Cambiamenti nelle dimensioni della polpa dentaria camerale e canalare, dovuti all’apposizione di dentina secondaria, sono tra i parametri odontometrici più affidabili per valutare l’età a livello radiografico. L’apposizione di dentina secondaria è tra i metodi più utilizzati per la stima dell’età in soggetti adulti: tale fenomeno è stato indagato in letteratura definendo dei valori di misura lineari e di superficie e correlandoli statisticamente con l’età conosciuta sia di soggetti viventi sia di resti scheletrici. L’obiettivo del lavoro di ricerca in oggetto è stato quello di fornire una metodica non invasiva di determinazione dell’età cronologica, a partire da caratteristiche odontometriche rilevabili da immagini radiologiche digitali di un campione di individui adulti, ovvero di età superiore ai 20 anni. Tale lavoro, al contrario di quelli analizzati in letteratura, ha fatto uso di un sistema di acquisizione digitale dell’immagine radiologica che, abbinato ad un software dedicato, fosse in grado esso stesso di eseguire le misurazioni di dettaglio delle dimensioni prese in esame (Radiovisiografia – RVG). Le Radiografie periapicali sono state ottenute da un campione di 100 pazienti di razza caucasica sottoposti a cure odontoiatriche con un’esatta ripartizione per sesso (50 maschi e 50 femmine) e con un’età variabile tra 20 e 72 anni. L’elemento dentario oggetto della sperimentazione è stata l’incisivo laterale mascellare che dagli studi precedenti risulta il più affidabile per la definizione dell’età anagrafica in base all’apposizione di dentina secondaria. È stato ambivalentemente considerato sia l’elemento destro che sinistro non presentando rilevanza ai fini della sperimentazione in oggetto. Sono stati invece scartati i casi in cui l’elemento dentario presentava patologie che interferissero con la misurazione. In accordo con la metodica di Kvaal sono state rilevate sulla RVG con lo strumento Misura le dimensioni del diametro pulpare e del diametro radicolare a livello della zona cervicale dell’elemento in corrispondenza della giunzione smalto-cemento (ECJ); tali valori sono stati considerati come rapporto (VAR 1) in maniera da rendere ininfluente l’eventuale effetto di magnificazione prodotto dall’immagine radiografica seppure già minima o nulla. L’elaborazione statistica è stata condotta con l’uso di un software dedicato: -SPSS 1.3 in ambiente operativo Windows XP Professional 2002. L’ampiezza della variazione delle misurazioni ripetute a doppio cieco dall’osservatore è stata ritenuta ininfluente (<2%). L’analisi dei risultati ha permesso di evidenziare una forte correlazione tra la variabile dimensionale (VAR 1) e l’età cronologica (VAR 2) (Pearson = - 0,996), mentre non significativa è stata quella tra la variabile sesso (VAR 3) e l’età cronologica (VAR 2). L’elaborazione statistica del modello è stata condotta con l’uso della Regressione Lineare Multipla con metodo per passi e l’equazione ottenuta è stata la seguente: y (età) = 87,785-187,947 VAR 1 (rapporto dim.) ±2,2 anni L’intervallo di previsione dell’età è stato di 2,2 anni, nettamente inferiore a quello ottenuto da studi facenti uso di parametri di superficie ed il modello utilizzato ha spiegato circa il 98,9 % della varianza (R2=0,989). Tale osservazione è stata verificata comparando la distribuzione dei valori nel diagramma cartesiano e verificando la sovrapposizione osservata della dispersione lungo la traiettoria della linea di regressione. La validità statisticamente affermata della metodica permette di sottolineare le seguenti osservazioni: -la semplicità di esecuzione dell’indagine, -la non invasività della procedura sia su vivente che su resti scheletrici o su cadavere, -è utile ed affidabile integrazione delle più comuni metodiche antropologiche nella determinazione dell’età cronologica di resti scheletrici di soggetti adulti, -è una metodica attuabile anche su resti esumati (Paleoodontologia) perché legata alla resistenza e alla inalterabilità dei tessuti dentari alle condizioni climatiche, microclimatiche e del terreno.

Pisani, F. (2009). Determinazione dell’età cronologica da elementi dentali: quantificazione della formazione di dentina secondaria su radiovisiografia (RVG).

