OBIETTIVI: Obiettivo del presente studio è valutare il numero delle dimissioni, su base volontaria del paziente contro il parere dei sanitari, dei ricoveri ordinari (RO) e in Day Hospital (DH) effettuati presso i presidi ospedalieri dell’Azienda USL RMF nel corso dell’anno 2009. Tale analisi rientra in un percorso aziendale finalizzato al miglioramento della qualità assistenziale e all’identificazione delle potenziali criticità che hanno contribuito a generare tale tipologia di dimissione. MATERIALI: Il percorso di miglioramento della qualità assistenziale è articolato in 3 fasi: 1. Analisi dei dati. Valutazione delle dimissioni volontarie, relativamente all’anno 2009, dei RO e di DH effettuati nei due Presidi Ospedalieri (San Paolo di Civitavecchia e Padre Pio di Bracciano), attraverso l’analisi dell’archivio informatico delle Schede di Dimissione Ospedaliera del Servizio Informativo Sanitario aziendale. 2. Verifica di un campione di cartelle cliniche (CC) per identificare le criticità emerse durante il ricovero. 3. Interventi correttivi per ridurre la quota delle dimissioni volontarie e migliorare le criticità organizzative. RIASSUNTO: La prima fase dello studio ha illustrato il numero totale dei RO e di DH effettuati nel 2009 ovvero 13.358 di cui il 74% (n=9898) erogati presso il San Paolo e il restante 26% (n=3460) al Padre Pio. Nel primo nosocomio, il numero delle dimissioni volontarie è stato pari al 11.8% (n=960) sul totale di 8118 RO e dell’11.3% (n=202) sul totale di 1780 DH, interessando prevalentemente le donne (62%) di età compresa tra 30 e 39 anni (29%). L’ospedale Padre Pio ha riportato, invece, rispettivamente il 11.8% (n=331) sul totale di 2777 RO e l’0,6% (n=4) sul totale 663 DH, con un coinvolgimento che ha riguardato soprattutto uomini (56%) di età compresa tra 40-44 e 75-79 anni (22%). Complessivamente tale modalità di dimissione, sia per i RO che per il DH, si registra per lo più in alcuni reparti di degenza: ginecologia (30%), medicina generale (23%), chirurgia generale (14%) e osservazione breve (10%). CONCLUSIONI: L’indagine condotta all’interno dell’Azienda, in qualità di “studio pilota”, ha permesso di individuare i reparti a maggiore “criticità”. In un secondo step sarà possibile individuare, anche attraverso la consultazione diretta delle CC (ed eventuali interviste mirate con i dirigenti medici ed infermieristici) le problematiche e le cause sulle quali intervenire, in termini organizzativi o di appropriatezza dei percorsi assistenziali, al fine di migliorare la qualità percepita da parte dei cittadini, rafforzando così la Clinical Governance aziendale.
Maurici, M., Lisena, F., Rosati, E., Semeraro, V., Russo, M., Quintavalle, G., et al. (2010). Percorso per il miglioramento della qualita' assistenziale attraverso lo studio delle dimissioni contro il parere dei sanitari: risultati preliminari. In Diritto alla Salute: il nuovo Milione della Sanità Pubblica (pp.592). ROMA -- ITA : INIZIATIVE SANITARIE.
Percorso per il miglioramento della qualita' assistenziale attraverso lo studio delle dimissioni contro il parere dei sanitari: risultati preliminari
MAURICI, MASSIMO;
2010-01-01
Abstract
OBIETTIVI: Obiettivo del presente studio è valutare il numero delle dimissioni, su base volontaria del paziente contro il parere dei sanitari, dei ricoveri ordinari (RO) e in Day Hospital (DH) effettuati presso i presidi ospedalieri dell’Azienda USL RMF nel corso dell’anno 2009. Tale analisi rientra in un percorso aziendale finalizzato al miglioramento della qualità assistenziale e all’identificazione delle potenziali criticità che hanno contribuito a generare tale tipologia di dimissione. MATERIALI: Il percorso di miglioramento della qualità assistenziale è articolato in 3 fasi: 1. Analisi dei dati. Valutazione delle dimissioni volontarie, relativamente all’anno 2009, dei RO e di DH effettuati nei due Presidi Ospedalieri (San Paolo di Civitavecchia e Padre Pio di Bracciano), attraverso l’analisi dell’archivio informatico delle Schede di Dimissione Ospedaliera del Servizio Informativo Sanitario aziendale. 2. Verifica di un campione di cartelle cliniche (CC) per identificare le criticità emerse durante il ricovero. 3. Interventi correttivi per ridurre la quota delle dimissioni volontarie e migliorare le criticità organizzative. RIASSUNTO: La prima fase dello studio ha illustrato il numero totale dei RO e di DH effettuati nel 2009 ovvero 13.358 di cui il 74% (n=9898) erogati presso il San Paolo e il restante 26% (n=3460) al Padre Pio. Nel primo nosocomio, il numero delle dimissioni volontarie è stato pari al 11.8% (n=960) sul totale di 8118 RO e dell’11.3% (n=202) sul totale di 1780 DH, interessando prevalentemente le donne (62%) di età compresa tra 30 e 39 anni (29%). L’ospedale Padre Pio ha riportato, invece, rispettivamente il 11.8% (n=331) sul totale di 2777 RO e l’0,6% (n=4) sul totale 663 DH, con un coinvolgimento che ha riguardato soprattutto uomini (56%) di età compresa tra 40-44 e 75-79 anni (22%). Complessivamente tale modalità di dimissione, sia per i RO che per il DH, si registra per lo più in alcuni reparti di degenza: ginecologia (30%), medicina generale (23%), chirurgia generale (14%) e osservazione breve (10%). CONCLUSIONI: L’indagine condotta all’interno dell’Azienda, in qualità di “studio pilota”, ha permesso di individuare i reparti a maggiore “criticità”. In un secondo step sarà possibile individuare, anche attraverso la consultazione diretta delle CC (ed eventuali interviste mirate con i dirigenti medici ed infermieristici) le problematiche e le cause sulle quali intervenire, in termini organizzativi o di appropriatezza dei percorsi assistenziali, al fine di migliorare la qualità percepita da parte dei cittadini, rafforzando così la Clinical Governance aziendale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
