Perché ridiamo? Che cosa ci fa ridere esattamente? Olivier Bloch cerca qui le risposte, nell’opera del più grande dei nostri autori comici: dalle gesticola- zioni e dai pali in frasca de La Gelosia dell’Impiastricciato all’intronizzazione di Argan come medico, nel Malato immaginario, passando per altre figure del riso, quello provocato dai discorsi incongrui di ragionatori e altri seccatori, il grottesco dei signori borghesi o dei contadini gentiluomini e di altri cornuti, le imposture, gli inganni, le illusioni e gli artifici degli uni o degli altri, falsi devoti, servi, amanti o gran signori, le scempiaggini e le sciocchezze dei vari Sganarelli, ecc., si può dire che si tratta sempre di rotture o lacune nella comunicazione, nei vari sensi del termine. Questa diagnosi porta l’autore a suggerire un’inattesa relazione con le filosofie esattamente contemporanee all’opera di Molière, quelle degli «occasionalisti» – primo fra tutti l’avvocato Géraud de Cordemoy, che Molière certamente conosceva – le quali partono dalla constatazione che nell’universo non esiste una comunicazione naturale tra i corpi, le menti, le loro azioni e i loro stati.

Quintili, P. (2022). Molière : comicità e comunicazione / a cura di Paolo Quintili. Catania : Bonanno Editore. (Traduzione di: Olivier R. Bloch, Molière: comique et communication)

Molière : comicità e comunicazione / a cura di Paolo Quintili

Quintili
2022-10-01

Abstract

Perché ridiamo? Che cosa ci fa ridere esattamente? Olivier Bloch cerca qui le risposte, nell’opera del più grande dei nostri autori comici: dalle gesticola- zioni e dai pali in frasca de La Gelosia dell’Impiastricciato all’intronizzazione di Argan come medico, nel Malato immaginario, passando per altre figure del riso, quello provocato dai discorsi incongrui di ragionatori e altri seccatori, il grottesco dei signori borghesi o dei contadini gentiluomini e di altri cornuti, le imposture, gli inganni, le illusioni e gli artifici degli uni o degli altri, falsi devoti, servi, amanti o gran signori, le scempiaggini e le sciocchezze dei vari Sganarelli, ecc., si può dire che si tratta sempre di rotture o lacune nella comunicazione, nei vari sensi del termine. Questa diagnosi porta l’autore a suggerire un’inattesa relazione con le filosofie esattamente contemporanee all’opera di Molière, quelle degli «occasionalisti» – primo fra tutti l’avvocato Géraud de Cordemoy, che Molière certamente conosceva – le quali partono dalla constatazione che nell’universo non esiste una comunicazione naturale tra i corpi, le menti, le loro azioni e i loro stati.
ott-2022
Settore M-FIL/06 - STORIA DELLA FILOSOFIA
Italian
Rilevanza internazionale
Filosofia, comunicazione, teatro, comicità, materialismo, libertinismo, metafisica, cartesianesimo
Molière: comique et communication
Olivier R. Bloch
Olivier Réné Bloch (1930-2021) è stato Professore ordinario di Storia della Filosofia all’Université de Paris 1 Panthéon-Sorbonne, grande specia- lista delle correnti di pensiero materialiste, come l’epicureismo, antico e moderno, e la tradizione libertina e clandestina tra Sei e Settecento. È autore di una monumentale monografia su La philosophie de Gassendi. Nominalisme, matérialisme et métaphysique (La Haye, 1971) e di numerosi saggi e volumi di Atti dei convegni del Gruppo di ricerche sulla storia del materialismo e sulla letteratura filosofica clandestina, da lui diretto per oltre trent’anni a Parigi. È anche autore di testi letterari, che di solito pubblica sotto pseudonimo (Olivier Bardet), disponibili in rete. * * * COLLANA "I CLASSICI DEL PENSIERO CRITICO", Diretta da Paolo Quintili Presentazione Che cos’è il pensiero critico? Possiamo prendere avvio da ciò che Immanuel Kant riteneva il fondamento del suo «criticismo»: un discorso attorno alle condizioni e ai limiti del conoscere umano. Se allarghiamo il campo storico e teorico dei due concetti-chiave, condizioni e limiti, ci accorgiamo che dall’età dell’Illuminismo a oggi è «critico» ogni tipo di pensiero che sot- topone il campo del discorso, come anche quello delle pratiche e dell’espe- rienza storica umana in genere, a un’interrogazione più o meno esplicita (ma anche, a volte, implicita: between the lines) attorno ai suoi limiti e con- dizioni di possibilità. Condizioni e limiti del dire, fare, agire, sentire ecc. di una data individualità storica, di un dato soggetto, di un determinato discorso. In vista appunto di una critica dello stato di cose presente e di una sua trasformazione. Lo scopo della collana è dunque quello di restituire al pubblico contemporaneo dei lettori «critici» un corpus di testi, inediti e/o dimenticati, di ispirazione eterodossa, sovversiva e anticonformista, che a partire dall’età dei Lumi fino ad oggi, hanno tenuta viva una tradizione filosofica assai recente e, ai tempi nostri, quanto mai preziosa.
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Monografia
Quintili, P
Quintili, P. (2022). Molière : comicità e comunicazione / a cura di Paolo Quintili. Catania : Bonanno Editore. (Traduzione di: Olivier R. Bloch, Molière: comique et communication)
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/308178
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