Determinazione dell’età cronologica da elementi dentali: quantificazione della formazione di dentina secondaria su radiovisiografia (RVG)

2009-07-30

Abstract

Cambiamenti nelle dimensioni della polpa dentaria camerale e canalare, dovuti all’apposizione di dentina secondaria, sono tra i parametri odontometrici più affidabili per valutare l’età a livello radiografico. L’apposizione di dentina secondaria è tra i metodi più utilizzati per la stima dell’età in soggetti adulti: tale fenomeno è stato indagato in letteratura definendo dei valori di misura lineari e di superficie e correlandoli statisticamente con l’età conosciuta sia di soggetti viventi sia di resti scheletrici. L’obiettivo del lavoro di ricerca in oggetto è stato quello di fornire una metodica non invasiva di determinazione dell’età cronologica, a partire da caratteristiche odontometriche rilevabili da immagini radiologiche digitali di un campione di individui adulti, ovvero di età superiore ai 20 anni. Tale lavoro, al contrario di quelli analizzati in letteratura, ha fatto uso di un sistema di acquisizione digitale dell’immagine radiologica che, abbinato ad un software dedicato, fosse in grado esso stesso di eseguire le misurazioni di dettaglio delle dimensioni prese in esame (Radiovisiografia – RVG). Le Radiografie periapicali sono state ottenute da un campione di 100 pazienti di razza caucasica sottoposti a cure odontoiatriche con un’esatta ripartizione per sesso (50 maschi e 50 femmine) e con un’età variabile tra 20 e 72 anni. L’elemento dentario oggetto della sperimentazione è stata l’incisivo laterale mascellare che dagli studi precedenti risulta il più affidabile per la definizione dell’età anagrafica in base all’apposizione di dentina secondaria. È stato ambivalentemente considerato sia l’elemento destro che sinistro non presentando rilevanza ai fini della sperimentazione in oggetto. Sono stati invece scartati i casi in cui l’elemento dentario presentava patologie che interferissero con la misurazione. In accordo con la metodica di Kvaal sono state rilevate sulla RVG con lo strumento Misura le dimensioni del diametro pulpare e del diametro radicolare a livello della zona cervicale dell’elemento in corrispondenza della giunzione smalto-cemento (ECJ); tali valori sono stati considerati come rapporto (VAR 1) in maniera da rendere ininfluente l’eventuale effetto di magnificazione prodotto dall’immagine radiografica seppure già minima o nulla. L’elaborazione statistica è stata condotta con l’uso di un software dedicato: -SPSS 1.3 in ambiente operativo Windows XP Professional 2002. L’ampiezza della variazione delle misurazioni ripetute a doppio cieco dall’osservatore è stata ritenuta ininfluente (<2%). L’analisi dei risultati ha permesso di evidenziare una forte correlazione tra la variabile dimensionale (VAR 1) e l’età cronologica (VAR 2) (Pearson = - 0,996), mentre non significativa è stata quella tra la variabile sesso (VAR 3) e l’età cronologica (VAR 2). L’elaborazione statistica del modello è stata condotta con l’uso della Regressione Lineare Multipla con metodo per passi e l’equazione ottenuta è stata la seguente: y (età) = 87,785-187,947 VAR 1 (rapporto dim.) ±2,2 anni L’intervallo di previsione dell’età è stato di 2,2 anni, nettamente inferiore a quello ottenuto da studi facenti uso di parametri di superficie ed il modello utilizzato ha spiegato circa il 98,9 % della varianza (R2=0,989). Tale osservazione è stata verificata comparando la distribuzione dei valori nel diagramma cartesiano e verificando la sovrapposizione osservata della dispersione lungo la traiettoria della linea di regressione. La validità statisticamente affermata della metodica permette di sottolineare le seguenti osservazioni: -la semplicità di esecuzione dell’indagine, -la non invasività della procedura sia su vivente che su resti scheletrici o su cadavere, -è utile ed affidabile integrazione delle più comuni metodiche antropologiche nella determinazione dell’età cronologica di resti scheletrici di soggetti adulti, -è una metodica attuabile anche su resti esumati (Paleoodontologia) perché legata alla resistenza e alla inalterabilità dei tessuti dentari alle condizioni climatiche, microclimatiche e del terreno.
30-lug-2009
A.A. 2007/2008
Settore MED/43 - MEDICINA LEGALE
it
Tesi di dottorato
Pisani, F. (2009). Determinazione dell’età cronologica da elementi dentali: quantificazione della formazione di dentina secondaria su radiovisiografia (RVG).
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