Presso tutte le culture l’onomastica è un serbatoio cospicuo di numerali e di loro derivati lessicali o composizionali. Generalmente i nomi propri a base numerale non sono frutto di scelte casuali o di moda, ma rispecchiano l’organizzazione di particolari ambiti designativi e la classificazione di saperi secondo i sistemi di numerazione. Pertanto i sistemi di numerali soggiacenti i nomi propri possono essere indagati nella prospettiva con cui una comunità categorizza e organizza le proprie conoscenze di determinati settori del ‘mondo’ che la circonda e dunque possono costituire un valido contributo all’etnoscienza. Nell’onomastica si cristallizzano, inoltre, e si stratificano varianti morfologiche e derivati lessicali caduti in disuso o scomparsi nella diacronia della lingua. Sotto questi punti di vista, il territorio calabrese offre un interessante campo di osservazione sia per l’opportunità di disporre di repertori di toponomastica e di antroponimia già consolidati sia per l’ampiezza del ventaglio cronologico entro il quale si dispone il materiale documentario. Ma soprattutto perché permette di valutare anche sotto questo riguardo le modalità del contatto tra l’ambiente linguistico greco e quello romanzo nelle diverse aree della regione. In quest’ultima prospettiva si rende utile anche uno sguardo comparativo al materiale onomastico a base numerale delle regioni finitime dell’Italia meridionale interessate da analoghe tipologie di contatto linguistico e culturale.
Dragotto, F., Poccetti, P. (2011). Riflessi di sistemi numerali nell'onomastica di ambito calabrese. In Parole. Il lessico come strumento per organizzare e trasmettere gli etnosaperi (pp.425-446). Cosenza : Univ. della Calabria-Centro Editoriale e Librario.
Riflessi di sistemi numerali nell'onomastica di ambito calabrese
DRAGOTTO, FRANCESCA;POCCETTI, PAOLO
2011-03-01
Abstract
Presso tutte le culture l’onomastica è un serbatoio cospicuo di numerali e di loro derivati lessicali o composizionali. Generalmente i nomi propri a base numerale non sono frutto di scelte casuali o di moda, ma rispecchiano l’organizzazione di particolari ambiti designativi e la classificazione di saperi secondo i sistemi di numerazione. Pertanto i sistemi di numerali soggiacenti i nomi propri possono essere indagati nella prospettiva con cui una comunità categorizza e organizza le proprie conoscenze di determinati settori del ‘mondo’ che la circonda e dunque possono costituire un valido contributo all’etnoscienza. Nell’onomastica si cristallizzano, inoltre, e si stratificano varianti morfologiche e derivati lessicali caduti in disuso o scomparsi nella diacronia della lingua. Sotto questi punti di vista, il territorio calabrese offre un interessante campo di osservazione sia per l’opportunità di disporre di repertori di toponomastica e di antroponimia già consolidati sia per l’ampiezza del ventaglio cronologico entro il quale si dispone il materiale documentario. Ma soprattutto perché permette di valutare anche sotto questo riguardo le modalità del contatto tra l’ambiente linguistico greco e quello romanzo nelle diverse aree della regione. In quest’ultima prospettiva si rende utile anche uno sguardo comparativo al materiale onomastico a base numerale delle regioni finitime dell’Italia meridionale interessate da analoghe tipologie di contatto linguistico e culturale.File | Dimensione | Formato | |
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