Si ricostruisce la costellazione dei significati evocati dal qualificativo “oscuro” nei sonetti amorosi di Federico Federico García Lorca, integrando le interpretazioni già proposte con ipotesi di lavoro complementari fino ad ora considerate solo tangenzialmente o da altra prospettiva. In particolare si collega, qui, il tema dell’oscurità alla « nerezza » animica dell’esperienza malinconica (« umor nero »). II motivo della melanconia appare già nel primo sonetto amoroso lorchiano, attentamente analizzato da Macrì (1989), e riaffora nei successivi in forma indiretta (pena, angustia, duelo) o figurata (“este dolor por una sola idea”, “montaña celestial de angustia erguida”, “norma que agita igual carne y lucero”…). Qui viene affrontato da una prospettiva stilistico-retorica e, al tempo stesso, attenta alle dinamiche del profondo. Gli studi sull’irrazionalismo poetico di Carlos Bousoño, quelli di Ignacio Matte Blanco sulla “bi-lógica” (logica ovverosia bi-valente, ispiratrice di trame tanto oniriche quanto poetiche), quelli poetologici e teorico-letterari di Bottiroli (2002, 2006) sulle molteplici e feconde relazione tra poesia e processo creatore, tra poesia e teorie psicoanalitiche, hanno costituito il necessario apparato teorico.
Frattale, L., Civil, P., Crémeux, F. (2010). Sobre la oscuridad melancólica de los sonetos amorosos de Federico García Lorca. In Actas del 16. Congreso de la Asociación Internacional de Hispanistas (pp.175-184). Madrid : Iberoamericana.
Sobre la oscuridad melancólica de los sonetos amorosos de Federico García Lorca
FRATTALE, LORETTA;
2010-01-01
Abstract
Si ricostruisce la costellazione dei significati evocati dal qualificativo “oscuro” nei sonetti amorosi di Federico Federico García Lorca, integrando le interpretazioni già proposte con ipotesi di lavoro complementari fino ad ora considerate solo tangenzialmente o da altra prospettiva. In particolare si collega, qui, il tema dell’oscurità alla « nerezza » animica dell’esperienza malinconica (« umor nero »). II motivo della melanconia appare già nel primo sonetto amoroso lorchiano, attentamente analizzato da Macrì (1989), e riaffora nei successivi in forma indiretta (pena, angustia, duelo) o figurata (“este dolor por una sola idea”, “montaña celestial de angustia erguida”, “norma que agita igual carne y lucero”…). Qui viene affrontato da una prospettiva stilistico-retorica e, al tempo stesso, attenta alle dinamiche del profondo. Gli studi sull’irrazionalismo poetico di Carlos Bousoño, quelli di Ignacio Matte Blanco sulla “bi-lógica” (logica ovverosia bi-valente, ispiratrice di trame tanto oniriche quanto poetiche), quelli poetologici e teorico-letterari di Bottiroli (2002, 2006) sulle molteplici e feconde relazione tra poesia e processo creatore, tra poesia e teorie psicoanalitiche, hanno costituito il necessario apparato teorico.File | Dimensione | Formato | |
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