In his Commentary on the Timaeus and in the 16th dissertation on the Republic, Proclus refers to the solution he personally provided for the issue of metensomatosis from man to animal in his commentary on the Palinode of the Phaedrus, a lost work which must date back to the author's early years. In this text, Proclus had argued that the human soul migrates into animals devoid of reason without really uniting with their bodies by drawing upon the idea of a two-fold soul: the soul in coordination (ἐν κατατάξει) with the body and the soul in relation (ἐν σχέσει) with the living being. The former soul gives life to the body, thus engendering the living being; the latter soul instead does not establish itself within the body, but joins the soul which is already present within the animal “by way of relation”. This distinction enables Proclus to reconcile Plato's texts: the human soul does not enter an animal body, but a body which is already ensouled; hence, it is not the human soul which lends life to the body of the animal. Based on a comparison with Hermias of Alexandria and Theodore of Asine, the paper suggests that the above thesis represents an original solution which Proclus developed starting from a view held by Theodore of Asine and attested in fragment 25 Deuse. At the same time, the paper suggests we regard this fragment, which Deuse considers to be of questionable authenticity, as indeed a genuine one.

Nel Commento al Timeo e nella XVI dissertazione sulla Repubblica, Proclo fa riferimento alla soluzione che egli stesso ha dato al problema della metensomatosi da uomo ad animale nel suo commento alla Palinodia del Fedro, un’opera perduta che risale certamente agli anni giovanili. In questo scritto, Proclo ha sostenuto che l’anima umana migra in animali privi di ragione senza tuttavia unirsi realmente ai loro corpi appoggiandosi alla concezione di una duplice anima: l’anima in coordinazione (ἐν κατατάξει) con il corpo e quella in relazione (ἐν σχέσει) al vivente. La prima dà vita al corpo e forma con esso il vivente; di contro l’altra non si stabilisce nei corpi, ma si aggiunge «per relazione» a quella già presente nell’animale. Questa distinzione permette di conciliare tra loro i testi platonici: l’anima umana non entra in un corpo animale, ma in un corpo già animato, cosicché non è essa a dar vita direttamente al corpo dell’animale. Sulla base di un confronto con Ermia di Alessandria e con Teodoro di Asine, si propone di considerare questa tesi come una soluzione personale di Proclo, elaborata a partire dalla concezione di Teodoro di Asine attestata nella testimonianza 25 Deuse. Allo stesso tempo si propone di considerare autentica questa testimonianza che Deuse ritiene invece dubbia.

Taormina, D.p. (2014). El alma "en relación" y el alma "en coordinación : el joven Proclo y Teodoro de Asine frente al problema de la metensomatosis de hombre a animal. CUADERNOS DE FILOSOFÍA, 58, 5-13.

El alma "en relación" y el alma "en coordinación : el joven Proclo y Teodoro de Asine frente al problema de la metensomatosis de hombre a animal

TAORMINA, DANIELA PATRIZIA
2014-01-01

Abstract

In his Commentary on the Timaeus and in the 16th dissertation on the Republic, Proclus refers to the solution he personally provided for the issue of metensomatosis from man to animal in his commentary on the Palinode of the Phaedrus, a lost work which must date back to the author's early years. In this text, Proclus had argued that the human soul migrates into animals devoid of reason without really uniting with their bodies by drawing upon the idea of a two-fold soul: the soul in coordination (ἐν κατατάξει) with the body and the soul in relation (ἐν σχέσει) with the living being. The former soul gives life to the body, thus engendering the living being; the latter soul instead does not establish itself within the body, but joins the soul which is already present within the animal “by way of relation”. This distinction enables Proclus to reconcile Plato's texts: the human soul does not enter an animal body, but a body which is already ensouled; hence, it is not the human soul which lends life to the body of the animal. Based on a comparison with Hermias of Alexandria and Theodore of Asine, the paper suggests that the above thesis represents an original solution which Proclus developed starting from a view held by Theodore of Asine and attested in fragment 25 Deuse. At the same time, the paper suggests we regard this fragment, which Deuse considers to be of questionable authenticity, as indeed a genuine one.
2014
Pubblicato
Rilevanza internazionale
Articolo
Esperti anonimi
Settore M-FIL/07 - STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA
Spanish; Castilian
Nel Commento al Timeo e nella XVI dissertazione sulla Repubblica, Proclo fa riferimento alla soluzione che egli stesso ha dato al problema della metensomatosi da uomo ad animale nel suo commento alla Palinodia del Fedro, un’opera perduta che risale certamente agli anni giovanili. In questo scritto, Proclo ha sostenuto che l’anima umana migra in animali privi di ragione senza tuttavia unirsi realmente ai loro corpi appoggiandosi alla concezione di una duplice anima: l’anima in coordinazione (ἐν κατατάξει) con il corpo e quella in relazione (ἐν σχέσει) al vivente. La prima dà vita al corpo e forma con esso il vivente; di contro l’altra non si stabilisce nei corpi, ma si aggiunge «per relazione» a quella già presente nell’animale. Questa distinzione permette di conciliare tra loro i testi platonici: l’anima umana non entra in un corpo animale, ma in un corpo già animato, cosicché non è essa a dar vita direttamente al corpo dell’animale. Sulla base di un confronto con Ermia di Alessandria e con Teodoro di Asine, si propone di considerare questa tesi come una soluzione personale di Proclo, elaborata a partire dalla concezione di Teodoro di Asine attestata nella testimonianza 25 Deuse. Allo stesso tempo si propone di considerare autentica questa testimonianza che Deuse ritiene invece dubbia.
metensomatosi; uomo; animale; anima in coordinazione; anima in relazione
Taormina, D.p. (2014). El alma "en relación" y el alma "en coordinación : el joven Proclo y Teodoro de Asine frente al problema de la metensomatosis de hombre a animal. CUADERNOS DE FILOSOFÍA, 58, 5-13.
Taormina, Dp
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