INTRODUZIONE Nei pazienti sottoposti a trattamento EVAR, gli esami di controllo necessari durante il follow up non sempre possono identificare con certezza la pericolosità di endoleak ed il possibile rischio di rottura che ne può conseguire. Recentemente è stata posta attenzione sul ruolo che può avere la presenza di elevati livelli serici delle metalloproteasi, enzimi implicati nella degenerazione della parete aortica e nell’evoluzione della malattia aneurismatica. Scopo del nostro lavoro è verificare il ruolo delle metalloproteasi prima e dopo trattamento OPEN ed EVAR. Nel periodo postoperatorio questi enzimi potrebbero rappresentare un marker importante da valutare per stabilire in quali pazienti sia possibile limitare la quantità di esami diagnostici e in quali siano necessarie ulteriori indagini durante il follow up. MATERIALE E METODO Dal Nov 2004 al Lug 2008 sono stati considerati 55 pazienti con AAA. Di questi, 33 pazienti (età media 70.6), (diametro medio AAA: 5.4 cm) sono stati sottoposti a trattamento OPEN (gruppo A) e 22 pazienti (età media 70.1) (diametro medio AAA: 5.5 cm) a trattamento EVAR. Dopo il posizionamento dell’endoprotesi in 5 è stata evidenziata la presenza di endoleak (gruppo B1), mentre in 17 non erano presenti segni di endoleak (gruppo B2). In tutti i casi sono stati eseguiti prelievi per la determinazione delle MMP-9. Tutti i dosaggi sono stati effettuati con metodica immunoenzimatica, prima dell’intervento ed a distanza di 1, 3 e 6 e 12 mesi. I pazienti trattati in modo convenzionale sono stati controllati dopo 1 e 12 mesi mediante esame clinico ed ecografico. I pazienti sottoposti a trattamento EVAR sono stati controllati mediante esame clinico e con esame TC dopo 1, 3, 6, e in seguito annualmente. RISULTATI I valori medi riscontrati delle MMP-9 sono stati rispettivamente: nel gruppo A di 150.8 ng/ml, 264.5 ng/ml, 315.4 ng/ml, 295 ng/ml, 210.2 ng/ml; nel gruppo B1 di 144.1 ng/ml, 374.4 ng/ml, 215 ng/ml, 195 ng/ml, 180.4; nel B2 di 107.1 ng/ml, 116.6 ng/ml, 80.6 ng/ml, 90.4 ng/ml, 85.6 ng/ml. E’stata eseguita l’analisi statistica per valutare la significatività della differenza tra il gruppo B1 ed il gruppo B2.(P=NS). DISCUSSIONE Le metalloproteasi MMP-9 svolgono un ruolo di primo piano nella genesi e nell’evoluzione dell’aneurisma e possono essere correlate con la presenza di un endoleak. Nei pazienti sottoposti a trattamento OPEN l’incremento iniziale dei valori può esser connesso all’attivazione di mediatori biochimici indotta dall’atto chirurgico. Nei pazienti sottoposti a EVAR, in cui è stata dimostrata la presenza di endoleak, l’incremento dei livelli di MMP-9 potrebbero essere correlati alla scomparsa dell’endoleak. CONCLUSIONI Questo studio preliminare dimostra che le MMP9 possono essere un marker della presenza di endoleak. Ulteriori analisi sono necessarie per mostrare il ruolo che le metalloproteasi potrebbero svolgere nel follow up dei pazienti sottoposti a trattamento EVAR.
ASCOLI MARCHETTI, A. (2010). TRATTAMENTO EVAR E OPEN PER ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE: QUALE RUOLO PER LE MMP-9 NEL FOLLOW UP?. ??????? it.cilea.surplus.oa.citation.tipologie.CitationProceedings.prensentedAt ??????? LA RICERCA VASCOLARE: IL PUNTO SULLA RICERCA NELLE MALATTIE VASCOLARI IN ITALIA, Bologna.
TRATTAMENTO EVAR E OPEN PER ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE: QUALE RUOLO PER LE MMP-9 NEL FOLLOW UP?
ASCOLI MARCHETTI, ANDREA
2010-01-01
Abstract
INTRODUZIONE Nei pazienti sottoposti a trattamento EVAR, gli esami di controllo necessari durante il follow up non sempre possono identificare con certezza la pericolosità di endoleak ed il possibile rischio di rottura che ne può conseguire. Recentemente è stata posta attenzione sul ruolo che può avere la presenza di elevati livelli serici delle metalloproteasi, enzimi implicati nella degenerazione della parete aortica e nell’evoluzione della malattia aneurismatica. Scopo del nostro lavoro è verificare il ruolo delle metalloproteasi prima e dopo trattamento OPEN ed EVAR. Nel periodo postoperatorio questi enzimi potrebbero rappresentare un marker importante da valutare per stabilire in quali pazienti sia possibile limitare la quantità di esami diagnostici e in quali siano necessarie ulteriori indagini durante il follow up. MATERIALE E METODO Dal Nov 2004 al Lug 2008 sono stati considerati 55 pazienti con AAA. Di questi, 33 pazienti (età media 70.6), (diametro medio AAA: 5.4 cm) sono stati sottoposti a trattamento OPEN (gruppo A) e 22 pazienti (età media 70.1) (diametro medio AAA: 5.5 cm) a trattamento EVAR. Dopo il posizionamento dell’endoprotesi in 5 è stata evidenziata la presenza di endoleak (gruppo B1), mentre in 17 non erano presenti segni di endoleak (gruppo B2). In tutti i casi sono stati eseguiti prelievi per la determinazione delle MMP-9. Tutti i dosaggi sono stati effettuati con metodica immunoenzimatica, prima dell’intervento ed a distanza di 1, 3 e 6 e 12 mesi. I pazienti trattati in modo convenzionale sono stati controllati dopo 1 e 12 mesi mediante esame clinico ed ecografico. I pazienti sottoposti a trattamento EVAR sono stati controllati mediante esame clinico e con esame TC dopo 1, 3, 6, e in seguito annualmente. RISULTATI I valori medi riscontrati delle MMP-9 sono stati rispettivamente: nel gruppo A di 150.8 ng/ml, 264.5 ng/ml, 315.4 ng/ml, 295 ng/ml, 210.2 ng/ml; nel gruppo B1 di 144.1 ng/ml, 374.4 ng/ml, 215 ng/ml, 195 ng/ml, 180.4; nel B2 di 107.1 ng/ml, 116.6 ng/ml, 80.6 ng/ml, 90.4 ng/ml, 85.6 ng/ml. E’stata eseguita l’analisi statistica per valutare la significatività della differenza tra il gruppo B1 ed il gruppo B2.(P=NS). DISCUSSIONE Le metalloproteasi MMP-9 svolgono un ruolo di primo piano nella genesi e nell’evoluzione dell’aneurisma e possono essere correlate con la presenza di un endoleak. Nei pazienti sottoposti a trattamento OPEN l’incremento iniziale dei valori può esser connesso all’attivazione di mediatori biochimici indotta dall’atto chirurgico. Nei pazienti sottoposti a EVAR, in cui è stata dimostrata la presenza di endoleak, l’incremento dei livelli di MMP-9 potrebbero essere correlati alla scomparsa dell’endoleak. CONCLUSIONI Questo studio preliminare dimostra che le MMP9 possono essere un marker della presenza di endoleak. Ulteriori analisi sono necessarie per mostrare il ruolo che le metalloproteasi potrebbero svolgere nel follow up dei pazienti sottoposti a trattamento EVAR.File | Dimensione | Formato | |
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