Le organizzazioni non profit hanno delle caratteristiche gestionali e organizzative specifiche che le contraddistinguono dagli altri modelli di impresa. Il perseguimento della missione ideale, non finalizzata alla massimizzazione del profitto, lo stretto legame con il tessuto sociale nel quale operano, soprattutto quando lo stesso è fonte di approvvigionamento delle risorse necessarie per operare, implica la necessità di adottare dei sistemi di programmazione, gestione, misurazione delle performance sociali e di comunicazione dei risultati, specificatamente pensati per tali organizzazioni. Il bilancio di missione è attualmente l'unico strumento di rendicontazione in grado di rappresentare la tipicità dell'attività svolta dalle organizzazioni non profit, in quanto consente di comprendere e comunicare se e in che modo l'azienda sia stata capace di raggiungere la missione dichiarata rispettando i principi di efficacia operativa ed efficienza gestionale, la sua elaborazione presuppone, però, il coinvolgimento e la partecipazione dei vari stakeholder contribuendo a creare un rapporto di fiducia con gli stessi. Il bilancio di missione è un processo di cui le organizzazioni si sono volontariamente dotate in assenza di precisi obblighi normativi. Le fondazioni bancarie, e solo recentemente le imprese sociali, hanno trovato, invece, un preciso riferimento nell'ambito delle norme che disciplinano il loro funzionamento. Con l’Atto di Indirizzo del 19 aprile 2001 recante le indicazioni per la redazione del bilancio, le fondazioni bancarie sono state espressamente invitate ad integrare il bilancio d’esercizio, a partire già dal 2001, con una relazione sulla gestione suddivisa in due sezioni: l’una definita "relazione economica e finanziaria", l’altra "bilancio di missione". Il provvedimento ha, inoltre, indicato quali sono le informazioni che le due sezioni devono contenere, al di sotto delle quali non è consentito scendere. A breve distanza dall'introduzione della norma è stato realizzato un progetto di ricerca dal titolo "La qualità dei bilanci di missione delle fondazioni di origine bancaria", nel quale sono stati analizzati i documenti riferiti agli esercizi 2002 e 2003. L’obiettivo che ci si è posti di realizzare attraverso l’analisi dei documenti è stato quello di valutare il comportamento delle fondazioni rispetto alla norma al fine di offrire degli spunti di riflessione costruttivi utili non soltanto alle fondazioni stesse ma anche alle altre strutture del non profit che intendono utilizzare lo stesso strumento per raggiungere il fine della rendicontazione sociale. I risultati di tale ricerca sono illustrati all’interno di questo lavoro.
Fiorentini, A. (2009). Il bilancio sociale delle organizzazioni non profit: il caso delle fondazioni di origine bancaria.
Il bilancio sociale delle organizzazioni non profit: il caso delle fondazioni di origine bancaria
2009-07-30
Abstract
Le organizzazioni non profit hanno delle caratteristiche gestionali e organizzative specifiche che le contraddistinguono dagli altri modelli di impresa. Il perseguimento della missione ideale, non finalizzata alla massimizzazione del profitto, lo stretto legame con il tessuto sociale nel quale operano, soprattutto quando lo stesso è fonte di approvvigionamento delle risorse necessarie per operare, implica la necessità di adottare dei sistemi di programmazione, gestione, misurazione delle performance sociali e di comunicazione dei risultati, specificatamente pensati per tali organizzazioni. Il bilancio di missione è attualmente l'unico strumento di rendicontazione in grado di rappresentare la tipicità dell'attività svolta dalle organizzazioni non profit, in quanto consente di comprendere e comunicare se e in che modo l'azienda sia stata capace di raggiungere la missione dichiarata rispettando i principi di efficacia operativa ed efficienza gestionale, la sua elaborazione presuppone, però, il coinvolgimento e la partecipazione dei vari stakeholder contribuendo a creare un rapporto di fiducia con gli stessi. Il bilancio di missione è un processo di cui le organizzazioni si sono volontariamente dotate in assenza di precisi obblighi normativi. Le fondazioni bancarie, e solo recentemente le imprese sociali, hanno trovato, invece, un preciso riferimento nell'ambito delle norme che disciplinano il loro funzionamento. Con l’Atto di Indirizzo del 19 aprile 2001 recante le indicazioni per la redazione del bilancio, le fondazioni bancarie sono state espressamente invitate ad integrare il bilancio d’esercizio, a partire già dal 2001, con una relazione sulla gestione suddivisa in due sezioni: l’una definita "relazione economica e finanziaria", l’altra "bilancio di missione". Il provvedimento ha, inoltre, indicato quali sono le informazioni che le due sezioni devono contenere, al di sotto delle quali non è consentito scendere. A breve distanza dall'introduzione della norma è stato realizzato un progetto di ricerca dal titolo "La qualità dei bilanci di missione delle fondazioni di origine bancaria", nel quale sono stati analizzati i documenti riferiti agli esercizi 2002 e 2003. L’obiettivo che ci si è posti di realizzare attraverso l’analisi dei documenti è stato quello di valutare il comportamento delle fondazioni rispetto alla norma al fine di offrire degli spunti di riflessione costruttivi utili non soltanto alle fondazioni stesse ma anche alle altre strutture del non profit che intendono utilizzare lo stesso strumento per raggiungere il fine della rendicontazione sociale. I risultati di tale ricerca sono illustrati all’interno di questo lavoro.File | Dimensione | Formato | |
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