La riflessione filosofica serve a pensare in modo organizzato su aspetti e problemi che riguardano i soggetti coinvolti, le loro motivazioni, la loro natura e gli effetti delle loro azioni; chiedersi a cosa serva il viaggio, chi sia il turista, quando un individuo possa diventarlo e quali conseguenze comporti l’esperienza cui si prepara, che vive, e infine conclude e introietta, non è un mero esercizio di marketing, è una ricerca e una costruzione del senso che il viaggio, anzi, il movimento stesso, ha per l’essere umano. Ogni viaggio comporta un’apertura verso ciò che è altro, un’uscita dal proprio ambito di appartenenza, dalla propria “sfera di conforto”, un incontro con la diversità e una interazione attraverso cui il soggetto cambia la propria condizione e, con le sue azioni, modifica l’ambiente in cui arriva, ne è modificato a sua volta, infine modifica al suo rientro il proprio ambiente d’origine, portando con sé gli elementi con cui ha interagito. Il viaggio si trasforma perciò in esperienza evolutiva e il turismo ne è l’ambito privilegiato e organizzato, in cui si incontrano il principio del piacere, la comunicazione interculturale e il confronto con la diversità, con l’alterità. Da questo punto di vista, le implicazioni etiche e pedagogiche del turismo si affiancano a quelle commerciali, logistiche e amministrative, per assumere un ruolo di grande importanza tanto nella cultura di ogni paese e comunità, quanto nella vita e nell’esistenza interiore di ogni individuo.
Ferrari, M. (2017). Filosofia del turismo. Prospettive etiche e pedagogiche tra Italia e Brasile. In P.B.H. F. E. Rubino (a cura di), Il turismo tra accoglienza, attrazione e investimento. FrancoAngeli.
Filosofia del turismo. Prospettive etiche e pedagogiche tra Italia e Brasile
Ferrari Marco
2017-11-01
Abstract
La riflessione filosofica serve a pensare in modo organizzato su aspetti e problemi che riguardano i soggetti coinvolti, le loro motivazioni, la loro natura e gli effetti delle loro azioni; chiedersi a cosa serva il viaggio, chi sia il turista, quando un individuo possa diventarlo e quali conseguenze comporti l’esperienza cui si prepara, che vive, e infine conclude e introietta, non è un mero esercizio di marketing, è una ricerca e una costruzione del senso che il viaggio, anzi, il movimento stesso, ha per l’essere umano. Ogni viaggio comporta un’apertura verso ciò che è altro, un’uscita dal proprio ambito di appartenenza, dalla propria “sfera di conforto”, un incontro con la diversità e una interazione attraverso cui il soggetto cambia la propria condizione e, con le sue azioni, modifica l’ambiente in cui arriva, ne è modificato a sua volta, infine modifica al suo rientro il proprio ambiente d’origine, portando con sé gli elementi con cui ha interagito. Il viaggio si trasforma perciò in esperienza evolutiva e il turismo ne è l’ambito privilegiato e organizzato, in cui si incontrano il principio del piacere, la comunicazione interculturale e il confronto con la diversità, con l’alterità. Da questo punto di vista, le implicazioni etiche e pedagogiche del turismo si affiancano a quelle commerciali, logistiche e amministrative, per assumere un ruolo di grande importanza tanto nella cultura di ogni paese e comunità, quanto nella vita e nell’esistenza interiore di ogni individuo.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2017 - [articolo volume collettaneo] - Filosofia del turismo, Prospettive etiche e pedagogiche tra Italia e Brasile (Ferrari-Bartiromo).pdf
solo utenti autorizzati
Descrizione: pre-print
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
40.66 kB
Formato
Adobe PDF
|
40.66 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.