Il libro presenta una ricostruzione complessiva delle posizioni assunte dalla Chiesa cattolica dinanzi alla guerra di conquista condotta da Mussolini contro l’Etiopia. Avvalendosi di un’ampia documentazione inedita, rinvenuta nelle carte dell’Archivio Segreto Vaticano, lo studio proietta nuova luce sui rapporti fra lo Stato italiano e la Santa Sede, sulle molte sfumature dei rapporti tra cattolici e regime, ma anche sul modus operandi delle più alte gerarchie vaticane in un periodo di grandi tensioni internazionali. Il libro presenta una storia fatta di parole e di silenzi, di messaggi pubblici e di percorsi diplomatici, di canali ufficiali e di vie ufficiose. Una storia che si svolse nei palazzi e nelle piazze, sulle ambe e nelle missioni, nei santuari e al cinematografo. Una storia che coinvolse centinaia di migliaia di persone in Italia, in Etiopia, nel mondo intero. Sul piano interpretativo la ricerca tiene insieme l’esame dei percorsi riservati, la ricostruzione dei travagli interni di alcuni dei suoi protagonisti con le scelte adottate ufficialmente dalla gerarchia ecclesiastica, a partire dal papa Pio XI. Risulta infatti fuorviante limitarsi a prendere in esame affermazioni e iniziative riservate di uomini di Chiesa con grandi responsabilità per concludere che quella fu la loro vera posizione, a prescindere dalle dichiarazioni e dalle decisioni offerte in forma pubblica. Soprattutto se quelle dichiarazioni e quelle decisioni ebbero conseguenze sul pensiero e sui comportamenti di migliaia di uomini e donne.
Ceci, L. (2010). Il papa non deve parlare: Chiesa, fascismo e guerra di Etiopia. Roma : Laterza.
Il papa non deve parlare: Chiesa, fascismo e guerra di Etiopia
CECI, LUCIA
2010-01-01
Abstract
Il libro presenta una ricostruzione complessiva delle posizioni assunte dalla Chiesa cattolica dinanzi alla guerra di conquista condotta da Mussolini contro l’Etiopia. Avvalendosi di un’ampia documentazione inedita, rinvenuta nelle carte dell’Archivio Segreto Vaticano, lo studio proietta nuova luce sui rapporti fra lo Stato italiano e la Santa Sede, sulle molte sfumature dei rapporti tra cattolici e regime, ma anche sul modus operandi delle più alte gerarchie vaticane in un periodo di grandi tensioni internazionali. Il libro presenta una storia fatta di parole e di silenzi, di messaggi pubblici e di percorsi diplomatici, di canali ufficiali e di vie ufficiose. Una storia che si svolse nei palazzi e nelle piazze, sulle ambe e nelle missioni, nei santuari e al cinematografo. Una storia che coinvolse centinaia di migliaia di persone in Italia, in Etiopia, nel mondo intero. Sul piano interpretativo la ricerca tiene insieme l’esame dei percorsi riservati, la ricostruzione dei travagli interni di alcuni dei suoi protagonisti con le scelte adottate ufficialmente dalla gerarchia ecclesiastica, a partire dal papa Pio XI. Risulta infatti fuorviante limitarsi a prendere in esame affermazioni e iniziative riservate di uomini di Chiesa con grandi responsabilità per concludere che quella fu la loro vera posizione, a prescindere dalle dichiarazioni e dalle decisioni offerte in forma pubblica. Soprattutto se quelle dichiarazioni e quelle decisioni ebbero conseguenze sul pensiero e sui comportamenti di migliaia di uomini e donne.Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Licenza Creative Commons