La tarda antichità è stata caratterizzata da diversi fenomeni di una certa portata: uno tra questi fu quello del patrocinium che può essere visto, in chiave moderna, come uno dei modi per evadere e frodare il fisco. Tale aspetto, di abuso di potere e influenza sul piano sociale ed economico, equiparò romani e barbari, come si evince da uno dei capitolo dell’Edictum Theodorici che apre una finestra sulla attrazione dei barbari in uno dei consueti abusi di potere che la tarda antichità riconosce nei rapporti con i potentes. Goti e romani uniti in un fenomeno di tentativo di evasione fiscale. Un aspetto ulteriore della integrazione, mista al mantenimento della propria identità, con il mondo romano. In questo caso integrazione in uno degli aspetti più deplorevoli della società economica tardo antica. FONTI. ET. 43. Nullum debere ad potentem romanum aut barbarum suas actiones transferre. Nullus ad potentem Romanum aut Barbarum proprias quolibet titulo transferat actiones. Quod si fecerit, iacturam litis iurgator incurrat, et is qui susceperit, medietatem pretii rei aestimatae fisco cogatur inferre. Qua poena teneri praecipimus etiam eos, qui rem in lite positam in huiusmodi crediderint transferendam esse personam; quoniam volumus, ut remota persona potentioris, aequa iurgantes sorte confligant. Litigantibus vero post caussae terminum, largiendi quod vicerint, cui voluerint personae, concedimus potestatem.
Bianchi, P. (2017). Distribuzione della terra ai Goti. Contadini e barbari e l’evasione fiscale nella tarda antichità: cenni.. In Atti Accademia Romanistica Costantiniana XXII Questioni della terra. Società economia normazione prassi, in onore di Mariagrazia Bianchini (pp.449-490). Napoli : Edizioni Scientifiche Italiane spa.
Distribuzione della terra ai Goti. Contadini e barbari e l’evasione fiscale nella tarda antichità: cenni.
Bianchi, P
2017-01-01
Abstract
La tarda antichità è stata caratterizzata da diversi fenomeni di una certa portata: uno tra questi fu quello del patrocinium che può essere visto, in chiave moderna, come uno dei modi per evadere e frodare il fisco. Tale aspetto, di abuso di potere e influenza sul piano sociale ed economico, equiparò romani e barbari, come si evince da uno dei capitolo dell’Edictum Theodorici che apre una finestra sulla attrazione dei barbari in uno dei consueti abusi di potere che la tarda antichità riconosce nei rapporti con i potentes. Goti e romani uniti in un fenomeno di tentativo di evasione fiscale. Un aspetto ulteriore della integrazione, mista al mantenimento della propria identità, con il mondo romano. In questo caso integrazione in uno degli aspetti più deplorevoli della società economica tardo antica. FONTI. ET. 43. Nullum debere ad potentem romanum aut barbarum suas actiones transferre. Nullus ad potentem Romanum aut Barbarum proprias quolibet titulo transferat actiones. Quod si fecerit, iacturam litis iurgator incurrat, et is qui susceperit, medietatem pretii rei aestimatae fisco cogatur inferre. Qua poena teneri praecipimus etiam eos, qui rem in lite positam in huiusmodi crediderint transferendam esse personam; quoniam volumus, ut remota persona potentioris, aequa iurgantes sorte confligant. Litigantibus vero post caussae terminum, largiendi quod vicerint, cui voluerint personae, concedimus potestatem.File | Dimensione | Formato | |
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