In the early nineteenth century, with the homonymous tragedy, Heinrich von Kleist takes the figure of Penthesilea, the Amazon warrior, who is turned into an uncontrollable passion-killer unable to enjoy the beloved one if not in a horrific act of necrophilia. In this paper, we tried to reread the violence shown by Penthesilea as the revenge of a woman, who does not accept a sexist vision, a violent and possessive love as imposed to her by Achilles. She does not have other choice but to take revenge by showing that, although obsessed by love, she cannot accept slavery, even that of love, nor the continued rape of a marital relationship.

Agli inizi dell’Ottocento, con l’omonima tragedia, Heinrich von Kleist riprende la figura di Pentesilea, guerriera amazzone, che una passione irrefrenabile trasforma in assassina incapace di concedersi all’amato se non in un orrendo gesto di necrofilia. Nel presente saggio si è cercato di rileggere la violenza di Pentesilea come la vendetta di una donna che, proprio perché accetta senza elaborarla la visione maschilista, violenta e possessiva, dell’amore come gliela impone Achille, non può fare altro che vendicarsi dimostrandogli che, pur se ossessionata dall’amore, non può accettare la schiavitù, neanche quella d’amore, né lo stupro continuato di un rapporto coniugale.

Poznanski, M.c. (2012). La violenza del maschio e la vendetta della donna nella Pentesilea di Heinrich von Kleist. In Margarete Durst, Carlo Cappa (a cura di), Donne, trasgressività e violenza (pp. 73-87). Pisa : ETS.

La violenza del maschio e la vendetta della donna nella Pentesilea di Heinrich von Kleist

POZNANSKI, MARIA CATERINA
2012-01-01

Abstract

In the early nineteenth century, with the homonymous tragedy, Heinrich von Kleist takes the figure of Penthesilea, the Amazon warrior, who is turned into an uncontrollable passion-killer unable to enjoy the beloved one if not in a horrific act of necrophilia. In this paper, we tried to reread the violence shown by Penthesilea as the revenge of a woman, who does not accept a sexist vision, a violent and possessive love as imposed to her by Achilles. She does not have other choice but to take revenge by showing that, although obsessed by love, she cannot accept slavery, even that of love, nor the continued rape of a marital relationship.
2012
Settore L-LIN/13 - LETTERATURA TEDESCA
Italian
Rilevanza nazionale
Capitolo o saggio
Agli inizi dell’Ottocento, con l’omonima tragedia, Heinrich von Kleist riprende la figura di Pentesilea, guerriera amazzone, che una passione irrefrenabile trasforma in assassina incapace di concedersi all’amato se non in un orrendo gesto di necrofilia. Nel presente saggio si è cercato di rileggere la violenza di Pentesilea come la vendetta di una donna che, proprio perché accetta senza elaborarla la visione maschilista, violenta e possessiva, dell’amore come gliela impone Achille, non può fare altro che vendicarsi dimostrandogli che, pur se ossessionata dall’amore, non può accettare la schiavitù, neanche quella d’amore, né lo stupro continuato di un rapporto coniugale.
Kleist, Pentesilea, violence
Kleist, Pentesilea, violenza
Poznanski, M.c. (2012). La violenza del maschio e la vendetta della donna nella Pentesilea di Heinrich von Kleist. In Margarete Durst, Carlo Cappa (a cura di), Donne, trasgressività e violenza (pp. 73-87). Pisa : ETS.
Poznanski, Mc
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