Le iguane terrestri sono tra le specie più rappresentative delle isole Galápagos, un arcipelago vulcanico a circa 1000 km ad ovest dell'Ecuador. In queste isole, esistono due specie differenti di iguane terrestri, entrambe endemiche dell'arcipelago: Conolophus pallidus (che vive in una sola isola) e C. subcristatus. Queste iguane popolavano una volta vaste aree dell'arcipelago, ma l'incremento dell'attività umana ne ha causato una drastica diminuzione, fino all'estinzione di alcune di esse. Le popolazioni sopravvissute di C. subcristatus sono ora minacciate da maiali, asini, cani, gatti, topi e capre, introdotti dall'uomo. Queste specie esotiche hanno avuto ed hanno ancora un tremendo impatto sulle iguane terrestri perché esse competono direttamente per l'alimento o predano uova, piccoli e adulti. Esse possono inoltre introdurre malattie e forme di resistenza ad antibiotici. Circa trenta anni fa, allo scopo di salvare le iguane terrestri, Il Servizio del Parco Nazionale delle Galápagos (GNPS) cominciò un programma, in collaborazione con la Stazione di Ricerca C. Darwin (CDRS), che mirava a: l) eradicare le specie esotiche, 2) ripristinare le popolazioni a rischio, 3) reintrodurre le iguane terrestri in aree ove esse erano storicamente presenti un tempo, ma dove sono ora estinte. Sfortunatamente, il programma originario non ha posto molta attenzione sulla necessità di adottare una strategia di gestione che permettesse di mantenere nel tempo alti livelli di variabilità genetica. Questo problema fu affrontato due anni fa ed ha condotto alla collaborazione tra il GNPS, la CDRS, l'Università Tor Vergata e l'Università Libera di Brussels (ULB). Attraverso la caratterizzazione genetica di tutte le popolazioni sopravvissute, il presente progetto mira a fornire i dati necessari per un programma di ripristino e reintroduzione efficiente. Inoltre, il DNA mitocondriale e nucleare sono utilizzati per studiare il fenomeno dell 'ibridazione tra l'iguana marina e terrestre; per risolvere problemi relativi allo status tassonomico di alcune popolazioni e per individuare le unità di particolare rilevanza per la conservazione. I dati genetici sono integrati con le informazioni che derivano da studi veterinari, parassitologici, ormonali e microbiologici che mirano a stabilire l'effettivo status di salute delle popolazioni sopravvissute.

Gentile, G. (2005). Genetica della conservazione delle iguane terrestri delle isole Galápagos (Ecuador).. In Atti dell 66° Congresso UZI (pp.26).

Genetica della conservazione delle iguane terrestri delle isole Galápagos (Ecuador).

GENTILE, GABRIELE
2005-01-01

Abstract

Le iguane terrestri sono tra le specie più rappresentative delle isole Galápagos, un arcipelago vulcanico a circa 1000 km ad ovest dell'Ecuador. In queste isole, esistono due specie differenti di iguane terrestri, entrambe endemiche dell'arcipelago: Conolophus pallidus (che vive in una sola isola) e C. subcristatus. Queste iguane popolavano una volta vaste aree dell'arcipelago, ma l'incremento dell'attività umana ne ha causato una drastica diminuzione, fino all'estinzione di alcune di esse. Le popolazioni sopravvissute di C. subcristatus sono ora minacciate da maiali, asini, cani, gatti, topi e capre, introdotti dall'uomo. Queste specie esotiche hanno avuto ed hanno ancora un tremendo impatto sulle iguane terrestri perché esse competono direttamente per l'alimento o predano uova, piccoli e adulti. Esse possono inoltre introdurre malattie e forme di resistenza ad antibiotici. Circa trenta anni fa, allo scopo di salvare le iguane terrestri, Il Servizio del Parco Nazionale delle Galápagos (GNPS) cominciò un programma, in collaborazione con la Stazione di Ricerca C. Darwin (CDRS), che mirava a: l) eradicare le specie esotiche, 2) ripristinare le popolazioni a rischio, 3) reintrodurre le iguane terrestri in aree ove esse erano storicamente presenti un tempo, ma dove sono ora estinte. Sfortunatamente, il programma originario non ha posto molta attenzione sulla necessità di adottare una strategia di gestione che permettesse di mantenere nel tempo alti livelli di variabilità genetica. Questo problema fu affrontato due anni fa ed ha condotto alla collaborazione tra il GNPS, la CDRS, l'Università Tor Vergata e l'Università Libera di Brussels (ULB). Attraverso la caratterizzazione genetica di tutte le popolazioni sopravvissute, il presente progetto mira a fornire i dati necessari per un programma di ripristino e reintroduzione efficiente. Inoltre, il DNA mitocondriale e nucleare sono utilizzati per studiare il fenomeno dell 'ibridazione tra l'iguana marina e terrestre; per risolvere problemi relativi allo status tassonomico di alcune popolazioni e per individuare le unità di particolare rilevanza per la conservazione. I dati genetici sono integrati con le informazioni che derivano da studi veterinari, parassitologici, ormonali e microbiologici che mirano a stabilire l'effettivo status di salute delle popolazioni sopravvissute.
66° Congresso Nazionale Unione Zoologica Italiana.
Roma (Italy)
2005
Unione Zoologica Italiana
Rilevanza nazionale
contributo
2005
Settore BIO/05 - ZOOLOGIA
Italian
http://www.uzionlus.it/Congressi/CongressiUZI.aspx
Intervento a convegno
Gentile, G. (2005). Genetica della conservazione delle iguane terrestri delle isole Galápagos (Ecuador).. In Atti dell 66° Congresso UZI (pp.26).
Gentile, G
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/32451
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