Nulla può essere considerato più aggregante e sfidante della tematica del branding – oggi - quando le organizzazioni ancora fanno fronte agli effetti di una delle due più grandi crisi economiche e di mercato che l’Occidente ricordi seguita dalla turbolenza inarrestabile, sotto il profilo politico e sociale, che lo stesso mondo globale sta vivendo. La creazione e la gestione della marca abbracciano concretamente il marketing, beninteso, ma sono anche in profondità associate alla cultura del design, e non solo a quello identitario ma a quello introiettato nei prodotti, nei servizi e nelle creazioni di comunicazione d’impresa, come alla comunicazione, come alla gestione delle human resources. Il branding è insomma un management “mainstream” nelle organizzazioni (Olins, 2008). Tali attività peraltro coinvolgono in pieno il mondo digitale, web, social e mobile: la costruzione dei brand nella contemporaneità è dunque un problema non da poco! La marca è diventata di fatto il canale “multicanale” fisico e digitale attraverso cui l’organizzazione presenta se stessa a se stessa e ai suoi mondi esterni. Con la marca si attraggono e fidelizzano i clienti e gli stakeholder, si fa crescere la quota di mercato o anche il Roi; si crea – nondimeno – reputazione sui prodotti e sull’impresa. Tutto ciò è vero ma non necessariamente si verifica.
Pattuglia, S. (2016). Brand e social media: un binomio "esplosivo". HARVARD BUSINESS REVIEW ITALIA, 3, 72-72.
Brand e social media: un binomio "esplosivo"
Pattuglia, S
2016-03-01
Abstract
Nulla può essere considerato più aggregante e sfidante della tematica del branding – oggi - quando le organizzazioni ancora fanno fronte agli effetti di una delle due più grandi crisi economiche e di mercato che l’Occidente ricordi seguita dalla turbolenza inarrestabile, sotto il profilo politico e sociale, che lo stesso mondo globale sta vivendo. La creazione e la gestione della marca abbracciano concretamente il marketing, beninteso, ma sono anche in profondità associate alla cultura del design, e non solo a quello identitario ma a quello introiettato nei prodotti, nei servizi e nelle creazioni di comunicazione d’impresa, come alla comunicazione, come alla gestione delle human resources. Il branding è insomma un management “mainstream” nelle organizzazioni (Olins, 2008). Tali attività peraltro coinvolgono in pieno il mondo digitale, web, social e mobile: la costruzione dei brand nella contemporaneità è dunque un problema non da poco! La marca è diventata di fatto il canale “multicanale” fisico e digitale attraverso cui l’organizzazione presenta se stessa a se stessa e ai suoi mondi esterni. Con la marca si attraggono e fidelizzano i clienti e gli stakeholder, si fa crescere la quota di mercato o anche il Roi; si crea – nondimeno – reputazione sui prodotti e sull’impresa. Tutto ciò è vero ma non necessariamente si verifica.File | Dimensione | Formato | |
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