Il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) è stato uno degli strumenti fondamentali su cui si è basata l’applicazione della Legge 6 novembre 2012, n. 190 prima dell’emanazione del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80 che ha ne disposto l’assorbimento all’interno del Piano integrato di organizzazione e attività (PIAO). L’articolo intende fare un bilancio dell’esperienza attuativa dei PTPCT nel corso dell’ultimo decennio. L’analisi longitudinale svolta su un campione di 190 Comuni medio- grandi evidenzia un progressivo miglioramento della capacità degli enti analizzati di applicare logiche di risk management in sede di predisposizione dei PTPCT. Tali risultati suggeriscono che se da un lato gli strumenti complessi come i PTPCT hanno bisogno di tempo per essere utilizzati correttamente da parte delle amministrazioni; dall’altro, sembra illogico “cambiare rotta” proprio quando la capacità attuativa delle amministrazioni ha raggiunto un livello tale che consentirebbe di sfruttarne appieno le potenzialità.
Monteduro, F., Liburdi, M., Moi, S. (2022). I piani di prevenzione della corruzione: un bilancio dell’esperienza. LE ISTITUZIONI DEL FEDERALISMO, 3, 669-704.
I piani di prevenzione della corruzione: un bilancio dell’esperienza
Fabio Monteduro
Writing – Review & Editing
;Sonia MoiWriting – Review & Editing
2022-01-01
Abstract
Il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) è stato uno degli strumenti fondamentali su cui si è basata l’applicazione della Legge 6 novembre 2012, n. 190 prima dell’emanazione del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80 che ha ne disposto l’assorbimento all’interno del Piano integrato di organizzazione e attività (PIAO). L’articolo intende fare un bilancio dell’esperienza attuativa dei PTPCT nel corso dell’ultimo decennio. L’analisi longitudinale svolta su un campione di 190 Comuni medio- grandi evidenzia un progressivo miglioramento della capacità degli enti analizzati di applicare logiche di risk management in sede di predisposizione dei PTPCT. Tali risultati suggeriscono che se da un lato gli strumenti complessi come i PTPCT hanno bisogno di tempo per essere utilizzati correttamente da parte delle amministrazioni; dall’altro, sembra illogico “cambiare rotta” proprio quando la capacità attuativa delle amministrazioni ha raggiunto un livello tale che consentirebbe di sfruttarne appieno le potenzialità.File | Dimensione | Formato | |
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