orsini, Monica Castrichini e Teresa M. Gialdroni) cercano di dare ulteriore luce a un intellettuale che, in modo non dissimile a ciò che farà pochi anni dopo Metastasio, ha dedicato gran parte della sua vita a promuovere la cultura italiana in Europa, anche – se non soprattutto – attraverso la scrittura di libretti d’opera, cantate e canzonette che sono stati intonati, a partire dai coevi Georg Friedrich Händel, Giovanni Bononcini e Nicola Porpora, da tre generazioni di compositori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.