Strumenti per la valutaione della performance aziendale: indice di trasferimento in day surgery

OBIETTIVI: Valutare l’appropriatezza di selezionate prestazioni chirurgiche erogate in regime di ricovero ordinario (RO) e potenzialmente trasferibili in regime di Day Surgery (DS) all’interno dell’Azienda USL RMF mediante la sperimentazione di un set di indicatori dedicati. Validare questi ultimi come idonei alla valutazione della performance delle aziende sanitarie per il miglioramento di qualità assistenziale ed efficienza operativa. MATERIALI: È stata effettuata l’analisi dei dati raccolti dall’archivio informatico delle Schede di Dimissione Ospedaliera del Servizio Informativo Sanitario dell’Azienda USL, relativi ai ricoveri effettuati nell’anno 2009, presso i due Presidi Ospedalieri Aziendali (San Paolo di Civitavecchia e Padre Pio di Bracciano) per calcolare l’indice di trasferimento in DS. Tale indicatore identifica la quota di interventi eseguiti in DS o in RO di un giorno rispetto al totale degli interventi eseguiti nell’Azienda. Sono state selezionate venti tra tutte le procedure interventistiche principali presenti all’interno di una lista delle procedure effettuabili in DS, indicata nella DGR Lazio 423/ 05 e s.m. con l’esclusione di quelle che rientrano in specifici Accorpamenti di Prestazioni Ambulatoriali (APA). È stata poi applicata una formula matematica che mette in rapporto il numero di interventi eseguiti in DS, con o senza pernottamento, o in RO breve (1 giorno) per le procedure selezionate, con il numero di interventi totali eseguiti in DS, ricoveri brevi (0-1 giorno) e ordinari (> 1 giorno). RIASSUNTO: Con riferimento all’anno 2009, l’indice di trasferimento in DS è risultato: 17% per il San Paolo e 8% per il Padre Pio, L’analisi ha evidenziato, inoltre, come il 78% degli interventi selezionati presso l’ospedale San Paolo e l’82% presso l’ospedale Padre Pio fossero “programmati”, dunque potenzialmente effettuabili in regime di DS. CONCLUSIONI: Quanto emerso evidenzia un ridotto livello di appropriatezza organizzativa ed un notevole impiego di risorse per procedure chirurgiche che sarebbero potute essere erogate in un setting assistenziale più idoneo e conveniente sotto il profilo economico. Il presente “studio pilota” conferma quanto sia opportuno per le aziende sanitarie sperimentare, applicare ed affinare un sistema di nuovi strumenti di valutazione delle perfomance aziendali, al fine di migliorare l’offerta assistenziale rendendola organizzativamente appropriata. Sarebbe opportuno, inoltre, aggiornare tali indicatori in funzione dell’evoluzione della pratica clinica e della disponibilità di nuove tecnologie sanitarie, per un migliore monitoraggio delle attività e delle prestazioni offerte dalle Aziende Sanitarie.