Background. La depressione maggiore (DM) rappresenta un fattore di rischio indipendente per mortalità cardiovascolare in pazienti con un evento coronarico acuto. Studi recenti hanno dimostrato come la DM che insorge nei pazienti con IMA è associata ad incremento della mortalità (RR compreso tra 1.5 a 2.5) a 6 e 18 mesi dall’evento. Sintomi depressivi clinicamente significativi sono presenti nel 40-65% dei pazienti con recente IMA e la prevalenza di un episodio depressivo maggiore, in tali pazienti, è intorno al 20-25%. Scopo: Lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare la prevalenza dei disturbi psichiatrici in un gruppo di pazienti ricoverati in terapia intensiva coronarica (UTIC) per SCA, valutando inoltre la possibile correlazione tra la presenza di disturbo psichiatrico, estensione della malattia coronarica e presenza di fattori di rischio per malattie cardiovascolari. Metodi: Sono stati arruolati per lo studio 108 pazienti consecutivi, ricoverati nell’Unità coronarica del Policlinico di Tor vergata per SCA (STEMI, NSTEMI, angina instabile definiti secondo criteri dall’ACC-AHA). I criteri di esclusione sono stati: segni e sintomi di instabilità emodinamica, shock cardiogeno, classe NYHA IV), stati neurologici che non permettessero sottoscrizione del consenso informato ed esecuzione di test psicopatologici, mancata comprensione della lingua italiana. I pazienti esclusi sono stati 11. L’analisi è stata effettuata sui restanti 97 pazienti (81 maschi e 16 femmine; età media 64 ±11); in 39 pazienti era stata fatta diagnosi di STEMI e in 58 pazienti diagnosi di Angina instabile/NSTEMI. In seconda giornata tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazione psichiatrica in 2 fasi : 1) screening mediante un questionario autosomministrato (General Health Questionnaire GHQ); 2) intervista psichiatrica stardandizzata (secondo i criteri DSM- IVTR), nei soggetti ad alto rischio, positivi al test (punteggio GHQ≥ 4). Risultati: Il 46.5 % dei pazienti ha totalizzato un punteggio al test GHQ ≥ 4. Nel 29 % dei casi si trattava di pazienti falsi positivi al test GHQ. La prevalenza totale dei disturbi psichiatrici nella popolazione di questo studio è stata del 34 %, rappresentati da depressione minore nell’11%, depressione maggiore nel 10%, da distimia nel 9 %, da disturbo di adattamento con umore depresso misto da ansia generalizzata nel 2%, da ansia generalizzata e da disturbo ossessivo-compulsivo entrambi nell’1%. Conclusioni: Lo studio dimostra l’elevata comorbilità psichiatrica (34%) nei pazienti ricoverati in UTIC per SCA, con prevalenza maggiore per i disturbi dello spettro depressivo. Il test utilizzato (GHQ) si è rivelato efficace e rapido nel riconoscimento dei pazienti ad elevato rischio di comorbilità psichiatrica. La letteratura ha dimostrato che tale sottogruppo di pazienti presenta una prognosi cardiologica peggiore e pertanto appare necessario pianificare un follow-up specifico a loro dedicato.

Pisani, E. (2009). Depressione e sindrome coronarica acuta: valutazione della comorbilità psichiatrica in un gruppo di pazienti ricoverati in UTIC.

Depressione e sindrome coronarica acuta: valutazione della comorbilità psichiatrica in un gruppo di pazienti ricoverati in UTIC

2009-08-26

Abstract

Background. La depressione maggiore (DM) rappresenta un fattore di rischio indipendente per mortalità cardiovascolare in pazienti con un evento coronarico acuto. Studi recenti hanno dimostrato come la DM che insorge nei pazienti con IMA è associata ad incremento della mortalità (RR compreso tra 1.5 a 2.5) a 6 e 18 mesi dall’evento. Sintomi depressivi clinicamente significativi sono presenti nel 40-65% dei pazienti con recente IMA e la prevalenza di un episodio depressivo maggiore, in tali pazienti, è intorno al 20-25%. Scopo: Lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare la prevalenza dei disturbi psichiatrici in un gruppo di pazienti ricoverati in terapia intensiva coronarica (UTIC) per SCA, valutando inoltre la possibile correlazione tra la presenza di disturbo psichiatrico, estensione della malattia coronarica e presenza di fattori di rischio per malattie cardiovascolari. Metodi: Sono stati arruolati per lo studio 108 pazienti consecutivi, ricoverati nell’Unità coronarica del Policlinico di Tor vergata per SCA (STEMI, NSTEMI, angina instabile definiti secondo criteri dall’ACC-AHA). I criteri di esclusione sono stati: segni e sintomi di instabilità emodinamica, shock cardiogeno, classe NYHA IV), stati neurologici che non permettessero sottoscrizione del consenso informato ed esecuzione di test psicopatologici, mancata comprensione della lingua italiana. I pazienti esclusi sono stati 11. L’analisi è stata effettuata sui restanti 97 pazienti (81 maschi e 16 femmine; età media 64 ±11); in 39 pazienti era stata fatta diagnosi di STEMI e in 58 pazienti diagnosi di Angina instabile/NSTEMI. In seconda giornata tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazione psichiatrica in 2 fasi : 1) screening mediante un questionario autosomministrato (General Health Questionnaire GHQ); 2) intervista psichiatrica stardandizzata (secondo i criteri DSM- IVTR), nei soggetti ad alto rischio, positivi al test (punteggio GHQ≥ 4). Risultati: Il 46.5 % dei pazienti ha totalizzato un punteggio al test GHQ ≥ 4. Nel 29 % dei casi si trattava di pazienti falsi positivi al test GHQ. La prevalenza totale dei disturbi psichiatrici nella popolazione di questo studio è stata del 34 %, rappresentati da depressione minore nell’11%, depressione maggiore nel 10%, da distimia nel 9 %, da disturbo di adattamento con umore depresso misto da ansia generalizzata nel 2%, da ansia generalizzata e da disturbo ossessivo-compulsivo entrambi nell’1%. Conclusioni: Lo studio dimostra l’elevata comorbilità psichiatrica (34%) nei pazienti ricoverati in UTIC per SCA, con prevalenza maggiore per i disturbi dello spettro depressivo. Il test utilizzato (GHQ) si è rivelato efficace e rapido nel riconoscimento dei pazienti ad elevato rischio di comorbilità psichiatrica. La letteratura ha dimostrato che tale sottogruppo di pazienti presenta una prognosi cardiologica peggiore e pertanto appare necessario pianificare un follow-up specifico a loro dedicato.
26-ago-2009
A.A. 2006/2007
depressione maggiore (DM)
sindrome coronarica acuta (SCA)
Unità di terapia intensiva coronarica (UTIC)
general helth questionnaire (GHQ)
intervista psichiatrica
follow-up specifico
it
Tesi di dottorato
Pisani, E. (2009). Depressione e sindrome coronarica acuta: valutazione della comorbilità psichiatrica in un gruppo di pazienti ricoverati in UTIC.
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