I tradizionali fattori di vantaggio competitivo che hanno caratterizzato la vita economica delle “città d’arte” non sono più da soli capaci di garantirne la sostenibilità economica (Clementi, 2007; Prezioso, 2010). Si afferma dunque il bisogno di inserire nei piani di riqualificazione urbana, progetti culturali capaci di ridefinire l’immagine della città costruendone una nuova identità basata sulla cultura, la creatività e l’innovazione. Spesso si nota come il vantaggio competitivo viene rincorso ricorrendo ad Archistars o all’organizzazione di grandi eventi sportivi, musicali o culturali. Tuttavia, cosa accade quando l’opera strutturale-artistica è stata inaugurata, l’evento si è concluso o, nella peggiore delle ipotesi, la struttura dedicata all’evento non è conclusa nei giusti tempi? Quali sono gli effetti sullo sviluppo del territorio? Interventi di carattere puntuale, anche se realizzati da progettisti “di fama” o nell’ambito di iniziative di carattere globale, ma che non rientrano in un processo di pianificazione integrata, danneggiano il territorio da un punto di vista culturale oltre che economico, sociale ed ambientale. Il paper discuterà del processo di rigenerazione urbana e del valore del progetto culturale sia come “motore” della riqualificazione (culture-led re generation); sia come integrato in altre attività di recupero ambientale, sociale ed economico (cultural re-generation); sia, infine, come parte conclusiva di un nuovo processo culturale di pianificazione territoriale (cultural and re-generation).
Coronato, M. (2013). La città “oltre” i Beni Culturali: la sostenibilità economica negli interventi di riqualificazione urbana. In M. Cusimano (a cura di), Percorsi creativi di turismo urbano (pp. 308-320). Patron Editore.
La città “oltre” i Beni Culturali: la sostenibilità economica negli interventi di riqualificazione urbana
CORONATO, MARIA
2013-01-01
Abstract
I tradizionali fattori di vantaggio competitivo che hanno caratterizzato la vita economica delle “città d’arte” non sono più da soli capaci di garantirne la sostenibilità economica (Clementi, 2007; Prezioso, 2010). Si afferma dunque il bisogno di inserire nei piani di riqualificazione urbana, progetti culturali capaci di ridefinire l’immagine della città costruendone una nuova identità basata sulla cultura, la creatività e l’innovazione. Spesso si nota come il vantaggio competitivo viene rincorso ricorrendo ad Archistars o all’organizzazione di grandi eventi sportivi, musicali o culturali. Tuttavia, cosa accade quando l’opera strutturale-artistica è stata inaugurata, l’evento si è concluso o, nella peggiore delle ipotesi, la struttura dedicata all’evento non è conclusa nei giusti tempi? Quali sono gli effetti sullo sviluppo del territorio? Interventi di carattere puntuale, anche se realizzati da progettisti “di fama” o nell’ambito di iniziative di carattere globale, ma che non rientrano in un processo di pianificazione integrata, danneggiano il territorio da un punto di vista culturale oltre che economico, sociale ed ambientale. Il paper discuterà del processo di rigenerazione urbana e del valore del progetto culturale sia come “motore” della riqualificazione (culture-led re generation); sia come integrato in altre attività di recupero ambientale, sociale ed economico (cultural re-generation); sia, infine, come parte conclusiva di un nuovo processo culturale di pianificazione territoriale (cultural and re-generation).File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
10_Beni culturali.pdf
accesso aperto
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
3.96 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.96 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.