Le politiche europee non confliggono quasi mai esplicitamente, perché ‘armonizzarle’ quanto più è possibile tra e all’interno degli stati è uno dei principali compiti delle euro-istituzioni, che svolgono da un lato intensi processi di negoziazione, dall’altro un forte controllo di qualità e coerenza su dati, temi, rappresentazioni. Le politiche europee creano conflitti tra e intra territori nella fase di passaggio dalla teoria - dichiarata e adottata in documenti strategici e direttive – alla pratica - applicazione di indirizzi che coinvolgono bisogni regionali e territoriali geograficamente differenziati -. E’ in questa fase che le politiche europee generano impatti, che, se negativi, aprono a diversi tipi di conflitto, impossibili da omologare, ma riconducibili alle molteplici risposte disomogenee che i territori inviano rispetto ai target di crescita fissati dagli orientamenti comunitari. Lo spazio offerto dalla Politica di Coesione, che ha rappresentato sino al 2017 la camera di compensazione dove ammortizzare il diseguale impegno delle regioni, è oggi fonte di un intenso dibattito nello scenario negoziale rivolto al post 2020, la cui costruzione dipendeva inizialmente dal rispetto e dal raggiungimento di obiettivi comuni che proprio l’armonizzazione tecnica delle policy (interdipendenza) aveva posto a garanzia di un intero equilibrato formato da 28 paesi.
Prezioso, M. (2020). Conflittualità delle politiche europee. In Maria Paola Pagnini e Daniele Sabbedotti (a cura di), Conflitti (pp. 135-138). Roma : Edicusano.
Conflittualità delle politiche europee
Prezioso, Maria
2020-07-01
Abstract
Le politiche europee non confliggono quasi mai esplicitamente, perché ‘armonizzarle’ quanto più è possibile tra e all’interno degli stati è uno dei principali compiti delle euro-istituzioni, che svolgono da un lato intensi processi di negoziazione, dall’altro un forte controllo di qualità e coerenza su dati, temi, rappresentazioni. Le politiche europee creano conflitti tra e intra territori nella fase di passaggio dalla teoria - dichiarata e adottata in documenti strategici e direttive – alla pratica - applicazione di indirizzi che coinvolgono bisogni regionali e territoriali geograficamente differenziati -. E’ in questa fase che le politiche europee generano impatti, che, se negativi, aprono a diversi tipi di conflitto, impossibili da omologare, ma riconducibili alle molteplici risposte disomogenee che i territori inviano rispetto ai target di crescita fissati dagli orientamenti comunitari. Lo spazio offerto dalla Politica di Coesione, che ha rappresentato sino al 2017 la camera di compensazione dove ammortizzare il diseguale impegno delle regioni, è oggi fonte di un intenso dibattito nello scenario negoziale rivolto al post 2020, la cui costruzione dipendeva inizialmente dal rispetto e dal raggiungimento di obiettivi comuni che proprio l’armonizzazione tecnica delle policy (interdipendenza) aveva posto a garanzia di un intero equilibrato formato da 28 paesi.File | Dimensione | Formato | |
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