Il problema é la progressiva perdita di forma leggibile della città nata sulla base dei processi di accrescimento fisico del secondo dopoguerra e degli strumenti di pianificazione urbanistica da quel periodo utilizzati. Una nuova consapevolezza del valore della forma urbana, intesa come contesto ed insieme esito di qualsiasi altra politica urbana, può esplicarsi in una strategia di (ri)progettazione morfologica metropolitana, un “progetto”, anche fisicamente inteso, di (ri)costruzione della leggibilità. L’ipotesi é che la leggibilità della città metropolitana possa essere fondata sulla forma - fisica, percepita, e interpretabile – dello spazio delle reti e dei nodi più frequentati dal cittadino metropolitano. Il riferimento ad un paradigma formale di tipo reticolare/nodale, i cui elementi sono assunti come luoghi e oggetti urbani da progettare sostiene le ipotesi di applicabilità ed efficienza della strategia, per l’aderenza alle politiche di intervento correnti (nodi e reti sono oggetto di trasformazione a motivo delle loro funzioni di servizio ai flussi di spostamento), e per la fattibilità economica (l’intorno di reti e nodi è il luogo di massimizzazione dell’investimento).

SCHIAVONI SCHIAVONI, U., Barboni, B. (2010). La forma della città: luoghi di Roma da cambiare /conservare [Working paper].

La forma della città: luoghi di Roma da cambiare /conservare

SCHIAVONI SCHIAVONI, UGO MARIA ANTONIO;BARBONI, BARBARA
2010-11-30

Abstract

Il problema é la progressiva perdita di forma leggibile della città nata sulla base dei processi di accrescimento fisico del secondo dopoguerra e degli strumenti di pianificazione urbanistica da quel periodo utilizzati. Una nuova consapevolezza del valore della forma urbana, intesa come contesto ed insieme esito di qualsiasi altra politica urbana, può esplicarsi in una strategia di (ri)progettazione morfologica metropolitana, un “progetto”, anche fisicamente inteso, di (ri)costruzione della leggibilità. L’ipotesi é che la leggibilità della città metropolitana possa essere fondata sulla forma - fisica, percepita, e interpretabile – dello spazio delle reti e dei nodi più frequentati dal cittadino metropolitano. Il riferimento ad un paradigma formale di tipo reticolare/nodale, i cui elementi sono assunti come luoghi e oggetti urbani da progettare sostiene le ipotesi di applicabilità ed efficienza della strategia, per l’aderenza alle politiche di intervento correnti (nodi e reti sono oggetto di trasformazione a motivo delle loro funzioni di servizio ai flussi di spostamento), e per la fattibilità economica (l’intorno di reti e nodi è il luogo di massimizzazione dell’investimento).
Working paper
30-nov-2010
Rilevanza nazionale
Settore ICAR/20 - TECNICA E PIANIFICAZIONE URBANISTICA
Italian
città; forma; figurabilità; percezione; reti; nodi
SCHIAVONI SCHIAVONI, U., Barboni, B. (2010). La forma della città: luoghi di Roma da cambiare /conservare [Working paper].
SCHIAVONI SCHIAVONI, Uma; Barboni, B
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/22575
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