Il libro ripercorre la storia di “Un amore a Roma” di Dino Risi, un film anomalo nella carriera del regista, una malinconica storia d’amore che tocca le sue corde più autunnali, andando a far parte della sua rara produzione romantica, assieme a titoli quali “La stanza del vescovo”, “Anima persa” e “Fantasma d’amore”. “Un amore a Roma”, che il suo autore amava molto e che Enrico Ghezzi definisce “bellissimo”, nei fatti è un film rimosso, secondario, un’opera minore nella lunga carriera del regista. Tratto da un romanzo di Ercole Patti e sceneggiato da Ennio Flaiano, “Un amore a Roma” è il ritratto di una passione, la storia dell’intensa relazione fra un nobile decaduto, un fine intellettuale sulle cui spalle grava il peso dei secoli e un’attricetta di provincia che insegue il sogno del successo nel mondo dello spettacolo. Ma è Roma la vera protagonista del film, una Roma immutabile, che assiste a quest’amore passionale, fatto di slanci e tradimenti, nelle sue piazze, tra le sue luci, i suoi colori, raccontati da Risi con il vivido bianco e nero di Mario Montuori, con le musiche di Carlo Rustichelli, con l’ironia di Vittorio De Sica e lo stile di Elsa Martinelli, con il volto sognante di Mylène Demongeot e la raffinata eleganza di Peter Baldwin. Nel testo viene raccontato come la sceneggiatura modifica il romanzo e come il film rilegge la sceneggiatura, come è stato visto dalla stampa dell’epoca e come successivamente lo ricordano i critici e gli studiosi, come era Roma negli anni Sessanta, fra Boom economico e tradizione, e come l’hanno voluta ricordare Patti, Flaiano e Risi, l’uno di Catania, l’altro di Pescara e il terzo di Milano, tre uomini che hanno fatto anche la storia del nostro Novecento; e che, con quest’atto d’amore, celebrano la città lasciandoci un’immagine di quel mondo suggestivo così uguale e così diverso dal mondo d’oggi.
Natalini, F. (2010). "Un amore a Roma" dal romanzo al film. Roma : Artemide.
"Un amore a Roma" dal romanzo al film
NATALINI, FABRIZIO
2010-01-01
Abstract
Il libro ripercorre la storia di “Un amore a Roma” di Dino Risi, un film anomalo nella carriera del regista, una malinconica storia d’amore che tocca le sue corde più autunnali, andando a far parte della sua rara produzione romantica, assieme a titoli quali “La stanza del vescovo”, “Anima persa” e “Fantasma d’amore”. “Un amore a Roma”, che il suo autore amava molto e che Enrico Ghezzi definisce “bellissimo”, nei fatti è un film rimosso, secondario, un’opera minore nella lunga carriera del regista. Tratto da un romanzo di Ercole Patti e sceneggiato da Ennio Flaiano, “Un amore a Roma” è il ritratto di una passione, la storia dell’intensa relazione fra un nobile decaduto, un fine intellettuale sulle cui spalle grava il peso dei secoli e un’attricetta di provincia che insegue il sogno del successo nel mondo dello spettacolo. Ma è Roma la vera protagonista del film, una Roma immutabile, che assiste a quest’amore passionale, fatto di slanci e tradimenti, nelle sue piazze, tra le sue luci, i suoi colori, raccontati da Risi con il vivido bianco e nero di Mario Montuori, con le musiche di Carlo Rustichelli, con l’ironia di Vittorio De Sica e lo stile di Elsa Martinelli, con il volto sognante di Mylène Demongeot e la raffinata eleganza di Peter Baldwin. Nel testo viene raccontato come la sceneggiatura modifica il romanzo e come il film rilegge la sceneggiatura, come è stato visto dalla stampa dell’epoca e come successivamente lo ricordano i critici e gli studiosi, come era Roma negli anni Sessanta, fra Boom economico e tradizione, e come l’hanno voluta ricordare Patti, Flaiano e Risi, l’uno di Catania, l’altro di Pescara e il terzo di Milano, tre uomini che hanno fatto anche la storia del nostro Novecento; e che, con quest’atto d’amore, celebrano la città lasciandoci un’immagine di quel mondo suggestivo così uguale e così diverso dal mondo d’oggi.File | Dimensione | Formato | |
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