Le indagini svolte dal 2007 al 2012 presso l’arx di Gabii hanno messo in luce un edificio tripartito con cortile antistante, costruito nella prima e ristrutturato nella seconda metà del VI secolo a.C. I resti delle murature, conservate per oltre due metri, sono stati rinvenuti sotto un imponente cumulo di pietre realizzato intenzionalmente per obliterare l’impianto tripartito, dopo averne asportato le coperture e i pavimenti. Alcuni tra i pochi frammenti della decorazione architettonica recuperati nel cumulo di pietre sono riconducibili alla nota serie di felini e personaggi dalla testa taurina che evoca simbologie della regalità e che conferma lo stretto rapporto esistente tra l’edifico gabino e la “Regia” di Roma, già suggerito dalle similitudini planimetriche. Va anche registrato che l’unica attestazione di tale serie finora nota è stata individuata nella seconda metà del secolo scorso nel santuario orientale extraurbano di Gabii. Dai recenti scavi sull’arx gabina provengono altri quattro frammenti di lastre che però presentano maggiori difficoltà interpretative. Da un primo esame autoptico della composizione degli impasti non emerge alcuna differenza tra queste ultime lastre e quelle riconducibili alla serie di lastre con felini. Anche valutando lo stile adottato nel trattamento delle scene e dei motivi ornamentali, i frammenti di lastre individuati a Gabii sembrano appartenere tutti ad un unico intervento costruttivo, inquadrabile nei primi decenni del VI sec. a. C
Fabbri, M. (2019). LE LASTRE ARCHITETTONICHE DALL’EDIFICIO TRIPARTITO DI GABII. In Deliciae Fictiles V. Networks and Workshops. Architectural Terracottas and Decorative Roof Systems in Italy and Beyond (pp.417-425). Oxford : Oxbow Books..
LE LASTRE ARCHITETTONICHE DALL’EDIFICIO TRIPARTITO DI GABII
FABBRI
2019-01-01
Abstract
Le indagini svolte dal 2007 al 2012 presso l’arx di Gabii hanno messo in luce un edificio tripartito con cortile antistante, costruito nella prima e ristrutturato nella seconda metà del VI secolo a.C. I resti delle murature, conservate per oltre due metri, sono stati rinvenuti sotto un imponente cumulo di pietre realizzato intenzionalmente per obliterare l’impianto tripartito, dopo averne asportato le coperture e i pavimenti. Alcuni tra i pochi frammenti della decorazione architettonica recuperati nel cumulo di pietre sono riconducibili alla nota serie di felini e personaggi dalla testa taurina che evoca simbologie della regalità e che conferma lo stretto rapporto esistente tra l’edifico gabino e la “Regia” di Roma, già suggerito dalle similitudini planimetriche. Va anche registrato che l’unica attestazione di tale serie finora nota è stata individuata nella seconda metà del secolo scorso nel santuario orientale extraurbano di Gabii. Dai recenti scavi sull’arx gabina provengono altri quattro frammenti di lastre che però presentano maggiori difficoltà interpretative. Da un primo esame autoptico della composizione degli impasti non emerge alcuna differenza tra queste ultime lastre e quelle riconducibili alla serie di lastre con felini. Anche valutando lo stile adottato nel trattamento delle scene e dei motivi ornamentali, i frammenti di lastre individuati a Gabii sembrano appartenere tutti ad un unico intervento costruttivo, inquadrabile nei primi decenni del VI sec. a. CFile | Dimensione | Formato | |
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