Nella Napoli del Settecento il canone era sia una tecnica compsitiva sia un genere. L'arte del canone era un elemento essenziale nell'educazione impartita nei conservatori napoletani, come lo stesso Verdi ricorda in una lettera a Florimo. Il canone era anche un genere vocale, ampiamente diffuso nei centri europei da musicisti italiani, da Caldara alla raccolta di canoni vocali erroneamente attribuita allo stesso Metastasio, fino ai canoni composti per l'edificazione e la ricreazione dei figliuoli del Real Collegio di Musica da Saverio Valente.
Gialdroni, T.m., Sanguinetti, G. (2021). Il genere del canone a Napoli al tempo di Durante. In Stile moderno/Stile antico. Francesco Durante fra Napoli e Roma (pp.1-17). Reggio Calabria : Edizioni del Conservatorio di Musica "F. Cilea".
Il genere del canone a Napoli al tempo di Durante
Gialdroni, Teresa Maria
;Sanguinetti Giorgio
2021-01-01
Abstract
Nella Napoli del Settecento il canone era sia una tecnica compsitiva sia un genere. L'arte del canone era un elemento essenziale nell'educazione impartita nei conservatori napoletani, come lo stesso Verdi ricorda in una lettera a Florimo. Il canone era anche un genere vocale, ampiamente diffuso nei centri europei da musicisti italiani, da Caldara alla raccolta di canoni vocali erroneamente attribuita allo stesso Metastasio, fino ai canoni composti per l'edificazione e la ricreazione dei figliuoli del Real Collegio di Musica da Saverio Valente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.