Nel dibattito europeo e nazionale, le politiche per la città (o in termini più estesi le politiche urbane) sono trattate come un particolare capitolo - la cosiddetta Agenda urbana – della Territorial Agenda 2020, distinguendone gli obiettivi per: i) dimensione (large metropolitan areas, Small and Medium sized Towns con popolazione compresa tra 5.000 e 50.000 abitanti, comunità di comuni o sistemi di comuni appartenenti alle aree interne); ii) caratterizzazione geografico-economica (city, inner city, internal areas). L’Italia sembra aver fatto dell’Agenda urbana una priorità del “tavolo comunitario” del semestre di Presidenza, destinando a questo scopo gran parte dei fondi strutturali 2014-2020 . Il presupposto – mai messo in discussione - che quasi l’80% della popolazione viva nelle città ha orientato gli obiettivi dominanti, prioritariamente legati a potenziare la dotazione di capitale fisso territoriale per il rilancio di una competitività legata all’innovazione produttiva e sociale, alla gestione delle risorse naturali e culturali, energetiche, alla mobilità. L’apertura ad un credito e ad una finanza “mirati”, integrati, strategici e partecipati nell’edilizia e nelle infrastrutturali materiali ed immateriali è considerato il mezzo di attuazione, con l’evidente scopo di combattere la stagnazione della produzione e l’esclusione dal mercato del lavoro (flags Europe 2020).
Prezioso, M. (2014). Dal quadro europeo ispirazioni per la politica urbana per l’Italia, Policy Workshop: "Crescita, investimenti e territorio: dalle idee ai progetti". In Interventi del Gruppo di Discussione Crescita, Investimenti e Territorio (pp.1-10). Roma : www.economia.uniroma2.it/dedi/ebook-politiche-industriali.
Dal quadro europeo ispirazioni per la politica urbana per l’Italia, Policy Workshop: "Crescita, investimenti e territorio: dalle idee ai progetti"
PREZIOSO, MARIA
2014-12-01
Abstract
Nel dibattito europeo e nazionale, le politiche per la città (o in termini più estesi le politiche urbane) sono trattate come un particolare capitolo - la cosiddetta Agenda urbana – della Territorial Agenda 2020, distinguendone gli obiettivi per: i) dimensione (large metropolitan areas, Small and Medium sized Towns con popolazione compresa tra 5.000 e 50.000 abitanti, comunità di comuni o sistemi di comuni appartenenti alle aree interne); ii) caratterizzazione geografico-economica (city, inner city, internal areas). L’Italia sembra aver fatto dell’Agenda urbana una priorità del “tavolo comunitario” del semestre di Presidenza, destinando a questo scopo gran parte dei fondi strutturali 2014-2020 . Il presupposto – mai messo in discussione - che quasi l’80% della popolazione viva nelle città ha orientato gli obiettivi dominanti, prioritariamente legati a potenziare la dotazione di capitale fisso territoriale per il rilancio di una competitività legata all’innovazione produttiva e sociale, alla gestione delle risorse naturali e culturali, energetiche, alla mobilità. L’apertura ad un credito e ad una finanza “mirati”, integrati, strategici e partecipati nell’edilizia e nelle infrastrutturali materiali ed immateriali è considerato il mezzo di attuazione, con l’evidente scopo di combattere la stagnazione della produzione e l’esclusione dal mercato del lavoro (flags Europe 2020).File | Dimensione | Formato | |
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