Nell’analisi del complesso ed articolato processo legato al trattamento ed allo scarico delle acque pluviali si colloca lo studio della capacità di trasporto di materiale solido da parte della corrente idrica in una rete fognaria. Il fenomeno è in corso di studio sul bacino sperimentale della Cesarina sito nel Comune di Roma in destra idraulica del fiume Aniene. Il bacino, di estensione complessiva di circa 2015 ettari, è drenato da una fognatura mista caratterizzata da collettori ovoidali e scatolari di grandi dimensioni e debole pendenza. L’attività sperimentale in corso è rivolta sia a localizzare, caratterizzare a livello quali – quantitativo tali depositi sia ad individuare un modello del trasporto solido che consenta di localizzare i tronchi ad elevata probabilità di deposito e di valutare l’ordine di grandezza dei volumi depositati. Nel presente lavoro si mettono a confronto i risultati del modello sviluppato dal gruppo di ricerca dell’Università di Roma Tor Vergata (UTV) con quello proposto in letteratura da Schlutter (1999) tarati sulla rete in esame evidenziandone le principali differenze in termini computazionali e gestionali.
Silvagni, G., Volpi, F. (2008). Sul controllo del trasporto solido in fognatura. In Book of abstracts - SIDISA 08 - international symposium on sanitary and environmental engineering (pp.93-93). Firenze.
Sul controllo del trasporto solido in fognatura
SILVAGNI, GUGLIELMO;VOLPI, FABIO
2008-01-01
Abstract
Nell’analisi del complesso ed articolato processo legato al trattamento ed allo scarico delle acque pluviali si colloca lo studio della capacità di trasporto di materiale solido da parte della corrente idrica in una rete fognaria. Il fenomeno è in corso di studio sul bacino sperimentale della Cesarina sito nel Comune di Roma in destra idraulica del fiume Aniene. Il bacino, di estensione complessiva di circa 2015 ettari, è drenato da una fognatura mista caratterizzata da collettori ovoidali e scatolari di grandi dimensioni e debole pendenza. L’attività sperimentale in corso è rivolta sia a localizzare, caratterizzare a livello quali – quantitativo tali depositi sia ad individuare un modello del trasporto solido che consenta di localizzare i tronchi ad elevata probabilità di deposito e di valutare l’ordine di grandezza dei volumi depositati. Nel presente lavoro si mettono a confronto i risultati del modello sviluppato dal gruppo di ricerca dell’Università di Roma Tor Vergata (UTV) con quello proposto in letteratura da Schlutter (1999) tarati sulla rete in esame evidenziandone le principali differenze in termini computazionali e gestionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.