OBIETTIVI: L'appropriatezza costituisce il principio guida di crescente attenzione e sensibilità per la definizione di un sistema integrato di servizi ospedalieri e territoriali. Una definizione più puntuale dell'appropriatezza a proposito dei ricoveri ospedalieri nella popolazione anziana costituisce uno degli aspetti di maggiore criticità per numero di prestazioni e per efficacia ed efficienza dell'assistenza alle malattie croniche. Il presente lavoro descrive le caratteristiche dei “ricoveri impropri” nella popolazione anziana in Italia. METODI: L’analisi utilizza le schede di dimissione ospedaliera del 2006. I DRG ad alto rischio di inappropriatezza sono definiti tali dal rapporto annuale sulle attività di ricovero redatto nel 2011. Sono stati anche presi in considerazione i DRG quali indicatori di ridotta accessibilità e funzionalità dei servizi territoriali. RISULTATI: Prendendo in considerazione i primi 5 DRG per tasso di ospedalizzazione (TO) degli ultra65enni si osserva una notevole omogeneità tra le regioni. Il DRG 127 (insufficienza cardiaca e shock) è presente tra i primi cinque in tutte le regioni con una discreta omogeneità dei tassi di ricovero: questo lo rende poco utile quale indicatore di efficienza dei servizi territoriali. Tra i DRG definiti a rischio di inappropriatezza il più frequente tra i primi 5 è l’88, che identifica la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), una patologia molto impegnativa soprattutto in età avanzata; analoga osservazione può valere per il DRG 410 (chemioterapia non associata a diagnosi di leucemia acuta) presente in cinque regioni, anche se con ampie variazioni tra le regioni. Il DRG 39 (intervento di vitrectomia, tra i primi cinque in tre regioni) ed il 183 (malattie dell’apparato digerente, dell’esofago e gastroenteriti, tra i primi cinque in due regioni) sono entrambi tra i più frequenti e considerati ad alto rischio di inappropriatezza. Anche il diabete (294) e l’ipertensione (134) sono considerati ad alto rischio di inappropriatezza e sono caratterizzati da una ampia variabilità tra le regioni, fino ad un rapporto tra i TO regionali di oltre 5:1. CONCLUSIONI: I più frequenti tra i DRG indicatori di inappropriatezza dell’ospedalizazione sembrano esprimere una reale domanda di salute che però trova nell’ospedale la sua unica risposta. La variabilità dei TO tra le regioni potrebbe essere considerata un indicatore per valutare l’appropriatezza dei ricoveri negli ultra65enni. Tale indicazione necessita di ulteriori approfondimenti per tenere conto, ad esempio, delle relazioni tra TO, percentuale di anziani che insiste sul territorio preso in considerazione e reale disponibilità di servizi di cura domiciliari e residenziali
Gilardi, F., Liotta, G., Mancinelli, S., Buonomo, E., Riccardi, F., Palombi, L. (2012). Caratteristiche dei ricoveri inappropiati nella popolazione anziana in Italia - Anno 2006. In Atti del 45 congresso nazionale SItI.
Caratteristiche dei ricoveri inappropiati nella popolazione anziana in Italia - Anno 2006
LIOTTA, GIUSEPPE;MANCINELLI, SANDRO;BUONOMO, ERSILIA;RICCARDI, FABIO;PALOMBI, LEONARDO
2012-01-01
Abstract
OBIETTIVI: L'appropriatezza costituisce il principio guida di crescente attenzione e sensibilità per la definizione di un sistema integrato di servizi ospedalieri e territoriali. Una definizione più puntuale dell'appropriatezza a proposito dei ricoveri ospedalieri nella popolazione anziana costituisce uno degli aspetti di maggiore criticità per numero di prestazioni e per efficacia ed efficienza dell'assistenza alle malattie croniche. Il presente lavoro descrive le caratteristiche dei “ricoveri impropri” nella popolazione anziana in Italia. METODI: L’analisi utilizza le schede di dimissione ospedaliera del 2006. I DRG ad alto rischio di inappropriatezza sono definiti tali dal rapporto annuale sulle attività di ricovero redatto nel 2011. Sono stati anche presi in considerazione i DRG quali indicatori di ridotta accessibilità e funzionalità dei servizi territoriali. RISULTATI: Prendendo in considerazione i primi 5 DRG per tasso di ospedalizzazione (TO) degli ultra65enni si osserva una notevole omogeneità tra le regioni. Il DRG 127 (insufficienza cardiaca e shock) è presente tra i primi cinque in tutte le regioni con una discreta omogeneità dei tassi di ricovero: questo lo rende poco utile quale indicatore di efficienza dei servizi territoriali. Tra i DRG definiti a rischio di inappropriatezza il più frequente tra i primi 5 è l’88, che identifica la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), una patologia molto impegnativa soprattutto in età avanzata; analoga osservazione può valere per il DRG 410 (chemioterapia non associata a diagnosi di leucemia acuta) presente in cinque regioni, anche se con ampie variazioni tra le regioni. Il DRG 39 (intervento di vitrectomia, tra i primi cinque in tre regioni) ed il 183 (malattie dell’apparato digerente, dell’esofago e gastroenteriti, tra i primi cinque in due regioni) sono entrambi tra i più frequenti e considerati ad alto rischio di inappropriatezza. Anche il diabete (294) e l’ipertensione (134) sono considerati ad alto rischio di inappropriatezza e sono caratterizzati da una ampia variabilità tra le regioni, fino ad un rapporto tra i TO regionali di oltre 5:1. CONCLUSIONI: I più frequenti tra i DRG indicatori di inappropriatezza dell’ospedalizazione sembrano esprimere una reale domanda di salute che però trova nell’ospedale la sua unica risposta. La variabilità dei TO tra le regioni potrebbe essere considerata un indicatore per valutare l’appropriatezza dei ricoveri negli ultra65enni. Tale indicazione necessita di ulteriori approfondimenti per tenere conto, ad esempio, delle relazioni tra TO, percentuale di anziani che insiste sul territorio preso in considerazione e reale disponibilità di servizi di cura domiciliari e residenzialiI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.