Se il venire al mondo, la nascita, quale categoria biologica e al contempo quale inizio e meraviglia, è insita nell’umano esercizio di senso, diventare genitore, diventare responsabile per qualcuno/qualcuna, è connaturato all’umano esercizio della libertà. Va da sé che un tale esercizio non può non tener conto del significato proprio della libertà: la liberta infatti non si identifica con l’onnipotenza. Una cosa è essere liberi, optare liberamente per certe cose in determinate circostanze, in breve decidere di fare qualcosa o di optare per un dato comportamento, ben altra cosa invece è realizzare pienamente i propri desideri e riuscire in ciò che ognuno di noi vuole.
Amato, A.c. (2014). Filialità e genitorialità. Lo sguardo dell'altro. ??????? it.cilea.surplus.oa.citation.tipologie.CitationProceedings.prensentedAt ??????? 64° Convegno Nazionale di studio dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, dedicato al tema dell’adozione., Roma.
Filialità e genitorialità. Lo sguardo dell'altro
AMATO, AGATA CECILIA
2014-01-01
Abstract
Se il venire al mondo, la nascita, quale categoria biologica e al contempo quale inizio e meraviglia, è insita nell’umano esercizio di senso, diventare genitore, diventare responsabile per qualcuno/qualcuna, è connaturato all’umano esercizio della libertà. Va da sé che un tale esercizio non può non tener conto del significato proprio della libertà: la liberta infatti non si identifica con l’onnipotenza. Una cosa è essere liberi, optare liberamente per certe cose in determinate circostanze, in breve decidere di fare qualcosa o di optare per un dato comportamento, ben altra cosa invece è realizzare pienamente i propri desideri e riuscire in ciò che ognuno di noi vuole.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.