L’argomento della tesi verte sullo studio di alcune categorie di miti teriomorfici, che vedono come protagonisti, da una parte Zeus (il maggiore esponente del pantheon greco), dall’altra parte, donne mortali, appartenenti a famiglie regali o illustri, semplici ninfe, o divinità femminili, appartenenti sia al gruppo degli dei cosiddetti “olimpici”, sia ad alcune rappresentanti della generazione “pre-olimpica”. Si è deciso di approfondire infatti il tema erotico-eziologico, che fa da sfondo alle storie prese in esame. Lo studio dei miti ci ha condotto a ripercorrere, come in un labirinto, l’ermeneutica filologica, dove la diegesi dei miti si arricchiva di molteplici disamine di fonti, provenienti dai diversi generi letterari ed epoche storiche. Supportato da letture critiche il lavoro si snoda lungo dei nuclei significativi, all’interno dei quali vengono sviluppati approfondimenti di carattere filosofico, antropologico, religioso ed artistico. In tale direzione, lo studio delle storie selezionate, in cui predomina la figura di Zeus, ci ha condotti alla scoperta di una realtà fenomenica che si dischiudeva ad altri significati e a molteplici agganci con lo studio delle istituzioni dell’epoca quali il matrimonio e la famiglia. Se alcuni miti in cui le divinità rivestivano ruoli e caratteristiche antropomorfiche potevano apparire ricchi di elementi interpretativi, che si circoscrivevano nell’ambito dell’eziologia o della religiosità tout-court, altri meno noti o meno ricchi di elementi fantastici ci spingevano a tentare anche un’interpretazione che ne sottolineava l’aspetto misteriosofico o filosofico-neoplatonico. Ecco pertanto sfilare davanti al nostro sguardo eroi e divinità che assumono l’aspetto di animale per generare altre divinità con cui sigillare un’unione matrimoniale: si è cercato così di ripercorrere la storia di alcuni miti preellenici sopravvissuti alla critica razionalistica e degli apologeti cristiani. Miti rinati dopo essere stati liberati da un tipo di interpretazione che li vedeva quali materializzazioni di concetti filosofici astratti, in un’età caratterizzata dal sincretismo religioso quale quella del neoplatonismo. Uno degli aspetti più coinvolgenti che emana da questi miti si ritrova nel simbolismo a cui spesso alludono le trasformazioni in esseri animali, che investono i protagonisti delle storie, siano essi divinità o eroi o comuni mortali. Ecco pertanto che nella degradazione in essere animale si nasconde a volte il percorso simile a quello compiuto dalla divinità che sta ala guida nel processo di iniziazione ai propri riti misterici. Si è visto altresì come la figura della fanciulla inseguita e desiderata da Zeus sia diventata il prototipo di un nuovo modello femminile, protagonista di una nuova visione dell’istituzione matrimoniale. Ci si è soffermati inoltre sullo studio di quell’unità che sottende la molteplicità dei miti di metamorfosi, nonché sull’indagine di quella che si può definire una “sovrapposizione” di divinità nell’ambito del bacino del Mediterraneo e che rimanda ad una religiosità pre-ellenica ed egeo-cretese dove nelle varie regioni del Mediterraneo ci si rivolgeva con epiteti diversi alla medesima Dea Madre, entità primordiale e vivificatrice.

Belluardo, T. (2009). Miti teriomorfici nella letteratura greca.

Miti teriomorfici nella letteratura greca

2009-08-24

Abstract

L’argomento della tesi verte sullo studio di alcune categorie di miti teriomorfici, che vedono come protagonisti, da una parte Zeus (il maggiore esponente del pantheon greco), dall’altra parte, donne mortali, appartenenti a famiglie regali o illustri, semplici ninfe, o divinità femminili, appartenenti sia al gruppo degli dei cosiddetti “olimpici”, sia ad alcune rappresentanti della generazione “pre-olimpica”. Si è deciso di approfondire infatti il tema erotico-eziologico, che fa da sfondo alle storie prese in esame. Lo studio dei miti ci ha condotto a ripercorrere, come in un labirinto, l’ermeneutica filologica, dove la diegesi dei miti si arricchiva di molteplici disamine di fonti, provenienti dai diversi generi letterari ed epoche storiche. Supportato da letture critiche il lavoro si snoda lungo dei nuclei significativi, all’interno dei quali vengono sviluppati approfondimenti di carattere filosofico, antropologico, religioso ed artistico. In tale direzione, lo studio delle storie selezionate, in cui predomina la figura di Zeus, ci ha condotti alla scoperta di una realtà fenomenica che si dischiudeva ad altri significati e a molteplici agganci con lo studio delle istituzioni dell’epoca quali il matrimonio e la famiglia. Se alcuni miti in cui le divinità rivestivano ruoli e caratteristiche antropomorfiche potevano apparire ricchi di elementi interpretativi, che si circoscrivevano nell’ambito dell’eziologia o della religiosità tout-court, altri meno noti o meno ricchi di elementi fantastici ci spingevano a tentare anche un’interpretazione che ne sottolineava l’aspetto misteriosofico o filosofico-neoplatonico. Ecco pertanto sfilare davanti al nostro sguardo eroi e divinità che assumono l’aspetto di animale per generare altre divinità con cui sigillare un’unione matrimoniale: si è cercato così di ripercorrere la storia di alcuni miti preellenici sopravvissuti alla critica razionalistica e degli apologeti cristiani. Miti rinati dopo essere stati liberati da un tipo di interpretazione che li vedeva quali materializzazioni di concetti filosofici astratti, in un’età caratterizzata dal sincretismo religioso quale quella del neoplatonismo. Uno degli aspetti più coinvolgenti che emana da questi miti si ritrova nel simbolismo a cui spesso alludono le trasformazioni in esseri animali, che investono i protagonisti delle storie, siano essi divinità o eroi o comuni mortali. Ecco pertanto che nella degradazione in essere animale si nasconde a volte il percorso simile a quello compiuto dalla divinità che sta ala guida nel processo di iniziazione ai propri riti misterici. Si è visto altresì come la figura della fanciulla inseguita e desiderata da Zeus sia diventata il prototipo di un nuovo modello femminile, protagonista di una nuova visione dell’istituzione matrimoniale. Ci si è soffermati inoltre sullo studio di quell’unità che sottende la molteplicità dei miti di metamorfosi, nonché sull’indagine di quella che si può definire una “sovrapposizione” di divinità nell’ambito del bacino del Mediterraneo e che rimanda ad una religiosità pre-ellenica ed egeo-cretese dove nelle varie regioni del Mediterraneo ci si rivolgeva con epiteti diversi alla medesima Dea Madre, entità primordiale e vivificatrice.
24-ago-2009
A.A. 2008/2009
metamorfosi
eziologia
eros
teriomorfismo
Zeus
Settore L-FIL-LET/02 - LINGUA E LETTERATURA GRECA
it
Tesi di dottorato
Belluardo, T. (2009). Miti teriomorfici nella letteratura greca.
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